Prenderà il via il 5 novembre il maxiprocesso a ‘Mafia-Capitale’. Il gip di Roma, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto infatti l’unificazione delle due tranche del procedimento che vede in tutto coinvolte 59 persone.

Il rito immediato era stato disposto a maggio per una trentina di indagati finiti agli arresti a dicembre, tra cui Massimo Carminati e Salvatore Buzzi ritenuti al vertice dell’organizzazione a cui è stato contestato anche il reato di associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso.

Il gip ha disposto il rito alternativo che consente di saltare l’udienza preliminare (richiesto pochi giorni fa dalla procura) anche per gli arresti più recenti e relativi ad alcuni episodi di corruzione e turbativa d’asta.

Il maxi processo si svolgerà davanti ai giudici della decima sezione penale del tribunale di Roma che, per ragioni di sicurezza, si svolgerà nell’aula bunker di Rebibbia.

La prima richiesta di giudizio immediato riguardava principalmente soggetti ritenuti collusi con il sodalizio criminoso tra cui imprenditori, manager e pubblici ufficiali mentre la seconda richiesta chiama in causa prevalentemente esponenti politici e amministratori.

Il Pd di Roma si costituirà parte civile nel processo su Mafia Capitale. Ad annunciarlo in un tweet è il presidente del Pd e commissario del Pd romano, Matteo Orfini, che scrive: “Il @PD_ROMA chiederà di costituirsi parte civile al processo per Mafia Capitale”.

Nella seconda tranche del processo la procura di Roma ha chiesto il giudizio immediato per Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, i due personaggi chiave della prima tranche dell’inchiesta su Mafia Capitale che saranno a dibattimento il prossimo 5 novembre davanti alla X sezione penale insieme ad un’altra trentina di indagati.