Dopo un 'anno horribilis' in cui comunque non ha mai fermato le attività, Brera si prepara a "riaprire con coraggio" il prossimo anno. Il direttore James Bradburne ha voluto organizzare la conferenza stampa per presentare la prossima stagione non a caso oggi, perché il 21 dicembre, solstizio d'inverno, "è il giorno più buio" e poi torna la luce.
Per Brera la luce significa fra l'altro un accordo con il nuovo concessionario dei servizi (dalla biglietteria al bookshop) che potranno essere in funzione da marzo. Da quando le norme anticovid permetteranno di riaprire, probabilmente il 15 gennaio, fino ad allora l'ingresso sarà gratuito.
Ma anche dopo cambieranno le modalità: la Pinacoteca invece di biglietti avrà delle tessere, che permettono di 'utilizzare' il museo e i suoi contenuti (anche online) facendo diventare i visitatori da spettatori passivi a soci annuali.
E nel 2022 potrebbe (il condizionale dopo tanti anni, annunci, colpi di scena e ritardi è d'obbligo) aprire Palazzo Citterio come sede di Brera Modern. Basta pensare che saranno i 50 anni dall'acquisizione dell'edificio per rendersi conto di quanto sia stata tormentata la vicenda. Al momento - ha spiegato Bradburne - dopo una serie di sopralluoghi Brera attende una lettera da parte della Soprintendenza dei beni artistici di Milano in cui certifica che il progetto per renderlo "museabile" è compatibile con la tutela dell'edificio.
In attesa dei nuovi spazi dedicati all'arte del Novecento, Brera comunque si prepara ad affrontare un anno importante.
Fondata da Napoleone, infatti, quest'anno celebrerà l'imperatore francese a 200 anni dalla sua morte con una mostra alla biblioteca Braidense, che conserva anche l'autografo dell'ode Cinque maggio di Alessandro Manzoni. 'La Milano di Napoleone: un laboratorio di idee rivoluzionarie' esplorerà quindi gli elementi della rivoluzione francese e dell'illuminismo che in città hanno avuto importanti esponenti. Oltre a Napoleone anche Dante sarà protagonista di una mostra alla Braidense, come Dostoevsky. Il primo appuntamento dell'anno in biblioteca sarà però 'Tempi terribili, libri belli' dedicato ai volumi per bambini sovietici della collezione Adler. Per quanto riguarda la Pinacoteca le mostre includono 'Le fantasie di Mafai' dedicate ai 23 quadri di denuncia della guerra e del nazifascismo e un nuovo dialogo 'Testa a testa con Picasso'.
Ma Brera durante la pandemia ha accelerato i suoi progetti e la presenza online e questo continuerà con il palinsesto di eventi Brera on air, lo streaming dei concerti di Brera Musica e una serie di esperienze che sono possibili sul web e non si potrebbero fare 'dal vivo'. L'espansione sarà però anche in città: "un nostro scopo era andare in periferia" e Brera lo ha fatto grazie a un accordo per MuBig, museo diffuso nel quartiere di Greco, con azioni permanenti e temporanee per valorizzare la memoria , a cui collaborerà insieme a ABcittà.
"Oggi è il giorno più buio, da domani - ha concluso - cominciamo a vedere il futuro". (ANSA).