“Finalmente la Giunta regionale ha stanziato le somme necessarie, includendole nel bilancio corrente della Regione, per procedere all’assunzione di 145 unità necessarie per mettere Arpa Taranto nelle condizioni di meglio operare sul territorio ionico alle prese con gravi emergenze ambientali.“
C’è soddisfazione nelle parole di Gianni Liviano tanto più che dietro questo risultato c’è il lungo e paziente lavoro che il consigliere regionale del Gruppo Misto ha portato avanti nel tempo interfacciandosi, prima, con il direttore generale di Arpa Puglia, all’attenzione del quale ha rappresentato le esigenze e le richieste di adeguamento della pianta organica che arrivavano da Taranto, tutto sfociato nella redazione del Piano Taranto; incalzando, poi, il presidente Emiliano e la giunta regionale perché deliberassero in tale direzione. Cosa avvenuta anche in virtù di una mozione presentata da Liviano, e votata all’unanimità dal Consiglio regionale, con la quale si impegnava il presidente la Regione Puglia, nel rispetto delle competenze specifiche dei singoli dipartimenti, a compiere gli atti dovuti e di propria competenza al fine di poter provvedere alle assunzioni necessarie per Arpa Taranto.
La delibera, approvata il 7 novembre dello scorso anno, “ha delineato - ricorda Liviano - il Piano per l’assunzione del personale Arpa Puglia per le attività di cui all’articolo 8.1 della legge 1 agosto 2016 n°151. Questa legge - aggiunge il consigliere regionale tarantino - permetteva alla Regione Puglia ad autorizzare Arpa Puglia a procedere all’assunzione di personale a tempo indeterminato”.
E se per il 2017 tutto ciò non è stato possibile, in quanto alla richiesta del Mef di indicare la copertura finanziaria la Regione “non era stata in grado di rispondere perché in quel momento impossibilitata a farlo”, spiega Liviano, ecco che per il 2018, invece, il problema sarebbe stato superato “con l’implementazione di 4 milioni di euro (anche se la stessa legge 151 prevedeva fino a un massimo di 5 milioni di euro) della somma prevista per il normale funzionamento di Arpa Puglia postati nel bilancio corrente”.
Il cosiddetto “Piano Taranto”, ricorda ancora Liviano, è strettamente legato alle attività di controllo nello stabilimento Ilva di Taranto, di cui al Piano Ambientale, tese alla verifica dell’attuazione del quadro prescrittivo AIA, da effettuarsi prevalentemente in situ; lo stabilimento Ilva di Taranto è costituito da oltre 2000 componenti comprendenti macchine ed attrezzature pericolose, anche ad elevatissima pressione e contenenti sostanze ad alto rischio, che rappresentano fonti di elevato rischio su cui effettuare ogni verifica in seno alle procedure di Autorizzazione Integrata Ambientale, Rischio di Incidente Rilevante. Oltre a tale attività di verifica impiantistica, sono da ricomprendersi tutte le attività in materia di bonifiche.
“Adesso - conclude Liviano - vigileremo e ci adopereremo perché si passi subito ai fatti procedendo alle assunzioni con priorità per le stabilizzazione dei precari, risultanti in 80 unità. Del resto, lo stesso presidente Emiliano, nel corso di una conferenza stampa da lui tenuta lo scorso 23 dicembre, aveva pubblicizzato la prossima assunzione del personale Arpa. Ci aspettiamo, dunque, tutti gli atti amministrativi consequenziali”.
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