ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 02 Luglio 2016 00:00

Ecco Amalia Santangeli, nel suo: “Scomparsa nel nulla”

Written by 
Rate this item
(0 votes)

L’anello di congiunzione dell’emozione che si prova nella lettura di un libro, con il proprio inconscio è legato al grado di vicinanza che i protagonisti del romanzo mostrano durante l’evolversi della storia. Quelli del libro di Amalia Santangeli, nel suo: “Scomparsa nel nulla” sono tutti schierati come sul proscenio di un palco teatrale, li immaginate cosi e quando la storia si fa più cruda e sofferente, vengono colpiti da una luce e parlano direttamente al pubblico. Come, esempio più banale, nei confessionali del Grande Fratello.

E’un modo di raccontare avvolgente che non stanca perché la scena muta, va avanti e indietro, molto avanti e poi ritorna a raccontare pezzi di strada sorvolata in fretta.

 In tal modo il lettore è sempre attento.

Chi scompare nel nulla? La stessa autrice insiste sia all’inizio che alla fine su questo tema della perdita, e su come si elabora questo che è un vero e proprio lutto. Ma c’è anche una protagonista che scompare e gli unici che la vedono e la seguono sono i lettori. Barbara assume su di sé tutta la responsabilità del viaggio per tornare indietro, ma il suo personaggio, lo vediamo crescere sin dall’inizio con il suo essere donna, con la sua determinazione alla lealtà e alla devozione, ma anche con il suo modo di pensare che, nel tipico schema femminile, cura i particolari, si guarda intorno, considera tutte le opportunità, di fronte all’universo maschile che invece corre sempre dritto fino a sbattere.

Il libro promette di essere un thriller per il tipo di vicenda, e invece diventa altro. Apparentemente una storia romantica, in realtà è poi un romanzo intimista. Per certi aspetti si cala nella cronaca dei tempi, ma non è storico. Del resto qui siamo nella pura fantasia. Difficile dare una definizione, eppure piace. Perché è lo stile che intriga nel mentre la storia evolve. Abbiamo già conosciuto l’autrice in “Scrivere è un po' come amare” un libro che coniugava Amore e scrittura con qualche riferimento autobiografico e «Incontro» un libro di poesie. Stavolta è un vero e proprio romanzo. 

Read 1357 times Last modified on Venerdì, 01 Luglio 2016 18:23

Utenti Online

Abbiamo 1126 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine