Il quadro programmatico, informano fonti di Palazzo Chigi, concilia il perseguimento degli obiettivi programmatici del governo con la stabilita' delle finanze pubbliche ed in particolare la continuazione del percorso di riduzione del rapporto debito-Pil.
Accanto a questo, come se l'agenda del Governo sia un ossimoro rispetto alla realtà del Paese, il disastro di Genova apre un fronte nuovo su temi vecchi: il sistema viario del paese è vecchio e deve essere sostituito, basta manutenzioni che non risolvono nulla. Sono eventi che allineano i giudizi, come lo fu il terremoto dell'Aquila che avvenne pochi mesi dopo l'elezioni del quarto governo Berlusconi; nel caso di oggi, richiede una profonda riflessione sulle risorse da destinare per strade e ponti oramai cinquantenari. E bisogna fare presto. Il riferimento al piano Marshall è legato a quell'imponente aiuto statunitense per la ricostruzione post bellica e i discorsi fin qui fatti dopo i fatti tragici di Genova imporrebbero lo stesso impegno.