ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 17 Settembre 2018 17:58

Taranto - Mercoledì 19 e Venerdì 21 Settembre si colorano i ricordi - resoconto conferenza stampa

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Mercoledì 19 alle ore 17,00 a Palazzo di Città, salone degli Specchi, Venerdì 21 alle 17,30 presso il Seminar Libri Ipercoop Mongolfiera. Due appuntamenti da non perdere nel segno della solidarietà per l'Alzheimer, con Falanthra Onlus. Ci sarà la presentazione del Calendario 2019 interamente finanziato dai soci Coop. 

Sin dai suoi albori la fotografia ha assunto la funzione sociale di reiterazione della memoria affettiva e di mantenimento della identità familiare attraverso il tramandarsi delle icone di famiglia. Il privilegio della aristocrazia e del clero, unici tenutari della possibilità di tramandare la propria immagine (imago=apparire) tramite la pittura, è crollato di fronte alla fotografia e all’avvento della classe borghese, desiderosa di stabilire una propria identità sociale.

 

Vi sono alcune ragioni per ritenere la fotografia, insieme alle altre forme di espressione artistica già ampiamente utilizzate in contesti terapeutici o educativi, un valido strumento per approfondire la conoscenza e la riconoscenza del sé.
Una fotografia infatti può evocare emozioni e ricordi in maniera così forte e tangibile che, in alcuni casi, è possibile scoprire molto più di sé che non attraverso le parole, o altri tipi di interventi.
Nel corso di questo progetto la fotografia verrà utilizzata per aiutare a pensare, intrecciare storie, mettere in relazione indizi e trovare nuovi significati alle cose.  La fotografia infatti aiuta a ricordare, a collegare eventi lontani, a guardare oltre l’apparenza, a districarsi nel labirinto dei segni.
La fotografia sarà ulteriore supporto all’equipe che si occupa dei malati di Alzheimer del progetto Alzheimer più dell’associazione Falanthra di Taranto, attraverso anche la creazione di un calendario dove essi stessi sono i protagonisti di un viaggio basato sull’auto percezione, sull’orientamento spaziale e temporale e il riconoscimento di sé.
Le immagini per il calendario saranno costruite nel corso di laboratori in cui verranno disposti diversi set, dove gli ospiti di Alzheimer più saranno protagonisti sia nella fase costruttiva del set stesso che nella fase interpretativa della fotografia in sé.
Nello specifico il progetto Calendario si svilupperà attraverso più fasi:
-        primo avvicinamento alla fotografia analizzando immagini, soprattutto scattate in determinati momenti dell’anno (stagionali e festivi) ritraenti se stessi, i membri della propria famiglia, delle persone con cui sussiste un rapporto affettivo;
-        coinvolgimento dei familiari (caregiver) che accompagnano di ospiti di Alzheimer più;
-        scelta personale delle immagini più evocative per ognuno;
-         chiedere di ricostruire in sala pose la postura e l’atteggiamento mentale che aveva il protagonista, o uno dei protagonisti, nell’istante in cui è stato eseguita l’immagine scelta;
-        scattare delle istantanee in cui i pazienti dovranno riconoscere, riconoscersi o ricordare il momento immediatamente vissuto;
-        interpretare liberamente se stessi in sala pose, con la macchina fotografica azionata da un timer e quindi in assenza di fotografo;
-        scegliere per ogni mese del calendario il momento che si vuole rappresentare;
-        creare insieme un set specifico per i vari momenti scelti per i mesi del calendario;
-        per ogni set ci saranno uno o più ospiti che faranno da modelli, mentre gli altri si alterneranno, muniti di macchina fotografica e coordinati dalla fotografa ideatrice del progetto, ad essere anche protagonisti della fase di scatto; 
-        diventare protagonisti di una storia da fermare per sempre nel tempo.
 
Il calendario  è composto dalle immagini scattate dalla fotografa ideatrice del progetto ai malati di Alzheimer, dalle fotografie scattate dagli stessi malati e dal backstage del progetto.
 
Tiziana Ruggiero, fotografa e ideatrice del progetto “FATA” «Ho ideato il progetto sperimentale FATA partendo dalla certezza che la fotografia, insieme alle altre forme di espressione artistica già ampiamente utilizzate in contesti terapeutici o educativi, possa essere un valido strumento per approfondire la conoscenza e la riconoscenza del sé.  «Una fotografia infatti può evocare emozioni e ricordi in maniera forte e tangibile.
Nel corso di questo progetto, portato avanti per più di un anno, la fotografia è stata un concreto sostegno per aiutare a pensare, intrecciare storie, mettere in relazione indizi e trovare nuovi significati alle cose, per aiutare a ricordare, a collegare eventi lontani, a guardare oltre l’apparenza, a districarsi nel labirinto dei segni.
Il progetto FATA è stato ulteriore supporto all’equipe che si occupa dei malati di Alzheimer e dei caregivers di Alzheimer più dell’associazione Falanthra di Taranto, anche attraverso anche la creazione di un calendario in cui i pazienti stessi sono i protagonisti di un viaggio basato sull’auto-percezione, sull’orientamento spaziale e temporale e il riconoscimento di sé.
Le immagini per il calendario sono state costruite nel corso di laboratori in gli ospiti di Alzheimer più sono stati protagonisti sia nella fase costruttiva dei vari set  che nella fase interpretativa della fotografia in sé.
Abbiamo cercato, insieme, di “colorare” i ricordi affinché non vengano dimenticati, vivendo emozioni che resteranno impresse per sempre.»
Read 1326 times Last modified on Martedì, 18 Settembre 2018 13:21

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