Lo scandalo legato alla costruzione dello stadio della Roma porta alla luce uno scenario cupo fatto di politici corrotti e imprenditori voraci. Ma chiama anche in causa le promesse non mantenute dalla sindaca Virginia Raggi, che in campagna elettorale aveva aderito a Sai chi Voti, impegnandosi a nominare i manager di aziende partecipate, enti e fondazioni, con audizioni pubbliche aperte a tutti i cittadini. Sarebbe andata allo stesso modo se Luca Lanzalone, ex presidente della partecipata Acea e consulente del M5S, oggi al centro dell’inchiesta per corruzione che ha coinvolto anche esponenti di altri schieramenti (Forza Italia e PD), invece che essere “suggerito” alla sindaca fosse passato attraverso un meccanismo trasparente di selezione? Ci sono Comuni che le audizioni le hanno approvate, introducendo un ulteriore filtro contro clientelismi, incompetenza e corruzione. Cosa aspetta Virginia Raggi a fare lo stesso SCRIVI AL SINDACO
LA LOTTA ALLA CORRUZIONE DEL NUOVO GOVERNO
La parola corruzione è stata citata ben 6 volte in poco più di un’ora nel discorso di insediamento al Senato del nuovo presidente del ConsiglioGiuseppe Conte. Il premier ha parlato degli impegni del futuro Governo per prevenire e contrastare la corruzione su molti fronti: aumento della protezione e tutela dei whistleblower, lotta ai conflitti di interesse, istituzione dell'agente sotto copertura per le indagini giudiziarie in materia di corruzione, daspo ai condannati per corruzione.
Altri temi importanti, su cui ci battiamo da anni, affrontati da Conte alla Camera sono stati la deburocratizzazione e la trasparenza della Pubblica amministrazione, specialmente nell’utilizzo dei fondi pubblici. Ora è il momento di cominciare a lavorare e noi siamo pronti a dare il nostro contributo per combattere la corruzione, un passo alla volta LEGGI DI PIÙ
EVASIONE E IRREGOLARITÀ FISCALI: I DATI DA BRIVIDO DELLA GUARDIA DI FINANZA
Sono cifre da brivido quelle snocciolate dalla Guardia di Finanzanell’ultimo report relativo alle attività di repressione di reati e controllo fiscale svolte nell’ultimo anno e mezzo. Si parla di 1.000 grandi evasori scoperti che hanno eluso le tasse per un valore di 2,3 miliardi di euro. Quasi 13.000 gli evasori totali, per un totale di 5,8 miliardi di euro di ammanchi per il fisco in Iva mai versata. Tra i reati più contestati ci sono false fatturazioni, dichiarazioni fraudolente, occultamento di documenti contabili ma anche lavoro in nero e riciclaggio di denaro. In questo quadro cupo spicca il settore degli appalti, dove le irregolarità interessano il 40% delle gare esaminate e sono stati sequestrati 600 milioni di euro.
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