Presumo che, non avendo avuto modo di costatare il beneficio economico e sociale per la provincia di Taranto, l’avere un aeroporto dal 1912, dagli anni 70 civile. Quello di Taranto - Grottaglie ha lo status di: AEROPORTO CIVILE NAZIONALE e COMUNITARIO, anche doganale. In questa condizione Aeroporti Puglia spa, ha chiesto e ottenuto la gestione totale per 40 anni. ( governo Berlusconi, Ministro Lunardi, Direttore generale Enac avv. Di Palma (grottagliese ) e Vito Riggio, Presidente ENAC contraente. (concedente) Nessuna clausola del contratto indicava una diversa destinazione d’uso dell'aeroscalo ionico. Aeroporti Puglia ha preso la concessione e per 10 anni non ha fatto nulla per gestire il traffico delle persone all’aeroporto di Taranto - Grottaglie. Questo basterebbe per revocare la concessione ad ADP spa. ma l’equa politica della regione ha convinto sia l'ENAC, ente controllore , che lo stesso Ministero delle infrastrutture, magistralmente guidato dal bravissimo dr. Lupi a lasciare Vendola libero di scovare le “vocazioni “e di materializzarle ai tarantini con un sottinteso “” domani mi ringrazierete “” Per quando riguarda Alenia Aermacchi, è discorso a parte. E' presente in altri territori ma in nessun altro posto di Italia ha uno stabilimento adiacente all’aeroporto, con l'accesso diretto in pista.
Questo spiega perché Alenia preferì Grottaglie e non Napoli o la Campania. Grottaglie aveva già uno stabilimento che per anni è stato prima abbandonato poi ceduto ad Atitek (Alitalia ) poi concesso ad Alenia Composite, e poi, Alenia Aermacchi spa. Ricapitolo, una cosa è l'aeroporto con le sue attività di volo, unico motivo della sua esistenza, e una cosa è un’impresa aeronautica. Una riguarda il ministero dei trasporti, l'altra il Ministero dell'economia. Noi affermiamo che, un aeroporto è nominato come tale, se è utilizzato secondo i criteri dello stesso (per chi ignora: in architettura, ingegneria civile, urbanistica e in aeronautica, un aeroporto è un'infrastruttura attrezzata per il decollo e l'atterraggio di aeromobili, per il transito dei relativi passeggeri e del loro bagaglio, per il ricovero e il rifornimento dei velivoli.). Un aeroporto nasce per trasportare persone e merci. ( art. 704-705-706- codice della navigazione e segg.) Non ci sono in Italia e forse neanche in Europa, aeroporti con "questa sedicente e inesistente vocazione industriale" mi dispiacciono che Taranto e provincia politica con qualche minima rappresentanza di cittadini, non sentano il bisogno di imporsi a una lottizzazione che favorisce la terra di Bari e il Salento. Non è assolutamente vero che l’indotto aeroportuale relativo alla gestione delle persone, non sia economicamente vantaggioso per la terra ionica . Poi, in verità, i milioni investiti per i low cost (Ryanair), circa 85 milioni in 5 anni e forse qualcosa in più, 4 o 5 milioni, potrebbero essere utili per favorire , come negli altri due aeroporti, anche quello di Taranto – Grottaglie, dove c'e' richiesta. Purtroppo tutti silenti, per un progetto che ci vedrà, di fatto , e domani di diritto, fuori dagli aeroporti nazionali e internazionali.
Già siamo spariti dalla nota degli aeroporti nazionali (vedi tabella ENAC ) questa manovra danneggia la comunità tarantina e non solo, anche quella del materano esposto allo ionio e quella dell'alta Calabria esposta allo Ionio. Per 10 anni il dr. Vendola voleva fare di Grottaglie un centro di logistica, un centro di manutenzione, un aereo cargo e altro. Abbiamo perso tutti, 10 anni di sviluppo perché le intenzioni di Vendola erano basate su due certezze.. I dati davano torto al presidente perché il cargo non avrebbe mai dato i risultati voluti. Idem per tutte le altre alternative.
Quindi si è giustificato pensare che siamo stati presi in giro per 10 anni. Non basta???? Oggi si parla di attività produttive e non di ampliamento aeroporto. Bisognerebbe invece affermare che assistiamo alla distruzione dell'aeroporto come attività aeroportuale che doveva essere al servizio della comunità ionica. Invece c’è un insediamento di attività produttive, per la quale esistono le "ZONE INDUSTRIALI " e non i sedimenti aeroportuali. Mi vergogno per me stesso, poiché attivista politico e presidente del movimento Taranto, Voglia di Volare, non riesco a incidere sufficientemente nel far rivendicare, il sacrosanto diritto della mobilità aeronautica per il bene comune della provincia di Taranto e degli ospiti che se pur tanti sarebbero di più con un aeroporto funzionale. GRAZIE REGIONE PER LE ATTENZIONI CHE DEDICATE!!!