Non ci sono donne, anziani e bambini. Arrivano tutti da Stati non in guerra, Bangladesh, Gambia e Togo. Anche a Lecco non c'è alcun profugo, sono tutti migranti economici, ossia clandestini". Lo ha detto l'assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali, al termine del sopralluogo effettuato a Lecco, nel centro accoglienza situato in zona Bione.
SEICENTOCINQUANTA IN TUTTA LA PROVINCIA - "Solo in questo centro accoglienza di Lecco sono ospitate 25 persone, che passano le giornate a giocare a calcio, ma in tutta la provincia sono attualmente 650. Considerando che lo Stato spende per ognuno 35 euro al giorno, i finti profughi a Lecco costano alla comunità 700.000 euro al mese, 8 milioni e mezzo all'anno, che finiscono nelle tasche delle solite cooperative e che vedrei meglio utilizzati per risolvere i problemi economici dei Lecchesi in difficoltà, degli esodati, dei disoccupati e delle famiglie numerose. Si tratta di una situazione purtroppo generalizzata in tutta la Lombardia. Stiamo mantenendo in questi centri migliaia di clandestini. La nostra regione è infatti la seconda in Italia per numero di richiedenti asilo".
PROVINCE NON UTILIZZINO STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE - "Nei giorni scorsi ho inviato una lettera alle Province diffidandole dall'utilizzo delle strutture della colonna mobile della Protezione civile regionale. Anche per questa tendopoli, la Regione non ha messo e non metterà a disposizione né soldi né tende della Protezione civile, che servono a sistemare gli sfollati in caso di emergenza e non ad accogliere i clandestini" conclude Bordonali.