ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 28 Ottobre 2018 02:00

Dove va la gente se YouTube non funziona

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Migrazioni di massa verso altre piattaforme e strane ricerche nell'ora e mezzo che ha lasciato 'al buio' centinaia di milioni di persone

Ricerca immediata di alternative e migrazione verso siti pornografici. Sembra essere stata questa l'immediata reazione del web al guasto tecnico che, nella notte italiana del 17 ottobre, ha messo fuori uso YouTube. Per circa 90 minuti, la piattaforma non è stata raggiungibile in alcune aree del pianeta. Ecco che cosa hanno fatto gli utenti in quell'ora e mezza di “buio”.

A caccia di video

I primi ad avvantaggiarsi sono stati i più diretti concorrenti, di solito schiacciati dalla presenza di Youtube. I dati di Google Trends, che tracciano le ricerche degli utenti, segnalano una crescita di Dailymotion e Vimeo. Negli Stati Uniti (dove era sera al momento del guasto) c'è, in particolare, un forte picco di Vimeo. In Italia (poco dopo le 3 del mattino) si nota un aumento delle ricerche per entrambe le piattaforme. Non si può dire quante di queste si siano tradotte in traffico, ma sembra evidente come gli utenti, dopo aver brevemente indagato sui motivi del crollo (forte è la crescita di “Youtube down”), si dirigano immediatamente altrove. I movimenti su Google sono solo un indicatore, ma raccontano quanto peso abbia Youtube e quanto sia forte la domanda di video da parte degli utenti.

 

La migrazione verso Pornhub

Non ci sarebbe stata, però, solo la ricerca di Vimeo e Dailymotion: Pornhub, una delle piattaforme di video hard più frequentate al mondo, ha diffuso i dati sul proprio traffico nelle ore del guasto. Quando Youtube non è stato accessibile, tra le 21.30 e le 22.45 sulla costa est degli Stati Uniti, c'è stato un picco: alle 22 il traffico è stato superiore del 21% rispetto alla media giornaliera. In particolare, c'è stato un aumento nella ricerca di alcune parole. Il record spetta ad “Asmr”, con un incremento del 201% rispetto alla media oraria della stessa giornata. È l'acronimo di Autonomous sensory meridian response (risposta autonoma del meridiano sensoriale).

Sono sempre di più i video che cercano di stimolare questa “risposta”, che induce a uno stato di rilassamento, con sussurri e lievi rumori. Come mai questo picco? Semplice, spiega Pornhub: il genere Asmr è presente sia su Youtube sia sulla piattaforma a luci rosse. Il flusso non sembra quindi essere una coincidenza e pare legato all'inconveniente tecnico. Anche perché il traffico scende in modo repentino: a mezzanotte, attorno all'ora in cui Youtube è tornato pienamente operativo, era inferiore del 4% rispetto alla media.   (agi)

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