ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 21 Maggio 2020 05:05

Virus, nel ginepraio della ricerca, farmaci e vaccini, ecco l’aggiornamento

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Una miriade di farmaci sperimentali, di nuovi farmaci per finire con 110 vaccini in fase di studio in tutto il mondo e di questi 8 attualmente oggetto di sperimentazione clinica.

Un recente studio su medrXiv ( https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2020.03.18.20038190v2) riporta che, a livello internazionale, le terapie sperimentate contro il coronavirus sono con le cellule staminali (23 studi), l’uso Lopinavir e Ritonavir (n.15), clorochina (n.11), Umifenovir (n.9), Idrossiclorochina (n.7); terapie sviluppate a partire dal plasma di pazienti guariti (n.7), Favipiravir (n.7), Metilprednisolone (n.5) e Remdesivir (n.5).

Su Nature https://www.nature.com/articles/d41586-020-01221-y sono riportati i diversi 4 tipi dei vaccini. Biotecnologie varie per vaccini vivi attenuati oppure inattivati, vaccini a vettori ovvero uso del virus, vaccini con acidi nucleici (che è il materiale genetico del virus) e vaccini con le proteine del virus.

Sui tempi di verifica si va, dall’ottimistico anno al poco più ragionato dei 18 mesi. Si apprende che sono disponibili i dati sulla risposta immunitaria, ma assenti quelli che riguardano l’immunità contro una nuova infezione.

Ulteriori aspetti riguardano i tempi di produzione e di commercializzazione. Altra considerazione riguarda la constatazione che è un virus nuovo, osservato e studiato in meno di 5 mesi, caratterizzato da una diffusione mondiale che ha riguardato fino a oggi, e riferiti ai soli positivi accertati, circa 5 milioni con 317 mila morti.

Valutando anche gli asintomatici con il moltiplicatore dell’Imperial College di Londra gli infettati complessivi diventano 50 milioni e l’infezione continua ad aumentare. Rilevante il progresso fatto dal progetto di ricerca italiano, guidato da una autorevole eccellenza il Prof. Ruoppolo, il più grande vaccinologo del mondo. In breve è la messa a punto di un anticorpo monoclonale: cioè una proteina, una immunoglobulina diretta contro il virus. Anticorpi selezionati che neutralizzano il virus e sono riproducibili artificialmente. In tal modo non vincolano, a cercare il sangue di donatori.

Il progetto italiano si fonda su 17 anticorpi monoclonali isolati e con i quali sono stati fatti test, in vitro. Anticorpi prelevati da 7 convalescenti da coronavirus e che hanno neutralizzato la famigerata proteina “S” (spike= artiglio), di Sars- Cov 2. In che modo? Non facendola entrare nel recettore della cellula. I test positivi consentono di avere, se tutto va bene, un farmaco entro 8 o 9 mesi. In tal modo si possono produrre anticorpi in quantità illimitata. Terapia questa complementare a quella del vaccino. Nel caso della terapia, infatti, si trasferiscono anticorpi nel paziente e ciò diversamente dal vaccino che invece attiva la produzione di anticorpi.

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