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Giovedì, 17 Settembre 2015 00:00

Milano - "Mangiarsi le parole", l'assegno di ricerca finanziato con la Cena d'autore

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Una monografia su Aldo Buzzi, una bibliografia di opere letterarie italiane degli ultimi 150 anni che contengano nel titolo un riferimento al cibo, al vino, alla tavola, ai luoghi di ristoro o alle pratiche conviviali e un'antologia di passi ripresi da opere di qualità censite nella bibliografia.

Sono i tre lavori su cui dal 1° settembre è impegnato Luca Gallarini, nostro dottore di ricerca, grazie all'assegno annuale dal titolo "Mangiarsi le parole: rappresentazione del cibo, civiltà della tavola e letteratura italiana contemporanea", finanziato con le donazioni degli ospiti dell'esclusiva"Cena d'autore" dello scorso 25 settembre 2014, organizzata nell'ambito del progetto "Mangiarsi le parole".

Intellettuale cosmopolita, Aldo Buzzi è stato disegnatore e amico fraterno di Saul Steinberg, sceneggiatore e aiuto regista di Lattuada e Comencini, editor di Rizzoli per Flaiano, Mastronardi e Soldati. Grande appassionato di cucina, l'ha raccontata in opere raffinate edite dall'amico Scheiwiller e da Adelphi, che nel 1979 stampa L'uovo alla kok, un classico del genere.

Se la monografia rappresenta la parte preponderante del lavoro di ricerca del nostro giovane studioso, di rilevante interesse scientifico si preannunciano anche la bibliografia e l'antologia, tre lavori che saranno fruibili poi in formato digitale accessibili dal portale unimi.it.

L'assegno di ricerca è solo l'ultima delle iniziative del ciclo "Mangiarsi le parole", progetto di Luca Clerici, nostro docente di Letteratura italiana contemporanea, che studia la relazione tra cibo e letteratura nella prospettiva di Expo 2015.

Inaugurato con la  tavola rotonda di presentazione del maggio 2013, a cui è seguito, nel novembre dello stesso anno, il convegno internazionale e interdisciplinare dedicato al rapporto fra letteratura italiana e alimentazione, con la Cena d'autore del settembre 2014 il progetto "Mangiarsi le parole" sì è spinto oltre, radunando intorno al tavolo più di cinquanta ospiti - esponenti delle istituzioni, del mondo finanziario, imprenditoriale e culturale - ad assaggiare le ricette degli scrittori, cucinate dagli allievi dell'Istituto alberghiero Vespucci di Milano. Applauditissimo, il risotto alla milanese di Carlo Emilio Gadda.

Nel frattempo, importanti autori italiani stanno collaborando a "Mangiarsi le parole" con un contributo inedito sul tema, appositamente scritto. Simonetta Agnello-HornbyHans Tuzzi e Andrea Vitali hanno già offerto all'Università i propri testi, che costituiscono il patrimonio dal quale ripartire per la prosecuzione del progetto.

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