A Taranto si va configurando una situazione di emergenza democratica. L’eventuale ingresso nella maggioranza consiliare degli esponenti di At6 (uno dei quali è stato candidato da Forza Nuova alle ultime elezioni politiche) segnerebbe un’apertura all’estrema destra neofascista.
Ci troveremmo così davanti a una conclusione tragica della crisi politica aperta dalle dimissioni del sindaco Melucci. Lo stesso Melucci, il Partito Democratico tarantino e tutti i componenti dell’attuale maggioranza si renderebbero responsabili di un atto politico gravissimo. In un momento in cui è urgente costruire una diga all’ondata nera che mette in pericolo la pace e la convivenza civile in Europa, nella terza città del Mezzogiorno continentale assisteremmo alla piena legittimazione di forze che sono state fra le prime in Italia a sdoganare populismo e razzismo. La cosa sarebbe tanto più grave in quanto l’iniziativa verrebbe promossa da un sedicente “centrosinistra” che sembra aver perso completamente la bussola.
Si fermi questa folle corsa verso il baratro! Melucci e i partiti della maggioranza prendano atto che non ci sono più le condizioni per governare, invece di imbarcarsi in avventure politiche sconsiderate.
Rifondazione Comunista fa appello alle organizzazioni e ai cittadini di Taranto che hanno a cuore la democrazia perché si metta in campo un argine a questa deriva e si costruisca insieme un’alternativa a un’amministrazione ormai allo sbando.
Ci rivolgiamo anche ai consiglieri comunali di maggioranza che si dichiarano “democratici” e persino “di sinistra”: siano coerenti e fermino questa operazione! Taranto ha bisogno di un governo che costruisca una prospettiva di futuro, non di scandalose ammucchiate messe su soltanto per mantenere il potere.