ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 29 Agosto 2015 15:29

Immigrazione: che fare?

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In una piazza come Agoramagazine ci sta di tutto perché è una piazza grande.
 
In questo fine agosto 2015, ci sono il mio -Merkel: vigliacco chi attacca profughi-, e lo dice la Merkel!, ma c’è anche Stop immigrazione scritto da Myriam Giada V.

Una politica sarebbe quella di continuar ognuno nel suo angolo, misurare gli accessi - 91 a Giada 75 a Carlo alle 14,30 del 29.08.15 -, registrare che l’altro angolo è più frequentato, dunque sono tanti, e concludere: -  Ognuno segua il suo convincimento.

Un’altra politica è il confronto civile. Non è normale prender il Matteo Salvini, dileggiarlo – tanto non risponde – e mettersi la coscienza a posto: io ho detto la mia, gli altri si arrangino. No, stiamo vivendo un momento epocale. Dobbiamo confrontar assieme ciò che a Trento sociologia prevedemmo nel 1968, 47 anni fa!

L’inforestieramento non è più un’opzione (li prendiamo/non li prendiamo) ma una realtà ed il respingimento è un problema serio, da curare con discernimento, senza razzismi e campanilismi. La strage senza fine dei migranti fa dire al ministro Gentiloni: “Adesso l’Europa sa”.

Lo sa tutta l’Europa, che deve provvedere.

Bene fa il premier Matteo Renzi a cavalcare l’onda umanitaria. Bene fa anche la Merkel a smettere di merkelare, cioè a guadagnar tempo tacendo [articolo di Roberto Brunelli a pag. 19 di la Repubblica]. Ha deposto la veste andreottiana ed è diventata una Walchiria buona che delude la sua base nazista perché anche in Germania, evidentemente, si rendono conto che il Mediterraneo è diventato un luogo di croci con decine di migliaia di morti. La Balcanìa poi è un altro fiume di migranti che non vengono fermati né da muri spinati né da gas.

Ha ragione Myriam Giada ad alzare la questione: non è sufficiente non respingere. Bisogna adempiere al riconoscimento dei profughi, provvedere alla loro localizzazione o al respingimento, se non hanno titolo di fuggiaschi da guerre e persecuzioni.

Servono risorse per far tutto ciò. L’Italia non può lavarsi l’anima chiudendo gli occhi, tanto qua non vogliono stare perché siamo troppo poveri! E non ha le risorse per fare il cancelliere del Mediterraneo per tutta l’Europa. Non ha poi la forza politico-economica per fare in grande quello che hanno deciso i Valdesi, che destinano il loro 8 x 1000 a costruire corridoi protetti Africa/Asia-Europa. Sia l’Europa a muoversi unita: tenga calmi gli uri nordici, noi calmiamo gli uri sudisti. Uniamo le risorse e agiamo da persone civili che non devono accusarsi della strage in atto.

 

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