“La vostra casa sarà leggiadra come una grande farfalla in cima alla collina” scriveva Gio Ponti alla famiglia Planchart in una lettera nel 1953.
Così iniziava l’incredibile avventura della costruzione della Villa Planchart.
Costruita negli anni di massima espansione di Caracas, quando si pensava che la città venezuelana potesse diventare la capitale mondiale dell’architettura, la villa è il fulcro attorno al quale ruotano i committenti:
- Armando Planchart, selfmade man diventato ricco con il boom delle automobili negli anni ’60 e con la passione per la caccia in Africa
- la moglie Anala, raffinata appassionata d’arte italiana, vera autrice della casa
- Gio Ponti, architetto e autore ma anche amico e consigliere
La costruzione della casa, realizzata con materiali italiani trasportati, non senza qualche avventura, per nave o per aereo, si trasforma nella realizzazione di un sogno, una casa moderna che accoglie e traduce nello spazio una nuova concezione del mondo, proiettata verso il futuro.
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