Con il prossimo anno accademico, dunque, il 2019/2020 (dopo l’ultimo passaggio formale presso gli organi dell’ateneo), Arezzo potrà fregiarsi di un’importante novità formativa e didattica, attinente alla progettazione, programmazione e gestione dei servizi al territorio, con un focus specifico sul tema della sicurezza urbana. Lezioni e seminari si terranno nei locali della ex Casa della Culture, che tornano così a conoscere una decisiva valorizzazione, concessi gratuitamente dal Comune di Arezzo all’università per tre anni, a partire dall’attivazione del corso di laurea.
Destinatari non saranno solo gli studenti tradizionali ma anche i dipendenti dei Comuni associati ad Anci Toscana, compreso Arezzo. In vista di questa possibilità, la convenzione prevede servizi di agevolazione e sostegno a favore dei dipendenti stessi, dall’adozione di un’apposita didattica differenziata alla definizione di sessioni di esame tali da garantire la massima partecipazione.
Con questa svolta, che coinvolge la promozione e il sostegno della formazione universitaria, con Arezzo che per la prima volta, dopo secoli, ospita un polo di specializzazione sul diritto e le sue declinazioni pratiche, l’amministrazione comunale, grazie alla sinergia con l’Università di Siena, compie un investimento strategico con l’obiettivo di rafforzare lo sviluppo socio-economico e culturale del territorio. È anche un modo per riannodare i fili con il passato, in particolare con lo Studium, le cui le prime notizie documentate datano 1215, anno in cui arrivò in città per insegnarvi proprio un giurista: Roffredo Epifanio.
Anci Toscana, i cui dipendenti a loro volta possono partecipare al percorso triennale, s’impegna a garantire la massima promozione e pubblicità, presso i Comuni associati, dell’offerta scientifico-giuridica aretina.