ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 03 Marzo 2022 17:08

Cominciato a Brest il secondo round di colloqui, strette di mano tra le delegazioni

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Il negoziato tra Kiev e Mosca si tiene in una foresta al confine con la Polonia dove nel 1991 furono firmati gli accordi di Minsk, che portarono alla fine dell'Unione Sovietica. 

Il primo round di negoziati tra Ucraina e Russia, andato avanti per cinque ore, non ha portato ad alcun risultato, si è svolto nella regione di Gomel, sempre in Bielorussia, ma al confine con l'Ucraina.

Dai colloqui di oggi non solo il popolo ucraino, ma tutto il mondo si aspetta uno spiraglio di speranza. Dopo una settimana dall'invasione russa, l'Ucraina resiste ma le forze - specie quelle militari - sono più ridotte. Alcuni osservatori hanno parlato nelle ultime ore di duemila morti tra i civili, ieri sera è caduta la città di Kherson, nell'Ucraina meridionale, prima grande città a passare sotto il controllo di Mosca dall'inizio della guerra.

Le forze ucraine si sono ritirate dalla città verso Mykolaiv, a nord-ovest, ha spiegato il sindaco Kolykhaev. Città di circa 300.000 abitanti vicino al Mar Nero, a nord-ovest della penisola di Crimea, Kherson è considerata strategica perché consentirebbe ai russi di controllare una parte più ampia della costa meridionale dell'Ucraina e di spingersi a ovest verso Odessa, importante città portuale.

Dai colloqui di oggi non solo il popolo ucraino, ma tutto il mondo si aspetta uno spiraglio di speranza. Dopo una settimana dall'invasione russa, l'Ucraina resiste ma le forze - specie quelle militari - sono più ridotte. Alcuni osservatori hanno parlato nelle ultime ore di duemila morti tra i civili, ieri sera è caduta la città di Kherson, nell'Ucraina meridionale, prima grande città a passare sotto il controllo di Mosca dall'inizio della guerra.

Le forze ucraine si sono ritirate dalla città verso Mykolaiv, a nord-ovest, ha spiegato il sindaco Kolykhaev. Città di circa 300.000 abitanti vicino al Mar Nero, a nord-ovest della penisola di Crimea, Kherson è considerata strategica perché consentirebbe ai russi di controllare una parte più ampia della costa meridionale dell'Ucraina e di spingersi a ovest verso Odessa, importante città portuale.

Il sindaco ha riferito che un gruppo di circa 10 ufficiali russi armati, tra cui il comandante delle forze che attaccano la città, è entrato nell'edificio del Comune. Kolykhaev è stato informato che i russi stanno progettando di istituire una nuova amministrazione simile a quella delle due regioni separatiste orientali di Donetsk e Lugansk.

La giornata

 16:31

Cominciati i colloqui, le delegazioni si stringono la mano

È cominciato con una stretta di mano tra le delegazioni il secondo round di colloqui tra Russia e Ucraina. L'incontro si svolge nella regione di Brest, in Bielorussia, al confine polacco. Kiev cercherà di ottenere la creazione di corridoi umanitari, un cessate il fuoco e il ritorno della situazione prima dell'inizio della cosiddetta 'operazione speciale'. Mosca vuole la demilitarizzazione dell'Ucraina e ottenere il suo status di neutralità.

  •  15:51

    In Russia chiusa la tv indipendente Dozhd

    La tv indipendente russa Dozhd ha interrotto temporaneamente i lavori dopo che le autorità avevano ne avevano ordinato la chiusura per le sue trasmissioni sull'invasione dell'Ucraina. In precedenza la radio indipendente russa Eco di Mosca aevava annunciato di essere costretta a chiudere dopo che le sue trasmissioni sono state bloccate dalle autorità russe a causa dello stesso motivo. Eco di Mosca e Dozhd erano le ultime testate non governative rimaste nella Federazione.

  •  15:47

    L'Unhcr annuncia: superato il milione di persone che hanno lascito l'Ucraina

    In soli sette giorni di conflitto armato, oltre un milione di persone sono fuggite dall'Ucraina e con l'intensificarsi dei combattimenti cresce esponenzialmente di ora in ora il numero dei civili diretti verso i Paesi confinanti e degli sfollati interni. È questo l'ultimo bilancio aggiornato dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) che nel dettaglio ha censito 1.045.459 ucraini che hanno già lasciato il Paese dall'inizio dell'offensiva russa lo scorso 24 febbraio, di cui il 52,4% è stato accolto in Polonia, ovvero 547.982 persone.

    In Ungheria è arrivato il 12,7% degli ucraini scappati dalle bombe (133.009), nella Repubblica di Moldova sono il 9,4% (97.827), in altri Paesi Ue - tra cui Germania, Francia e Italia - rappresentano l'8,4% (88.147). Civili fuggiti dall'Ucraina si trovano anche in Slovacchia (7,6%, oltre 79 mila), Romania (4,9%, oltre 51 mila), Federazione russa (4,6%, in 47.800) e 374 in Bielorussia. A questi si aggiungono altre centinaia di migliaia di persone che hanno abbandonato le loro case e sono sfollate all'interno del Paese, ma è molto difficile fare una stima precisa poiché l'attuale situazione di sicurezza complica il monitoraggio dei movimenti della popolazione in Ucraina.

  •  15:32

    La Georgia ha presentato la propria candidatura per entrare nella Ue

    La Georgia ha depositato la sua candidatura all'ingresso nell'Unione europea. Lo ha annunciato il primo ministro georgiano, Irakli Garibashvili, spiegando che "la Georgia è uno stato europeo e continua a offrire un prezioso contributo alla sua protezione e al suo sviluppo".

  •  15:26

    Londra a Putin, non è troppo tardi per fermarsi

     Il ministro Della Difesa britannico Ben Wallace ha detto al presidente russo che "non è troppo tardi per fermare" l'invasione dell'Ucraina. Il Regno Unito ha deciso una serie di azioni punitive verso Mosca da quando la Russia ha cominciato l'attacco la scorsa settimana, comprese sanzioni contro le banche. "Il messaggio al presidente Putin è 'STOP'. Non è tropo tardi per fermare quello che state facendo", ha detto Wallace durante una conferenza stampa assieme all'omologo estone Kalle Laanet. Le azioni del leader russo sono "illegali" e il ministro ha avvisato Putin del rischio dell'isolamento "per i decenni a venire".
    "Le sanzioni sono pesanti, la comunità internazionale è unita. La Nato è unita e non accetteremo quello a cui stiamo assistendo in Ucraina", ha detto il responsabile della DIfesa britannica. "Non è finita qui. Le conseguenze di quello che stiamo vedendo in Ucraina avrà ripercussioni in Europa e nella Nato non solo nelle prossime settimane, ma nei mesi e negli anni a venire".

  •  15:24

    Le Drian, "È possibile che il peggio sia davanti a noi"

    "Siamo entrati in una logica di assedio, è possibile che il peggio sia davanti a noi". Lo ha affermato il pministro degli Esteri francesi, Jean-Yves Le Drian intervistato Da France 2. Secondo il ministro le forze russe avevano ipotizzato un blitz, un'entrata rapida che avrebbe permesso a Mosca di avere il controllo dell'Ucraina". Ora "i combattimenti proseguono per via della forte resistenza ucraina, esemplare e coraggiosa".
    Secondo Le Drian ora il dialogo e' impossibile senza un cessate il fuoco: "Non si negozia sotto il terrore, non e' possibile". Dal suo canto la Russia si sta isolando completamente dal mondo, ha aggiunto, "nessuno le crede". È quindi necessario, ha concluso, "che il movimento di solidarietà internazionale prosegua".

  •  15:22

    Macron, Putin vuole tutta Ucraina. Il peggio deve ancora venire

    Dopo il colloquio telefonico con Vladimir Putin, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha ammesso che "il peggio deve ancora venire" nella guerra in Ucraina. Putin, ha fatto sapere l'Eliseo, ha espresso "la sua grandissima determinazione" a continuare la sua offensiva, il cui scopo è "prendere il controllo dell'intero Paese. 

  •  15:07

    Bombardate scuole e case a Chernihiv, 9 morti

    In Ucraina, almeno nove persone sono rimaste uccise e quattro ferite sotto il bombardamento russo di due scuole e alcune case nella regione di Chernihiv: lo ha riferito il governatore, Viacheslav Chaus, in un post online: "I soccorsi sono in corso. Secondo i servizi di emergenza pubblici, per ora ci sono nove persone uccise e quattro ferite". Secondo il Kyiv Independent, nella zona c'erano diverse scuole, asili nido e un ospedale. 

  •  14:51

    Putin è pronto ad aumentare le pretese nei negoziati

    Nel corso delle telefonata con l'omologo francese, Emmanuel Macron, il presidente russo, Vladimir Putin, ha assicurato che continuerà a combattere contro quelli che ha descritto come nazionalisti in Ucraina e ha affermato che il Cremlino potrebbe aumentare le sue richieste ai negoziati. "La Russia intende continuare a lottare senza compromessi contro i militanti dei gruppi armati nazionalisti", ha detto Putin, aggiungendo che i tentativi di rallentare i colloqui sul conflitto "porterebbero solo a ulteriori richieste a Kiev nella nostra posizione negoziale".

  •  14:50

    La Russia all'Onu: dare armi a Kiev non aiuta verso una soluzione

    Rifornendo l'Ucraina di armi, l'Ue e gli Usa non aiutano a risolvere la situazione dopo l'invasione russa. Lo ha detto l'ambasciatore russo presso l'Onu a Ginevra, Gennady Gatilov. "Chiedo ai rappresentanti degli Stati Uniti e dei paesi dell'Unione Europea quale degli organismi internazionali sui diritti umani a cui aderiscono dice che la fornitura di armi letali rende più facile salvare vite", ha osservato. Cercando di giustificare le azioni militari del suo Paese in un dibattito di emergenza al Consiglio dei diritti umani dedicato alla guerra in Ucraina, il diplomatico ha ripetuto gli argomenti di Putin sulle presunte gravi violazioni dei diritti della comunità russofona in Ucraina e sull'indifferenza della comunità internazionale nei loro confronti.

  •  14:37

    Navi russe nel Mar Nero "puntano verso Odessa"

    Nelle acque del Mar Nero, "è stato registrato il movimento di un distaccamento da sbarco della flotta del Mar Nero russa, un distaccamento composto da quattro grandi navi da sbarco accompagnate da tre navi missilistiche, che si muovono in direzione di Odessa": lo riferiscono fonti ucraine, riprese da un giornalista di Haaretz, Sam Sokol. 

  •  14:23

    Il sindaco di Mariupol: i russi tentano un assedio come quello di Leningrado

    Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha lanciato l'allarme sostenendo che le forze russe stanno cercando di stringere d'assedio la città portuale ucraina, tagliando elettricita', acqua, riscaldamento e trasporti.
    "Stanno cercando di creare un blocco, come a Leningrado", ha affermato il primo cittadino, facendo riferimento all'assedio nazista della seconda citta' russa durante la Seconda Guerra Mondiale. Colpendo ferrovia e ponti, le forze russe impediscono ai civili di scappare, hanno aggiunto le autorità cittadine. 

  •  14:15

    Un cargo è affondato nel Mar Nero dopo un' esplosione

    Un cargo battente bandiera panamente, lo Helt, è colato a picco al largo delle coste ucraine vicino Odessa dopo un'esplosione. Due membri dell'equipaggio sarebbero riusciti a mettersi in salvo mentre quattro sono dispersi.

  •  14:01

    Mosca, colloqui su demilitarizzazione e neutralità

    I colloquia tra le delegazione ucraina e quella russa si concentreranno principalmente sulla demilitarizzazione e lo status di neutralità dell'Ucraina, in modo che la minaccia alla Russia non possa arrivare da quel territorio: lo ha fatto sapere il Cremlino prima dell'inizio del nuovo round di negoziati, che si terranno in Bielorussia al confine polacco. 

  •  14:00

    Putin dopo 90 minuti con Macron, "Scambio franco"

    Il presidente russo Vladimir Putin e quello francese, Emmanuel Macron, hanno avuto "un franco scambio di opinioni" sulla situazione relativa all'Ucraina. Lo ha fatto sapere il Cremlino dopo il colloquio tra i due, andato avanti per un'ora e mezza. 

  •  13:51

    Biden chiede al Congresso 10 miliardi di dollari per la crisi ucraina

    Il presidente Usa, Joe Biden, ha chiesto al Congresso 10 miliardi di dollari (l'equivalente di 9 miliardi di euro) per aiutare l'Ucraina e l'emergente crisi umanitaria nel Paese dopo l'invasione russa. Lo scrive il Washington Post, citando fonti dell'amministrazione: il denaro servirà a rafforzare le difese, proteggere la rete elettrica e assistere ulteriormente gli altri alleati europei. 

  •  13:45

    Kiev, puntiamo a negoziare "corridoi umanitari"

    La delegazione ucraina punta a negoziare dei "corridoi umanitari" con la Russia nel corso dei colloqui previsti di qui a una paio d'ore in Bielorussia. Lo ha annunciato Kiev. 

  •  13:43

    Kiev, delegazione in volo verso i colloqui con la Russia

     La delegazione ucraina è in volo in elicottero verso il luogo dei colloqui in Bielorussia, al confine con la Polonia. Lo ha riferito Mykhailo Podolyak, consigliere dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, precisando che i colloqui inizieranno "in un paio d'ore". 

  •  13:39

    Mosca, pronti a corridoi umanitari per la popolazione

    L'esercito russo è pronto a creare corridoi umanitari per evacuare la popolazione ucraina: lo ha fatto sapere il ministero della Difesa russa. "La parte russa ha già creato tutte le condizioni necessarie per un'evacuazione sicura. Siamo pronti a creare corridoi umanitari appropriati in qualsiasi direzione in qualsiasi momento". Lo ha riferito il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev in un briefing 

  •  13:08

    Aiea a Mosca, "cessino azioni" contro siti nucleari

    Appello dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia nucleare, al governo russo: in Ucraina - si legge nella risoluzione adottata dal Consiglio dei Governatori- devono "cessare immediatamente le azioni contro i siti nucleari" messi in pericolo dalla guerra.
    Il testo, proposto da Polonia e Canada, e' stato approvato a larga maggioranza, ha riferito una fonte diplomatica.In Ucraina ci sono 15 reattori in quattro centrali elettriche e diversi altri siti. Quella di Chernobyl, dove nel 1986 e' avvenuto il peggior disastro nucleare della storia, e' caduta nelle mani dei russi la scorsa settimana.
    Le truppe russe hanno preso il controllo anche dell'area intorno alla centrale di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, distante appena 157 chilometri dal confine con la penisola di Crimea, fronte meridionale dell'attacco russo iniziato all'alba del 24 febbraio. Nella vicina città di Enerhodar la gente e' scesa in strada per proteggere la centrale che ha sei reattori. Le autorità ucraine sostengono di avere ancora il controllo della struttura stessa e che un'unità militare da combattimento è pronta all'interno del perimetro.

  •  13:00

    La casa automobilistica russa Avtovaz blocca stabilimenti per crisi delle forniture

    Una delle più grandi case automobilistiche russe, Avtovaz, fermerà i suoi stabilimenti di Togliatti e Izhevsk, Russia, sabato e dal 9 al 10 marzo a causa di una pesante crisi nelle forniture di componenti elettronici, ha detto la società. Avtovaz, controllata dalla casa automobilistica francese Renault, aveva già sospeso alcune linee di produzione per un giorno questo mese. La notizia arriva a fronte non solo della grave situazione bellica in Ucraina e delle relative sanzioni alla Russia, ma anche di una precedente, e perdurante, crisi nelle catene di fornitura, in particolare di semiconduttori, che ha colpito il settore automotive a livello globale. 

  •  12:59

    Macron ha sentito Putin e poi Zelensky

     Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha nuovamente sentito al telefono l'omologo russo, Vladimir Putin, una conversazione durata 90 minuti, prima di sentire anche l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha riferito l'Eliseo. È la terza volta che Macron sente il leader del Cremlino, da quando quest'ultimo ha lanciato l'attacco contro l'Ucraina giovedì scorso. 

  •  12:41

    La Volkswagen ferma la produzione auto in Russia

    La Volkswagen ha annunciato lo stop alla produzione in Russia negli stabilimenti di Kaluga e Nizni Novgorod, a causa del conflitto in Ucraina. Lo afferma una nota dell'azienda automobilistica tedesca. Allo stesso tempo viene fermata con effetto immediato l'esportazione di veicoli verso la Russia.
    "A causa dell'attacco russo, la direzione del gruppo ha deciso di fermare la produzione di veicoli in Russia", si legge nella nota di Wolfsburg, secondo la quale "con la vasta interruzione delle attività commerciali in Russia, il consiglio di amministrazione del gruppo trae le conseguenze dalla situazione generale, caratterizzata da una forte incertezza e dagli attuali sconvolgimenti", si legge ancora nella nota. Ieri era stata la Mercedes Benz ad annunciare un fermo sia della produzione in Russia che uno stop all'esportazione.

  •  12:40

    Anche il Giappone congela gli asset degli oligarchi russi

    Anche il Giappone congelerà gli asset degli oligarchi russi, a sostegno delle sanzioni finanziarie contro Mosca per l'invasione dell'Ucraina. Lo ha annunciato il primo ministro, Fumio Kishida, che ha definito "oltraggioso" l'aumento dell'allerta della Russia ai suoi sistemi di deterrenza nucleare. "La minaccia delle armi nucleari, per non parlare del loro utilizzo, è inaccettabile", ha detto Kishida, citato dall'agenzia Kyodo. Nel mirino di Tokyo ci sono 18 oligarchi russi e sette alti funzionari bielorussi, tra cui il presidente, Aleksandr Lukashenko.
    L'annuncio giunge dopo che il ministro delle Finanze di Tokyo, Shunichi Suzuki, ha reso noto il congelamento degli asset di altre quattro banche russe - portando, in totale, a sette il numero di banche russe colpite dal Giappone - in seguito alle sanzioni imposte a Mosca. Il Giappone sostiene la decisione dell'Unione Europea, ha detto il ministro, e "metterà fermamente in atto le sanzioni con gli altri membri del G7". Le banche prese di mira sono VTB Bank, Bank Otkritie, Sovcombank e Novikombank, con strette relazioni con il governo russo, secondo il ministero delle Finanze giapponese. 

  •  12:37

    Ue, pronti a escludere da Swift altre banche russe

    La Commissione europea è pronta ad aggiungere altre banche russe all'esclusione dal sistema Swift decisa come sanzione per le azioni militari intraprese da Mosca, "se ci sono sviluppi e se la Russia continua la sua aggressione nei confronti dell'Ucraina".

    Lo ha dichiarato Daniel Ferrie, portavoce della Commissione europea, nel briefing quotidiano con la stampa. Nelle sanzioni pubblicate ieri nella Gazzetta ufficiale dell'Ue sono state 'graziate' alcune banche russe tra cui la Gazprombank e la prima banca russa Sberbank.

  •  12:22

    Ikea sospende le attività in Russia e Bielorussia

    Il gigante svedese della vendita al dettaglio di mobili Ikea ha annunciato la sospensione di tutte le sue attività in Russia e Bielorussia: la sua decisione avrà riflessi sui circa 15.000 dipendenti, 17 negozi e tre impianti di produzione. "La guerra ha un enorme impatto umano e provoca anche gravi interruzioni della catena produttiva e commerciale, motivo per cui le società del gruppo hanno deciso di sospendere temporaneamente le attività di Ikea in Russia", ha detto il gruppo in una dichiarazione.

  •  12:16

    Peskov, gli ucraini non hanno fretta di negoziare

    La delegazione ucraina sta sabotando i colloqui, "non ha fretta di negoziare": così ha risposto ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, guardando al secondo round di colloqui, sul quale da ieri si rincorrono voci. Il secondo faccia a faccia tra le due delegazioni è stato annunciato per ieri sera - e poi rinviato a stamane - dal capo negoziatore russo che ha indicato come luogo scelto la foresta di Belaya Vezha, nella regione di Brest, in Bielorussia, al confine con la Polonia. 

  •  12:14

    A Kharkiv i russi hanno colpito la chiesa del patriarcato di Mosca

     Bombe russe sulla chiesa di Kharkiv che dipende dal patriarcato ortodosso di Mosca. Lo riferisce, in una intervista al Sir, don Gregorio Semenkov, cancelliere della diocesi cattolica di Kharkiv e parroco della cattedrale. "I russi sono entrati dentro la città. Per fortuna i nostri soldati sono riusciti a respingerli", racconta, "I combattimenti si svolgono a 30 chilometri da qui, mentre in città arrivano le bombe. È rimasta ancora tanta gente. Qui in curia arrivano molte telefonate: le persone ci stanno chiedendo aiuto, la possibilità di rifugiarsi qui. Molti sono bloccati in stazione. È arrivata anche qui la notizia che una bomba è esplosa vicino alla stazione di Kiev e sono tutti spaventati". Purtroppo, si contano le vittime. "Ieri - prosegue don Gregorio - hanno colpito una scuola militare e c'erano 50 ragazzi che si erano rifugiati dentro. Sono tutti morti. È stata colpita anche la chiesa ortodossa del patriarcato di Mosca. Non è stata completamente distrutta ma ha subito danni gravi.

  •  11:55

    Lavrov accusa: l'Occidente pensa alla guerra nucleare

    Il capo della diplomazia russa Serghei Lavrov ha accusato i leader occidentali di pensare alla guerra nucleare contro la Russia. "Tutti sanno che una terza guerra mondiale può essere solo nucleare, ma attiro la vostra attenzione sul fatto che questo è nello spirito dei politici occidentali, e non in quello dei russi", ha detto durante una conferenza stampa online. Riferendosi in particolare alle recenti dichiarazioni dei suoi omologhi francese e britannico, Jean-Yves Le Drian e Elizabeth Truss, che evocavano la "dissuasione nucleare" e il rischio di una guerra contro la Russia. In ogni caso, ha detto, "la Russia si baserà sulla dottrina militare nazionale in materia di uso di armi nucleari; si è parlato di una guerra nucleare, ma tali dichiarazioni sono state fatte in Occidente, non a Mosca", ha assicurato Lavrov.
    "Abbiamo una dottrina militare che specifica i parametri e le condizioni di utilizzo delle armi nucleari. Non dice nulla sull'escalation, nonostante ciò di cui gli analisti occidentali stanno cercando di accusarci", ha aggiunto. "Si è parlato di una guerra nucleare. Per favore, guardate attentamente le dichiarazioni e i loro autori. Prima è stato il signor Stoltenberg... Poi il signor Zelensky ha detto che avrebbe rinunciato allo status di stato non nucleare". "Se alcuni elaborano un piano reale di guerra contro di noi, e penso lo stiano facendo, devono riflettere attentamente. Non lasceremo che nessuno ci destabilizzi". 

  •  11:55

    Lavrov, telefonata Putin-Macron

    Il presidente russo Vladimir Putin sta parlando al telefono con il presidente francese Emmanuel Macron. Lo ha annunciato durante la conferenza stampa il ministro degli Esteri della Federazione, Serghei Lavrov. "Mentre parliamo, penso sia in corso un'altra telefonata. Saremo felici se questa volta la Francia aiuta a raggiungere un accordo basato sui principi approvati in ambito Osce e più in generale delle relazioni internazionali". 

  •  11:52

    Lavrov, colloqui a breve e poi una dichiarazione di Medinsky

    I colloqui fra russi e ucraini in Bielorussia "dovrebbero iniziare a breve" secondo quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "La situazione dovrebbe essere valutata dopo i colloqui. Non sono ancora iniziati, ma stanno per iniziare. Credo che il capo della delegazione russa che partecipa ai negoziati (Vladimir Medinsky, ndr) farà una dichiarazione quando saranno completati e allora sapremo tutto", ha aggiunto il capo della diplomazia di Mosca. 

  •  11:37

    Il Nobel Muratov: la guerra nucleare è un pericolo concreto

    "Il vero pericolo è la realtà concreta di una reazione nucleare. La paura di una risposta nucleare che è stata espressa da Putin senza ombra di dubbio. Ha detto che la risposta all'Occidente potrebbe essere qualcosa senza precedenti. Qualcosa di mai visto. Questo può essere il vero incubo. Ma io non escludo la possibilità che a un certo punto queste persone saranno tentate a premere il bottone rosso". Lo ha dichiarato il Premio Nobel per la Pace 2021, Dmitry Muratov, il giornalista russo direttore di Novaja Gazeta, in audizione alla commissione diritti umani al Parlamento europeo. "Ieri ho visitato Mikhail Gorbaciov in ospedale. Ha compiuto 91 anni proprio ieri. Non sta molto bene. E chiaramente non vuole nemmeno ipotizzare lo scenario di una guerra nucleare", ha aggiunto. "Ma c'è una vera minaccia di guerra nucleare. È stato detto anche dal ministro degli Esteri Lavrov che la terza guerra mondiale sarà una guerra nucleare e penso che si riferisca a ciò che sta già avvenendo nel'Europa centrale", ha sottolineato il Premio Nobel.

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