Il regista Grit Lederer ha seguito con la sua troupe il viaggio in Cina di Gereon Sievernich, direttore della galleria Martin-Gropius Bau di Berlino, che ha ospitato nell’aprile 2014 “Evidence” la più grande personale mai realizzata su Ai Weiwei, comprendente foto, video, installazioni e sculture, tra le quali la riproduzione su scala 1:1 della cella nella quale l’artista è stato detenuto. Sia la mostra che il documentario ci forniscono il ritratto di un uomo sempre e comunque lucido, che nonostante le violenze subite ha saputo trasformare in arte la sua vicenda personale. Il trasporto delle opere dell’artista dalla Cina alla Germania diventano dunque metafora della presenza ineliminabile di Ai Weiwei nel mondo, nonostante le limitazioni fisiche, tramite la rete. Una voce che si fa sentire da una terra lontana e che ci invita a pensare il ruolo politico dell’arte in un mondo globalizzato e multiculturale.
SCHEDA DEL FILM E CALENDARIO
Martedì 25 agosto h 21.15 / Giovedì 27 agosto h 20.00 / Sabato 29 agosto h 19.00 e 20.15 / Domenica 30 agosto h 19.15 / Lunedì 31 agosto h 19.45 / Venerdì 4 settembre h 20.00
Ai Weiwei – Evidence
R.: Grit Lederer. Fot.: Leif Karpe. Mont.: Gerrit Ohlsberg. Germania, 2014, 52’, v.o. sott. it..
Artista internazionalmente noto, il cinese Ai Weiwei, dopo un arresto in patria nel 2011 senza imputazioni chiare e una detenzione di 81 giorni, non si è più visto restituire i documenti. Impossibilitato a espatriare, vive in un regime di sorveglianza, confinato nel suo studio da lui costruito alla periferia di Pechino, dove lavora con un gruppo di assistenti e circondato da gatti. Comunica tramite il suo blog e Twitter e con ogni mezzo possibile esprime il suo dissenso verso le autorità cinesi e la loro politica autoritaria e oscurantista. Gereon Sievernich, direttore della galleria Martin-Gropius Bau di Berlino, lo raggiunge a Pechino per curarne la personale più grande mai realizzata, inaugurata poi nell’aprile 2014: “Ai Weiwei – Evidence”. In mostra ci sono foto, video ma soprattutto le grandi installazioni che lo hanno reso famoso, in particolare le sculture in marmo delle isole Diaoyu, contese tra Cina e Giappone, e i seimila sgabelli di legno di una sua celebre opera. Ma anche la ricostruzione in scala 1:1 della cella in cui l’artista è stato detenuto e sorvegliato, costretto a posizioni innaturali.
INFO:
T 02.87242114 / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / www.cinetecamilano.it
MODALITÀ D’INGRESSO:
Biglietto d’ingresso: intero € 7,00
Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari: € 5,50
Primo spettacolo pomeridiano (giorni feriali): intero € 5,50, ridotto € 3,50
Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema - e all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.