“La mia è una scelta politica. L'unica che potevo fare”. In una breve intervista al Corriere della Sera Donatella Conzatti, trentina di Rovereto, motiva il suo passaggio da Forza Italia di Silvio Berlusconi a Italia viva di Matteo Renzi. Un transito che definisce di “coerenza”. Anche se Conzatti ha cominciato con Scelta civica di Mario Monti, poi una consonanza con il governo di Matteo Renzi, quindi la candidatura con Noi con l'Italia e infine l'iscrizione a Forza Italia con la quale, dice, “credevo possibile fare assieme una politica europeista, moderata, liberaldemocratica, degasperiana come mia tradizione” e invece “dopo il voto è cambiato tutto”.
In che senso? Nel senso, spiega la parlamentare, che se dapprima “il centrodestra era una sfida, con la Lega al 35% è diventato un monopolio del sovranismo di Matteo Salvini”, dunque no n quel progetto “per cui mi sono impegnata in politica”. Conzatti non ha votato la fiducia la governo giallorosso e si pensava sarebbe passata al Gruppo Misto ma quando ha visto nascete “un progetot nuovo come quello di Renzi” è rimasta “naturalmente” attratta.
Ne usciranno altri da Forza Italia per passare a Italia viva di Renzi? La deputata si aspetta “dinamiche di cambiamento” in questo senso però “nel medio periodo” e soprattutto “se cambierà la legge elettorale”. La sua è stata una scelta maturata in solitaria, non ne ha parlato neanche a Silvio Berlusconi, che tuttavia “vedrò presto” spiega nella breve conversazione con il quotidiano di via Solferino, anche se ammette che ci sono “tanti colleghi che condividevano le mie preoccupazioni”. Cioè quelle della sua scelta politica, appunto, “l'unica scelta che potevo fare”.(agi)