Il mese di Marzo è il mese delle donne, anche se la fotografa Rosa Colacoci con Lotto Marzo ieri sera ha detto che ha voluto rompere lo stereotipo della festa e mettere le donne di ogni tempo, lavoro e occupazione sul manifesto. Una liberazione.
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Rosa Colacoci illustra le sue foto e parla del Lotto Marzo |
Di rompere stereotipi ieri sera, nella presentazione del libro di Elena Manigrasso "Non mi toccare" ce n'erano a iosa. In primis, ci pensa l'avvocato Everardo Zilio a parlare di retaggi storici che pesano nel rapporto di genere, a partire dalla Bibbia, laddove alla donna non è consentito usare autorità sul marito e in silenzio dev'essere sottomessa. Quanta liberazione è passata nei secoli per arrivare a oggi, dove solo nel 2013 - dice l'avvocato - si è tolta la parola patria dall'esercizio della potestà genitoriale. Nel parterre dopo la presentazione, la moglie dell'avvocato, docente universitaria a giurisprudenza, parla di un articolo, poi asfaltato dalla riforma del diritto di famiglia, che parlava dell'uomo come capo di famiglia.
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Avv Everardo Zilio |
Queste premesse giuridiche per parlare dell'incontro di ieri, condotto da Michela Arina, il terzo del 2019, dei mercoledì letterari del connubio Falanthra - Alleanza Coop 3 alla Mongolfiera. Il libro di Elena è una storia di coppia che sfocia nella violenza. Quella che diventa, come piace alla Rai3 definire, nel suo racconto con la Pivetti, "Amore Criminale".
Ci pensa la psicologa Aida Andrisani, presentata da Daniela Lelli, a rompere questo stereotipo che piace ai media; è certo: l'amore non centra col comportamento efferato, violento.
Ha fatto scalpore la sentenza, riportata dai media, dal titolo "tempesta emotiva", che ha prodotto la protesta delle donne davanti alla Corte d'appello a Bologna, rispetto alla cronaca di un delitto "passionale" e che ha prodotto attenuanti generiche che ha quasi dimezzato la pena (da 30 a 16 anni) per Michele Castaldo, omicida reo confesso di Olga Matei. Notizia che non poteva rimbalzare nella presentazione di ieri sera.
Secondo la psicologa nell'uomo, e qui possiamo ricordare l'antropologia di Conrad, c'è l'aggressività che è comportamento normale mutuato in millenni di adeguamento al progresso dell'homo sapiens...fino a oggi. La violenza è altro, voler stabilire il potere, la dominazione, è l'annullamento della personalità del maltrattante che si identifica nella vittima e senza di essa non vive, come nel femminicidio-suicidio.
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La prof.ssa Elena Manigrasso autrice |
Tante le sollecitazioni, le impressioni, le argomentazioni che non possiamo e né vogliamo inserire tutte nel nostro pezzo, per agevolare la lettura, e anche perché vogliamo, alla fine, parlare del libro della nostra amica e redattrice di agoramagazine Elena Manigrasso.
Il libro è occasione per richiamare tutte le situazioni di donne che fuggono dalla violenza, che fanno il salto. "Non mi toccare" diventa un mantra di liberazione. Siamo passati tutti da queste storie, di bimbi che si tappavano orecchie "non voglio sentire, non voglio sentire", che vengono strumentalizzati e che le donne, vittime di maltrattamenti, alle volte perdono perché vanno col maltrattante.
Doppia sconfitta e sofferenza. Hai voglia di graffiare l'aria per lasciare traccia del dolore, ma c'è anche quel lieve orizzonte che si pasce di speranza e che diventa lo scopo del libro, che Elena sta presentando dove è possibile, anche per strada a Carosino, davanti alla libreria, davanti ai passanti, come alle consumatrici dell'ipermercato che con il carrello si sono fermate per ascoltare, per origliare in questo mondo culturale che è fatto di libri, di uomini e donne che vogliono - è forse questo il richiamo che ci sentiamo di fare, anche come operatori dell'informazione - creare una rete di protezione sociale e culturale contro ogni degenerazione violenta. Questo è!
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Le donne
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I partecipanti, al centro con i capelli rossi la psicologa Aida Andrisani
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