Dato come brano che spopola in radio, mi sento di criticare questa affermazione in quanto stando sulle radio prettamente di musica italiana non credo di aver sentito ancora questo brano. Non solo, ma vedendo il video la svogliatezza di seguire il brano, e lo stesso video, aumenta. Perchè questo? Perchè il video è troppo prevedibile e le cose prevedibili distruggono un evento.
E' vero che il video si rifà ad un vecchio film comico degli anni 80, “Weekend con il morto”, ma la riuscita di un video avviene anche attraverso i dialoghi contenuti in esso e qui sono prevedibili, recitati in modo superficiale, in fretta e furia.
Il video è abbracciato in pieno dal brano stesso. La continua ricerca di duetti o terzetti forzati che non hanno nulla in comune fra loro. La tranquillità e melodia di Nina Zilli con la voce troppo veloce, forzata di J-Ax.
Per me è NO!
Questo stona ancora di più con le dichiarazioni di Danti, che sottolinea come questo brano sia per lui una cosa speciale. Il cantante descive cosi la nascita di "Tu e d'io":
“Volevo iniziare questo percorso da direttore artistico partendo alla grande e per questo ho chiesto aiuto a due dei miei artisti preferiti oltre che due grandi amici, Ax e Nina Zilli, che hanno interpretato il brano meglio ancora di come lo immaginavo. Quando fai questo lavoro vuoi o non vuoi l’input o il concept spesso arrivano dall’artista con cui stai lavorando, per questo progetto invece ho ripreso a scrivere in piena libertà … successivamente ho cercato chi meglio potesse interpretare i miei pensieri. Io credo che le canzoni siano come i vestiti, ognuno ha il suo e quando trovi chi le sa indossare e valorizzare allora scatta la magia. Io non faccio canzoni belle che possono cantare tutti, faccio vestiti giusti che stanno bene solo a chi li sa indossare”.