ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 16 Novembre 2018 05:11

Crispiano (Taranto) - Il linguaggio dell'amore che non porta alla violenza, l'incontro in biblioteca

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Uno spettro aleggia nella sala della biblioteca civica di Crispiano gremita di donne, lo si percepisce alla fine della discussione, è quest’ involuzione sui temi: donna, famiglia e violenza di genere dell’attuale governo giallo-verde, ma alla fine è dettaglio, quisquiglia rispetto alla voglia di nuova resistenza, anzi resilienza che nasce dalla rete e dagli incontri.

Siamo quasi alla fine di un percorso di eventi che, sotto il nome «Dalla Resistenza alla Resilienza», ha attraversato il mese di novembre dall’8 e si concluderà sabato 17 novembre con un laboratorio in piazza a Martina Franca. Incontri, riflessioni, libri, musica, teatro, fotografia, una kermesse di gusto sociale in quell’intreccio di vita che nasce dall’amore e si trasforma in violenza, ma è di genere - va sempre detto - perché è la parte più debole a soccombere.

Il centro antiviolenza “Rompiamo il silenzio” con una pluralità di patrocini istituzionali, ha prodotto eventi a Palagiano, Ginosa, Palagianello, Statte, Mottola, Castellaneta, Laterza, Crispiano, 4 eventi a Martina Franca e due a Massafra. Tutto questo per celebrare in modo costruttivo il prossimo 25 novembre giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.  

L’evento di Crispiano, al quale abbiamo partecipato ieri sera, invitati dalla prof. Elena Manigrasso (nella foto mentre propone un intermezzo musicale) aveva per tema «Parole d’Amore» e ne abbiamo dato notizia nei giorni scorsi. Abbiamo ascoltato la psicologa, l’avvocata e la commissaria. La dottoressa Palmisano ha descritto in modo egregio il percorso di modificazione del linguaggio che quando avviene nella "Luna di miele" la donna non decodifica, finendo con l’attribuire a sé stessa le colpe di una relazione col principe che non va bene come sperava durante i moti rivoluzionari del fidanzamento. Prima di arrivare nella palude ci vorrà tempo. L’avvocata Filomena Zaccaria magistralmente ha carpito l’attenzione sul tema della giustizia e la violenza di genere. La stessa parola omicidio, conserva nell’etimo il concetto esteso di umanità; la giustizia forense si ferma alla privazione della vita. Non c’è aggravante nell’uccisione di una donna, com’è stata quella introdotta nell’omicidio stradale, quindi il femminicidio è più che altro esercizio giornalistico. Insomma dal Delitto d’Onore che “è stato abolito nel 1981” la strada resta sempre in salita anche se sullo stalking c’è il decreto ma manca la cultura. E qui c’è l’agenda del fare, del cambiamento. Occorre formare gli operatori di giustizia che riescano a capire che un uomo che si rivolge alla giustizia lamentando di ricevere 500 telefonate, è vittima di violenza privata e non di genere. Lo stalking crea angoscia, ansia paura, privazione di spazio, uno sconvolgimento della psiche con atti veramente persecutori. La commissaria di Polizia di Stato Maria Rosa Montanaro ha parlato del ruolo delle forze dell’ordine che scontano limiti culturali, però sta crescendo la consapevolezza, anche se quando si arriva alla polizia è già in cima il problema, è scoppiato in modo devastante o, per fortuna, siamo appena in tempo.  Ma anche qui spesso si sta sospesi nell’agire quando arriva un padre con l’avvocato che pretende di vedere i figli, mentre la madre ha la sentenza della violenza dell’uomo. Qui dovrebbe vincere la giustizia, ma il decreto Pillon, ancora in fibrillazione, con l’affido paritario e il piano genitoriale concordato mentre strizza i minori sballottolati da una parte all’altra senza fissa dimora,  sul caso di prima avrebbe risolto mandando i figli dal padre violento. E si citava il caso di un genitore carcerato – probabilmente ristretto nel suo domicilio - che poteva avere i figli con sè.  Questi alcuni temi, parziali, di una discussione ricca di contenuti e davvero interessante.

Chi volesse cogliere questo spessore potrà farlo negli ultimi incontri oggi 16 novembre alle ore 9,00 a Martina Franca nella sala degli Uccelli con il Convegno “Crimini contro le donne” con Tiziana Schiavone, Francesca Zampano, Patrizia Marzo, Fulvia Misserini, Rossalba Lo Palco, Pompeo Carriere, Filomena Zaccaria e ospite d’eccezione il magistrato Fabio Roia. Sabato 17 novembre, nella mattinata alle ore 10,00 a Laterza presso l’Istituto Comprensivo Diaz incontro con gli alunni sul tema «Nessuno nasce bullo: allora che facciamo?» con Rosi Paparella.

Nel pomeriggio di sabato 17 novembre a Martina Franca alle 17,00 in Piazza XX Settembre, laboratorio “Passaparola” a cura di Officine Cittadine (via delle Donne). In conclusione lo scrivente potrebbe parlare dell’emozione percepita di ritrovarsi nella stessa biblioteca dove 40 anni fa, giovane dirigente provinciale dell’ArciUisp era venuto per incontrare un gruppo di ragazze e ragazzi per creare il circolo Arci di Crispiano che si caratterizzò nelle iniziative con e sui ragazzi. E alle mie spalle due ragazzi di allora, Vito Trisciuzzi e Anna Sgobbio ai quali dedico questa chiusa, perché educando i ragazzi alla vita sociale si contribuisce a creare un genitore consapevole. Almeno si spera.

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