Questa mattina, infatti, è arrivato il semaforo verde della I commissione consiliare che è andato a sommarsi al via libera ricevuto in III, IV, V e VI commissione. Il prossimo 4 luglio la Pdl sarà discussa in II commissione, ultimo atto prima del suo approdo nell'aula del Consiglio regionale per la definitiva approvazione.
"Con la proposta di legge sul benessere equo e sostenibile vogliamo provare a migliorare la qualità della vita dei pugliesi. Per questo saluto positivamente e con soddisfazione il fatto che questa mattina la I commissione, presieduta dal presidente Fabiano Amati (che nel corso della votazione si è astenuto come da prassi) dopo la III, la IV, la V e la VI, ha espresso parere favorevole alla mia proposta di legge, controfirmata anche dai colleghi Ruggiero Mennea e Enzo Colonna, e alla cui stesura hanno collaborato il Politecnico di Bari, l'ufficio Statistica della Regione Puglia, la Camera di commercio di Taranto, e il Centro di cultura Lazzati"..
Questa proposta di legge, spiega Liviano, "si pone l’obiettivo di definire degli indicatori di benessere equo e sostenibile da includere nella programmazione economica regionale (DEFR) della Regione Puglia e le modalità per la loro individuazione attraverso la costituzione di un Comitato scientifico (Comitato regionale per gli indicatori di Benessere Equo e Sostenibile). Tale proposta di legge vuole rappresentare il primo passo verso la definizione di una Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile coerente con quella nazionale e con l’Agenda 2030".
La proposta di legge vuole essere in linea con quanto fatto nel settembre 2015 dalle Nazioni unite in occasione dell'approvazione dell’Agenda Globale 2030 per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 obiettivi. "Azione ripresa - aggiunge Liviano - dall'Italia nel dicembre 2017 quando, con il Documento di economia e finanza, è stato il primo paese dell’Ue e del G7 ad includere nella programmazione economica gli indicatori di benessere equo e sostenibile. A questo punto le Regioni italiane sono chiamate a predisporre ed approvare la propria strategia regionale per lo sviluppo sostenibile in coerenza con gli obiettivi e le azioni di quella nazionale. Questo significa che ogni singola regione è chiamata a definire specifici Obiettivi di Sostenibilità Regionali (SDGs Regionali) e coerenti politiche ed obiettivi strategici di programmazione regionale e singole azioni programmatiche, al fine di contribuire all’attuazione della strategia e degli obiettivi di sviluppo sostenibile nazionali.
Pertanto, la proposta di legge, su cui si è espressa la Commissione, si pone l’obiettivo di definire degli indicatori di benessere equo e sostenibile da includere nella programmazione economica regionale (DEFR) della Regione Puglia e le modalità per la loro individuazione attraverso la costituzione di un Comitato scientifico (Comitato regionale per gli indicatori di benessere equo e sostenibile). Il Comitato - conclude Liviano - è presieduto dall’assessore al Bilancio o da un suo rappresentante delegato; ne fanno parte il responsabile dell’Ufficio Regionale di Statistica, un referente nominato da ISTAT, il Segretario Generale della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome,nonché tre esperti di comprovata esperienza scientifica (sui temi della misurazione del benessere a livello territoriale, valutazione e analisi delle politiche pubbliche, programmazione e bilancio delle Regioni) provenienti da università ed enti di ricerca".
Il progetto per misurare il benessere equo e sostenibile nasce con l'obiettivo di valutare il progresso di una società non soltanto dal punto di vista economico ma anche sociale e ambientale. L'analisi dettagliata degli indicatori mira a rendere più consapevoli sui propri punti di forza e delle difficoltà che occorre superare per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
La Commissione prima di procedere al voto, ha ascoltato i referenti per l’attività condotta dal gruppo di lavoro denominato “città e territori sostenibili obiettivo 11, agenda 2030, composto dalla Camera di Commercio di Taranto, dal Politecnico e dal Centro di cultura Lazzati.
In particolare, hanno partecipato alle audizioni oltre al dot. Massimo Bianco dirigente del servizio ufficio Statistica della Regione, la professoressa Barbara Scozzi ed il dottor Vincenzo Mercinelli.
L’iniziativa legislativa ha raccolto il consenso degli auditi che l’hanno definita in primo passo estremamente innovativo, pur sottolineando le possibili complessità nell’individuazione degli indicatori.
Massimo Bianco, dirigente dell’ufficio statistica ha definito la proposta Liviano un tentativo ambizioso, evidenziando però le perplessità espresse del Mef. Nell’allegato al documento di economia e finanza, infatti, si parla di difficoltà rese dall’esistenza di barriere di natura statistica e metodologica. Bianco ha sottolineato che “l’immediata inclusione dei Bes nel ciclo di programmazione economico-finanziaria, presuppone lo sviluppo di nuovi strumenti di analisi e richiede un notevole investimento in ricerca oltre ad un congruo periodo di tempo”.
Liviano ha spiegato che questa legge è un primo passo verso la definizione di una strategia regionale per lo sviluppo sostenibile coerente con quella nazionale e con l’Agenda 2030.