ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 22 Febbraio 2022 16:12

Putin: "Non voglio restaurare un impero". Pronte le sanzioni Ue contro la Russia. Mosca: "Nulla di nuovo"

Written by  Marta Allevato
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Via libera di von der Leyen e Michel alle misure discusse dagli ambasciatori dei Paesi dell'Unione prenderanno di mira anche operatori economici e della disinformazione. Il premier italiano Draghi: inaccettabile violazione della sovranità. Di Maio: "Agiremo compatti". Borrell: "Saremo unanimi".

 

In una giornata dalla coreografia ben studiata, dopo un inedito Consiglio della Federazione russa trasmesso in Tv e un raro discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha riconosciuto l'indipendenza delle due autoproclamate repubbliche separatiste dell'Ucraina orientale, Donetsk e Lugansk, e ordinato l'invio dell'esercito russo in Donbass come "missione di peacekeeping".

Il presidente russo ha invitato Kiev a cessare immediatamente le "operazioni militari" contro i separatisti filo-russi - che Mosca ha già bollato come "genocidio" - "altrimenti, ogni responsabilità per ulteriori spargimenti di sangue ricadra' sulla coscienza del regime ucraino".

La decisione, "assolutamente necessaria", è stata motivata da Putin col fatto che, a suo dire, le autorità di Kiev non hanno intenzione di portare avanti una soluzione diplomatica in Donbass, che l'Ucraina "non ha una vera tradizione di nazione" e oggi è "una marionetta nelle mani degli Usa", che a loro volta, con l'espansionismo della Nato "puntano solo a contenere la Russia".

Non è ancora chiaro il contorno preciso del riconoscimento russo, ma se si riferisse ai loro "confini amministrativi" prima di quella che Mosca definisce "l'occupazione ucraina" del 2014, questo avvicinerebbe a un conflitto reale, perché significherebbe strappare il controllo di alcune zone dentro le due regioni, come Mariupol, al controllo di Kiev.

Il concetto dei confini non è banale perché anche il dispiegamento dei peacekeeper russi potrebbe dipendere da questo: rimarranno nei territori conquistati dai separatisti o 'sconfineranno' anche nelle zone controllate dalle forze regolari?

L'Occidente ha condannato all'unanimità la mossa di Putin. L'Ue ha promesso di reagire con fermezza, il Regno Unito e gli Usa hanno già annunciato che vareranno sanzioni, per ora però colpendo solo gli investimenti a Donetsk e Lugansk. 

La giornata

  •  16:03

    Spiegel, il 'congelamento' del Nord Stream preparato mesi fa

    Il 'congelamento' della certificazione per l'avvio di Nord Stream 2 era stato preparato mesi fa dal ministero per l'Economia tedesco guidato da Robert Habeck. Lo scrive lo Spiegel riferendosi a fonti governative federali.
    Oggi è stato il cancelliere Olaf Scholz ad annunciare il fermo della certificazione per la messa in funzione della mega-pipeline volta a moltiplicare il flusso di gas russo dalla Russia alla Germania, come reazione all'escalation della Russia verso l'Ucraina e in particolare al riconoscimento delle repubbliche separatiste del Donbass da parte del presidente russo Vladimir Putin. Sempre secondo il settimanale amburghese, Habeck ha inviato questa mattina la lettera all'agenzia federale competente nella quale viene data l'indicazione di ritirare la valutazione positiva al progetto necessaria per la certificazione del gasdotto.

    A sua volta, la certificazione, richiesta lo scorso ottobre dal governo federale allora ancora guidato da Angela Merkel, è volta a valutare la sicurezza delle forniture del gas verso la Germania: il timore era, sostanzialmente, che la consistenza di tali forniture sarebbe stata messe a rischio da un eventuale stop a Nord Stream 2.
    Oggi, sulla base di una "nuova valutazione della situazione geostrategica causata dall'escalation nell'Ucraina orientale" - cosi' si afferma nella lettera di Habeck - quella valutazione non ha più motivo d'essere. Nei prossimi mesi, il ministro all'Economia intende esaminare a fondo quali conseguenze saranno derivate dall'attuale crisi tra Ucraina e Russia.

    Iniziati nel 2018, i lavori per il gasdotto - lungo 1230 chilometri, con una capacità di 55 miliardi di metri cubici di gas all'anno - sono terminati sin dallo scorso settembre, ma non è ancora entrato in funzione. Finora i costi per la sua realizzazione sono stimati ad oltre 10 miliardi di euro. La società Nord Stream 2, con sede in Svizzera, fa parte del colosso statale russo Gazprom. Tra gli investitori figurano anche le tedesche Wintershall Dea e Uniper, la olandese-britannica Shell, l'austriaca Omv e la compagnia energetica francese Engie

  •  15:41

    Mosca: "La questione dei confini non si risolve in un'ora"

    AGI - La questione dei confini delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk non e' "il tipo di problema che si puo' risolvere in un'ora": lo ha detto il ministero degli Esteri russo.

  •  15:35

    La Germania pronta a schierare più truppe in Lituania

    Il ministro della Difesa tedesco, Christine Lambrecht, ha annunciato che la Germania è disposta a schierare piu' militari in Lituania, nel quadro della crisi tra Russia e Ucraina. "La Nato ha rafforzato le nostre misure comuni di risposta alle crisi nell'ambito della Nato Response Force) e anche la Germania è pronta a contribuire con ulteriori forze di terra, mare e aria nell'ambito di questo rafforzamento", ha detto Lambrecht mentre visitava le truppe a Rukla, sede della base in Lituania del battaglione multinazionale della Nato guidato da Berlino.

  •  15:13

    Erdogan chiama Zelensky, sostegno contro mossa Putin

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il collega ucraino Volodimir Zelensky in cui ha ribadito che la Turchia ritiene "inaccettabile" il riconoscimento delle repubbliche autonome di Donetsk e Luhansk da parte del presidente russo Vladimir Putin. Zelensky attraverso un comunicato si è definito "grato" al presidente turco per il sostegno manifestato in seguito alle "provocatorie decisioni" del Cremlino e lo ha ringraziato per la disponibilità a partecipare a un vertice sulla crisi con i membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu più Turchia e Germania, una proposta partita proprio dal governo di Kiev. "È una proposta positiva anche perche' arriva da Zelensky e se davvero dovesse andare in porto questo vertice la Turchia vi prenderà parte", aveva dichiarato Erdogan questa mattina.

  •  15:05

    Borrell, Putin revochi il riconoscimento del Donbass

    "Esortiamo la Russia, in quanto parte in conflitto, a revocare il riconoscimento" delle autoproclamate repubbliche dell'Ucraina orientale, ma anche "a mantenere i propri impegni, a rispettare il diritto internazionale e a tornare alle discussioni nell'ambito del formato Normandia e del Gruppo di contatto trilaterale". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell. "L'Ue - si legge ancora nella nota - condanna fermamente la decisione del presidente Putin di riconoscere le aree non controllate dal governo" ucraino, "gli oblast di Donetsk e Luhansk, come entita' indipendenti e la conseguente decisione di inviare truppe russe in tali aree". "L'Ue - ha aggiunto Borrell - rispondera' con urgenza a queste ultime violazioni con misure restrittive aggiuntive" che colpiranno "le relazioni economiche con le aree controllate da organizzazioni non governative", ma anche "persone ed entita' responsabili di minare l'integrita' territoriale dell'Ucraina". "Mettiamo in guardia la Russia dall'utilizzare i nuovi patti firmati con le autoproclamate 'repubbliche' come pretesto per intraprendere ulteriori misure militari contro l'Ucraina", si legge nella nota del numero uno della diplomazia europea. "L'Ue e' pronta ad adottare rapidamente sanzioni politiche ed economiche di piu' ampia portata", ha precisato Borrell. 

  •  14:59

    Usa soddisfatti sullo stop al Nord Stream 2, "Ora nostre misure"

    La Casa Bianca da' il benvenuto allo stop tedesco di Nord Stream 2 e preannuncia che nelle prossime ore arriveranno le sanzioni statunitensi alla Russia che ha riconosciuto l'indipendenza delle repubbliche separatiste ucraine. "Il presidente Joe Biden aveva chiarito che se la Russia avesse invaso l'Ucraina, avremmo agito con la Germania per garantire che Nord Stream 2 non andasse avanti", ha scritto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un 'tweet'.
    "Siamo stati in stretto contatto con la Germania per tutta la notte e accogliamo con favore il loro annuncio. In giornata seguiremo con le nostre misure". 

  •  14:44

    Pushilin, non escludo di chiedere aiuto militare russo

    Denis Pushilin, leader dell'autoproclamata repubblica separatista del Donetsk, ha dichiarato a Rossiya 24 che non esclude di chiedere aiuto militare alla Russia.

    "La nostra posizione è contare prima di tutto su noi stessi, sulle nostre stesse forze, in particolare perché abbiamo in corso una campagna di mobilitazione", ha spiegato Pushilin, "guarderemo alla situazione. Ovviamente non escludiamo a un certo punto di chiedere aiuto alla Federazione Russa".

  •  14:33

    Mosca, "per ora" non invieremo truppe nell'Est

    La Russia "per ora" non intende inviare truppe nell'Est dell'Ucraina ma agira' in caso di "minaccia". Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko.
    Dopo aver riconosciuto le autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, il Cremlino ha annunciato l'invio di militari con funzione di "peacekeeping" nel Donbass. Rudenko, a proposito degli accordi di cooperazione siglati con le due repubbliche, ha spiegato che i trattati prevedono la fornitura di "aiuto militare" ma ha invitato a evitare "speculazioni" sul dispiegamento di truppe. "Per ora, nessuno sta pianificando di inviare nulla da nessuna parte", ha affermato Rudenko, "in caso di minaccia, allora forniremo assistenza in accordo con i trattati ratificati". 

  •  14:23

    Convocata riunione straordinaria Commissione Nato-Kiev

    Nel pomeriggio ci sarà una riunione straordinaria della Commissione Nato-Ucraina, l'organo decisionale responsabile dello sviluppo delle relazioni tra l'Alleanza atlantica e Kiev. Al termine dell'incontro, intorno alle 17, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, terrà una conferenza stampa al quartier generale della Nato a Bruxelles. 

  •  14:15

    Lavrov, aperti a dialogo ma senza umiliazioni

    La Russia è aperta al dialogo con l'Occidente, ma nessun dialogo sarà possibile se si tenterà di umiliare la Russia e se la Russia verrà accusata di tutto: lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov intervistato dall'emittente Rossiya-1, intervista pubblicata sul sito del ministero a Mosca.
    "Siamo ancora aperti al dialogo. Ma vogliamo sapere cosa affronterà questo dialogo. Se vogliono umiliare la Russia e ritenerla responsabile di tutto, tali colloqui saranno impossibili".

  •  14:09

    Johnson, congelati beni di 3 oligarchi in Gran Bretagna

    Le sanzioni britanniche alla Russia, per aver riconosciuto l'indipendenza di due regioni secessioniste ucraine, colpiranno anche tre "persone con un patrimonio netto molto elevato": lo ha reso noto dinanzi ai Comuni il premier, Boris Johnson. Il premier ha spiegato che i beni nel Regno Unito di questi tre oligarchi saranno congelati.

  •  13:19

    L'Onu ha avviato la rilocazione del personale non essenziale

    L'Onu ha avviato la rilocazione del suo personale internazionale non essenziale in Ucraina, in seguito ai timori di una escalation militare nel Paese dopo il riconoscimento dei territori separatisti da parte di Mosca. "Siamo determinati a rimanere e a proseguire le nostre attività in Ucraina, in particolare nell'Est del Paese" ha dichiarato la portavoce dell'Onu a Ginevra, Alessandra Vellucci, durante un punto stampa. "Continuiamo a essere pienamente operativi" ha aggiunto, spiegando che "a cagione degli sviluppi della situazione sul campo, abbiamo autorizzato la rilocazione temporanea di alcuni membri del personale non essenziale e delle loro famiglie. Nello stesso tempo tuttavia, abbiamo un po' piu' di personale in arrivo per sostenere le nostre operazioni".
    L'Onu conta in Ucraina 1.510 membri di cui 149 internazionali. Ammontano a un centinaio circa quelli basati nelle regioni di Donetsk e Lugansk. L'Alto commissariato Onu per i rifugiati è pronto a fronteggiare qualunque afflusso in caso di escalation del conflitto anche se "la situazione resta imprevedibile", ha dichiarato durante l'incontro con la stampa la portavoce Shabia Mantoo. Al momento, ha detto, non sono stati rilevati movimenti di popolazione al di fuori delle regioni dell'Est ucraino: "Siamo pronti a sostenere gli sforzi dei governi e delle altre parti in causa per proteggere i rifugiati e trovare soluzioni per le persone qualora si spostassero".
    Venerdi' scorso, l'Onu ha già inviato un convoglio con approvvigionamenti nelle zone non controllate dal governo nel Donbass.

  •  13:18

    Da Michel e von der Leyen l'ok alle sanzioni

  •  13:17

    Putin, le forniture di gas continueranno ininterrotte

    La Russia è intenzionata a continuare la fornitura senza interruzione del gas ai mercati globali: lo ha assicurato il presidente Vladimir Putin.
    "Un uso piu' ampio del gas naturale, uno dei tipi di carburante più rispettosi dell'ambiente, e' abbastanza importante in questa fase. La Russia è intenzionata a continuare la fornitura ininterrotta di questa risorsa energetica ai mercati globali, compreso il gas naturale liquefatto, per migliorare l'infrastruttura esistente e per aumentare gli investimenti nel settore del gas". Putin ne ha parlato nei suoi saluti agli ospiti e ai partecipanti al Sesto vertice sul gas del Forum dei Paesi esportatori di Gas. Il documento e' stato pubblicato sul sito web del Cremlino.

  •  13:12

    Putin: "Non voglio restaurare un impero"

    Dopo aver riconosciuto l'indipendenza delle repubbliche russofile ucraine, il capo del Cremlino, Vladimir PUtin, ha liquidato come "speculazioni" dell'Occidente l'idea che lui abbia pretese imperiali. "La Russia ha deciso ieri di riconoscere la sovranità delle due Repubbliche popolari del Donbass. Ci aspettavamo speculazioni sull'argomento e che si dicesse che la Russia cerca di ricostruire un impero all'interno dei confini imperiali", ha osservato nel corso di un incontro con il presidente azero Ilham Aliyev. "Ma questo è assolutamente sbagliato".

12:41

Scholz ferma la certificazione per il gasdotto Nord Stream 2

"Alla luce delle ultime azioni della Russia la certificazione per l'avvio della pipeline Nord Stream 2 non potrà essere data". Lo ha detto a Berlino Olaf Scholz, aggiungendo che verranno discusse con gli altri alleati, anche gli Stati Uniti, le sanzioni: "Per quanto riguarda la situazione attuale, per Nord Stream 2 ho chiesto al ministero per l'Energia di avviare le procedure perché non venga emessa la certificazione per l'avviamento della pipeline". Rispondendo poi ad una domanda in merito, il cancelliere tedesco ha sottolineato che la Germania "ha deciso di ridurre la propria dipendenza dal gas" come fonte energetica. 

  •  12:27

    Scholz, la Russia viola tutte le intese internazionali

    La decisione della Russia di riconoscere le repubbliche autoproclamate di Donetzk e Luhansk rappresenta "una pesante violazione del diritto internazionale". Lo ha detto a Berlino Olaf Scholz, aggiungendo che le mosse annunciate dal presidente russo Vladimir Putin "violano gli accordi di Minsk e anche tutte le intese internazionali che la stessa Russia in passato ha firmato, compreso le intese di Helsinki". Secondo il cancelliere tedesco, "la sovranita' di ogni Paese va rispettata" e ora "dipende dalla comunita' internazionale reagire a queste azioni in accordo tra di noi, in modo coeso e ben coordinato. A Mosca viene inviato un chiaro segnale: tali azioni non rimangono senza conseguenze".

  •  12:06

    Zelensky, non ritiriamo le truppe dal Donbass

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che Kiev non prenderà in considerazione la richiesta delle due repubbliche separatiste di ritirare le truppe dalle regioni del Donbass controllate da Kiev. "Non comunichiamo con loro. Non capiamo chi sono", ha detto, citato dalla Tass.

12:04

Zelensky è pronto a proclamare la legge marziale

Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha avvertito che in caso di un'aggressione militare su vasta scala da parte della Russia, sarà proclamata la legge marziale. "Crediamo che non ci sarà un'ampia escalation da parte della Russia. Se ci sarà, verrà introdotta la legge marziale", ha detto Zelensky incontrando a Kiev il presidente estone, Alar Karis. Per Zelensky il riconoscimento delle due repubbliche separatiste è la base per un'ulteriore aggressione armata russa contro l'Ucraina. Con il riconoscimento la Russia "crea basi legali per l'aggressione armata, violando tutti gli obblighi bilaterali e multilaterali, la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull'Ucraina del 17 febbraio 2015", ha detto il presidente.

  •  11:58

    La Duma russa ha approvato i trattati con le repubbliche separatiste

    La Camera bassa del Parlamento russo (Duma) ha approvato il trattato di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso firmato dal Cremlino con le due repubbliche separatiste orientali ucraine, riconosciute ieri dal presidente, Vladimir Putin.

11:40

Gli ambasciatori Ue: saranno adottate sanzioni mirate contro Mosca

Gli ambasciatori degli Stati Ue hanno espresso "determinazione ad adottare sanzioni mirate contro le persone coinvolte" nel riconoscimento delle due autoproclamate repubbliche orientali ucraine e hanno garantito che agiranno "in stretto coordinamento con i nostri partner e alleati". Questa la posizione concordata nella riunione tra gli ambasciatori dei 27 Paesi Ue convocata ieri notte per discutere la reazione europea alle azioni di Mosca.
Al termine della riunione, la presidenza francese del Consiglio Ue ha confermato che verranno adottate misure restrittive individuali. I 27 rappresentanti permanenti - ha sottolineato la presidenza - hanno manifestato "unità sulla posizione dell'Ue in risposta alle decisioni russe". Gli ambasciatori hanno inoltre trovato "un accordo su un programma rapido". A fine giornata, ha concluso la presidenza francese, ci sarà una nuova riunione degli ambasciatori. 

  •  11:30

    Zelensky, le sanzioni a Mosca includano lo stop a Nord Stream

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto l'interruzione immediata del progetto Nord Stream 2 per convogliare gas naturale russo in Germania attraverso il Mar Baltico. Dopo il riconoscimento da parte di Mosca delle repubbliche separatiste dell'Ucraina orientale, Zelensky ha "sanzioni immediate", compreso "lo stop completo di Nord Stream 2".

  •  11:26

    Draghi, in Ue stiamo già definendo le sanzioni per la Russia

    "La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell'ambito dell'Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo sulla crisi in Ucraina in apertura del suo discorso alla cerimonia al Consiglio di Stato.

  •  11:23

    Draghi, evitare una guerra nel cuore dell'Europa

    "Sono in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell'Europa". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi intervenendo sulla crisi in Ucraina, in apertura del suo discorso alla cerimonia al Consiglio di Stato

  •  11:09

    Kiev, avremo delle perdite ma vinceremo

    L'Ucraina vivrà nuove "difficolta'" e subirà "perdite". Lo ha affermato il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, in un discorso all'esercito, accusando anche il Cremlino di cercare di "resuscitare l'Urss".

    "Ci attendono prove difficili. Ci saranno perdite. Dovremo attraversare il dolore, superare la paura e la disperazione", ha affermato, ma vinceremo senza dubbio. Siamo sulla nostra terra", ha affermato il ministro all'indomani della decisione del presidente russo, Vladimir Putin, di riconoscere l'indipendenza dei territori separatisti nell'Ucraina orientale e di schierarvi truppe.

    "Il nemico ha mostrato ieri il suo vero volto, quello di un criminale che vuole tenere in ostaggio il mondo libero", ha incalzato Reznikov. "Il Cremlino ha fatto un altro passo verso la resurrezione dell'Uuss" e "l'unica cosa che ci separa da essa e' l'Ucraina e l'esercito ucraino", ha proseguito.

  •  11:09

    Draghi: "Ferma condanna per la decisione della Russia "

     "Voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in apertura del suo discorso alla cerimonia al Consiglio di Stato. 

  •  11:06

    Germania, l'Ue risponderà decisa alla violazione di Putin

    Il presidente" russo Vladimir "Putin ha commesso una palese violazione del diritto internazionale". Lo ha dichiarato la sottosegretaria tedesca Anna Luehrmann commentando la decisione della Russia di riconoscere i territori ucraini di Donetsk e Luhansk come "repubbliche indipendenti".

    Al suo arrivo al Consiglio Affari generali dell'Ue, Luehrmann ha precisato che "l'Ue rispondera' in modo deciso e unito" e che "le sanzioni seguiranno rapidamente"

  •  10:26

    Kiev chiede dure sanzioni contro la Russia

    L'Ucraina ha chiesto sanzioni severe contro la Russia. In una dichiarazione rilasciata durante una visita a Washington, il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, ha assicurato che sta lavorando con i partner occidentali "per imporre sanzioni severe contro la Federazione Russa". 

  •  10:07

    Metsola, l'attacco giustifica nuove severe sanzioni

    "L'attacco unilaterale all'integrità territoriale dell'Ucraina e la grave violazione del diritto internazionale da parte della Russia giustifica nuove, severe, sanzioni. Non lasceremo il popolo ucraino ai suoi aggressori. La posizione del Parlamento europeo è chiara: siamo con l'Ucraina". Lo scrive in un tweet la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. 

09:50

Johnson, Putin vuole l'invasione. In arrivo una raffica di sanzioni

 Il premier britannico, Boris Johnson, ha annunciato che per "oggi" la "prima raffica di sanzioni economiche del Regno Unito contro la Russia" e ha avvertito che il presidente russo, Vladimir Putin è deciso a una "invasione su vasta scala dell'Ucraina". Ma Putin scoprirà di aver "sbagliato i calcoli", ha assicurato Johnson. 

  •  09:46

    Le Drian, il rischio di un conflitto non è mai stato così alto

    "Il rischio di conflitti non è stato così alto come finora nel continente europeo". È l'avvertimento lanciato dal ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, aprendo un incontro sull'Indo-Pacifico a Parigi. Le Drian ha optato per una politica di "cooperazione piuttosto che di confronto per costruire il mondo di domani", alludendo, senza citarla, alla decisione del presidente russo, Vladimir Putin, di riconoscere l'indipendenza di due regioni filo-russe nell'Ucraina orientale. 

  •  09:40

    Borrell, le truppe russe sono sul suolo ucraino

    Le truppe russe sono entrate nel Donbass. Noi consideriamo il Donbass parte dell'Ucraina. Quindi certamente con l'ingresso delle truppe russe nel Donbass, non direi che sia un'invasione totale ma le truppe russe sono sul suolo ucraino". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo a Parigi.

  •  09:19

    Convocato d'urgenza a Parigi il Consiglio Esteri dell'Ue

  •  09:18

    Borrell, oggi l'Ue deciderà le sanzioni

    "Da questa mattina stiamo preparando il testo per le sanzioni e oggi pomeriggio il Consiglio deciderà le sanzioni da prendere". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo a Parigi, in merito al riconoscimento da parte della Russia delle Repubbliche del Donbass. "Non possiamo dire che prenderemo tutte le decisioni ma prenderemo la decisione sulla nostra risposta immediata, in maniera rapida", ha aggiunto il capo della diplomazia. "Lo faremo in maniera coordinata con i nostri alleati, con Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna. E farlo subito vuol dire farlo oggi pomeriggio a Parigi", ha ribadito Borrell che non è voluto entrare nel dettaglio delle sanzioni.

09:08

Turchia, inaccettabile il riconoscimento di Donetsk e Luhansk

La Turchia ritiene "inaccettabile" il riconoscimento delle repubbliche autonome di Donetsk e Lugansk da parte del presidente russo, Vladimir Putin e con un comunicato diffuso nella notte respinge con forza le ultime decisioni del Cremlino. Ankara sottolinea come la presa di posizione di Putin violi l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina. "Il riconoscimento dell'autonomia di Donetsk e Luhansk è una decisione che viola il trattato di Minsk, l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina. Una decisione inaccettabile che respingiamo. Ancora una volta ribadiamo il nostro legame con la difesa dell'integrità territoriale e dell'unità politica dell'Ucraina", si legge nel comunicato.

  •  08:47

    Kiev, due soldati uccisi e 12 feriti nel Donbass

    Due militari ucraini sono stati uccisi e altri 12 sono rimasti feriti sulla linea di contatto nel Donbass. Lo riferisce la Tass, citando il quartier generale dell'operazione militare di Kiev nel Donbass. 

  •  07:45

    Wang a Blinken, rispettare le preoccupazioni di tutti

    La Cina è preoccupata per l'evoluzione della situazione in Ucraina e chiede il rispetto delle preoccupazioni di tutti in tema di sicurezza. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Wang Yi, nel corso di un colloquio telefonico con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. La Cina, ha detto Wang, citato in una nota on line della diplomazia di Pechino, ha una posizione "coerente" sulla crisi ucraina. "Le legittime preoccupazioni in materia di sicurezza di qualsiasi Paese dovrebbero essere rispettate e gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite dovrebbero essere rispettati". Per la Cina, ha proseguito Wang, l'evoluzione della crisi in Ucraina finora è "strettamente correlata" al ritardo nell'attuazione effettiva degli accordi di Minsk. 

  •  07:44

    Il presidente sudcoreano chiede il rispetto dell'integrità territoriale

    Il presidente sudcoreano, Moon Jae-in, chiede che venga rispettata l'integrità territoriale dell'Ucraina e annuncia che Seul si unirà agli sforzi tesi a una risoluzione pacifica del conflitto, acuito dopo che Mosca ha riconosciuto l'indipendenza delle repubbliche separatiste del Donbass.
    Moon ha parlato durante la riunione del Consiglio di Sicurezza Nazionale convocato oggi a Seul. "Non è auspicabile - ha detto - che la situazione in Ucraina degeneri in un conflitto armato. Ciò avrebbe un enorme impatto politico ed economico, non soltanto in Europa ma anche nel resto del mondo. I paesi di tutto il mondo devono unirsi e lavorare per una soluzione rapida e pacifica della situazione in Ucraina. La Repubblica di Corea parteciperà attivamente a tali sforzi in qualità di membro responsabile della comunità internazionale".

  •  07:42

    Lavrov resta pronto al negoziato con Blinken

    Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, resta pronto al negoziato con il segretario di Stato usa. Antony Blinken. Lo ha fatto sapere il ministero degli Esteri di Mosca, dopo che ieri Lavrov aveva annunciato un incontro con Bliinken giovedì a Ginevra.
    "Anche nei momenti più difficili... diciamo: siamo pronti per il processo negoziale, ecco perché la nostra posizione è rimasta la stessa... siamo sempre a favore della diplomazia", ha detto la portavoce del ministero, Maria Zakharova.

  •  07:39

    L'Australia chiude l'ambasciata e fa rientrare i funzionari

    L'Australia ha temporaneamente chiuso le sue operazioni di ambasciata nella città ucraina occidentale di Leopoli "a causa dell'aumento del rischio", ha detto martedi' il ministro degli Esteri australiano Marise Payne. L'Australia aveva temporaneamente sospeso le sue operazioni di ambasciata nella capitale ucraina Kiev il 13 febbraio, poi ha spostato le sue operazioni in un ufficio temporaneo a Leopoli prima che fossero temporaneamente chiuse martedì. In una dichiarazione, Payne ha detto che il governo australiano ha ordinato ai funzionari australiani di lasciare l'Ucraina e ha invitato tutti gli australiani a lasciare l'Ucraina "immediatamente". Ha aggiunto che i funzionari australiani sono stati schierati nella Polonia orientale e in Romania per assistere i cittadini australiani che cercano di lasciare l'Ucraina.
    Il ministro ha anche condannato il riconoscimento ufficiale di Mosca di due aree pro-Mosca nella regione del Donbas, nell'Ucraina orientale. Ha detto che il governo australiano si sta coordinando strettamente con gli Stati Uniti, il Regno Unito, l'Unione europea e altri governi di tutto il mondo per "garantire che ci siano costi severi per l'aggressione della Russia".
    L'Australia è "pronta ad annunciare sanzioni rapide e severe che colpiranno i principali individui ed entità russe responsabili di minare la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina".

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