ANNO XIX Luglio 2025.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 08 Marzo 2022 08:40

I russi promettono un'altra tregua. Zelensky torna in video: "Non ho paura"

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Dai colloqui solo modesti passi avanti. Russia: "aspettative non soddisfatte". Kiev: "piccoli progressi". Putin: "Manderemo a combattere soltanto soldati professionisti". Per gli Usa l'avanzata verso la capitale ucraina è in stallo. Udite forti esplosioni a Odessa. 

Nuovo video del presidente ucraino Volodomyr Zelensky, da fuori idal bunker e dal suo ufficio: "Io resto qui, non ho paura".

La Russia ha annunciato ieri un cessate il fuoco locale in diverse città ucraine dalle 10 di oggi (le 8 in Italia) per consentire l'evacuazione dei civili attraverso corridoi umanitari. Lo riferiscono le agenzie russe citando il ministero della Difesa.

Intanto a Odessa, nel Sud dell'Ucraina, sono state Udite "3-4 forti esplosioni provenienti da Ovest". Lo ha riferito il corrispondente della Bbc. "Ci è stato detto sono state causate dal sistema di difesa ucraino che ha abbattuto i missili russi lanciati da una delle numerose navi da guerra situate al largo della costa qui", ha aggiunto.

Un alto ufficiale dell'esercito russo è rimasto ucciso durante i combattimenti nei pressi della città di Kharkiv, secondo quanto riferito dell'intellingence ucraina. Si tratta di Vitaly Gerasimov, maggiore generale e primo vice comandante della Quarantunesima Armata del Distretto Militare centrale della Russia. Gerasimov era un veterano che aveva preso parte alla seconda guerra in Cecenia e alle operazioni militari in Siria nonché un decorato della Crimea.

La trattativa

Il nuovo round di colloqui tra Russia e Ucraina "non è stato all'altezza delle aspettative" di Mosca. Lo ha riferito il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, precisando che i negoziati continueranno.

"Le nostre aspettative dai negoziati non sono state soddisfatte. Speriamo che la prossima volta saremo in grado di fare un passo in avanti più significativo", ha sottolineato Medinsky.

"Posso dire che siamo giunti con una grande mole di documenti scritti", ha aggiunto Medinsky, "avevamo accordi specifici, bozze, proposte e speravamo di firmare oggi alcuni dei punti che sembrano essere stati concordati nel principio, che avremmo almeno firmato un protocollo". "Ad ogni modo, la delegazione ucraina ha preso tutti questi documenti per poterli leggere a casa", ha aggiunto il negoziatore russo, "non potevano firmare niente sul posto e hanno detto che ritorneremo sulla questione, probabilmente la settimana prossima".

Sul campo

Le forze di Mosca continuano ad assediare il porto meridionale di Mariupol. La capitale Kiev rimane sotto il controllo ucraino così come Kharkiv a Est, nonostante i pesanti bombardamenti russi. Le forze russe hanno preso Kherson nel sud e hanno circondato i centri urbani della regione.

Sul campo, Kiev rimane sotto il controllo ucraino, nonostante i pesanti bombardamenti, sebbene gli osservatori occidentali abbiano indicato una lunga colonna russa di centinaia di veicoli fuori città, di stanza intorno all'aeroporto di Hostomel.

La giorrnata

08:28

Bombe su Sumy, almeno 9 morti tra cui 2 bimbi

Almeno 9 persone, tra cui due bambini, sono morte in un attacco aereo russo contro Sumy, 350 km a est di Kiev. Lo ha riferito il servizio di soccorso ucraino su Telegram, precisando che l'attacco contro "edifici residenziali" è avvenuto nella notte. La città, vicino al confine russo, è da giorni teatro di pesanti combattimenti

  •  08:06

    Macron e Scholz sentiranno oggi Xi Jinping

    Il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz avranno una telefonata oggi con il presidente cinese Xi Jinping. I due leader europei, insieme al premier britannico Boris Johnson, ieri si sono sentiti con il presidente americano Joe Biden. 

  •  08:05

    Il video dell'arrivo in Romania dei profughi in fuga

    L'arrivo in Romania dei profughi in fuga dall'Ucraina. La guerra in Ucraina ha già causato mezzo milione di profughi minorenni. Lo ha detto all'Onu la rappresentante Usa, Linda Thomas-Greenfield. 

07:46

Kiev, avanzata russa rallentata e soldati demoralizzati

L'avanzata delle truppe russe in Ucraina ha rallentato "notevolmente" e i soldati sono "demoralizzati". Lo ha riferito il capo di Stato maggiore dell'esercito ucraino, sottolineando in particolare la resistenza incontrata dai russi a Chernihiv e nei sobborghi di Mykolaiv.

"Gli invasori continuano l'offensiva ma il ritmo dell'avanzata delle truppe ha rallentato notevolmente. Sono demoralizzati e tendono sempre più al saccheggio e alla violazione del diritto internazionale umanitario", si legge nella nota.

  •  07:11

    Australia sanziona comandanti e propagandisti russi

    L'Australia ha ampliato le sanzioni alla Russia, annunciando misure contro sei alti comandanti militari e contro dieci membri dell'apparato propagandistico di Mosca a seguito dell'invasione dell'Ucraina.

    La ministra australiana degli Esteri, Marise Payne, ha spiegato in un comunicato che saranno imposte sanzioni finanziarie e il divieto di entrata a sei alti comandanti responsabili dell'attacco all'Ucraina, in linea con quanto già adottato dai Paesi alleati.

Payne ha sottolineato che l'invasione "non provocata e non giustificata" è stata accompagnata da una "vasta campagna di disinformazione in Russia e a livello internazionale", mentre il presidente russo ha tacitato le voci indipendenti per chiudere i suoi compatrioti "in un mondo caratterizzato dalle menzogne".

Pertanto l'Australia ha decisio di imporre sanzioni contro dieci persone collegate all'apparato di propaganda del Cremlino che hanno disseminato "false narrazioni" sulla guerra in Ucraina.

Allo stesso tempo, l'esecutivo di Canberra chiede a Facebook, Twitter e Google di bloccare le informazioni ispirate da Mosca e le catene Sbs e Foxtel hanno annunciato la sospensione dei programmi dei canali Russia Today e Ntv.

L'Australia ha già imposto sanzioni contro 21 entità finanziarie russe tra cui undici banche e ha proibito i viaggi a circa 400 persone tra cui il presidente Putin, comandanti e oligarchi russi, così come a membri del governo e delle forze armate della Bielorussia.

  •  07:07

    Giappone, nuove sanzioni a Russia e Bielorussia

    Il governo giapponese ha annunciato nuove senzioni contro Russia e Bielorussia, tra cui il blocco dei fondi di alti funzionari e oligarchi e il veto all'esportazione di apparecchiature e macchinari per l'industria petrolifera.

    Il portavoce del governo nipponico Hirokazu Matsuno ha spiegato in una conferenza stampa che anche Minsk è "chiaramente coinvolta" nell'invasione dell'Ucraina ed è pertanto oggetto delle sanzioni.

    Le misure addizionali includono venti alti esponenti e oligarchi russi cosi' come altri dodici bielorussi, che si aggiungono ai nomi di quanti hanno gia' subito il congelamento dei fondi in Giappone. Tra loro, i presidenti russo e bielorusso.

    Il Giappone ha inoltre proibito la vendita alla Russia dei macchinari destinati alle raffinerie petrolifere e vietato la vendita alla Bielorussia di semiconduttori e altri beni che possano essere impiegati nell'industria militare.

  •  06:45

    Russia Unita, nazionalizzare le fabbriche straniere

    Russia Unita, il partito del presidente Vladimir Putin, ha proposto la nazionalizzazione degli impianti produttivi delle compagnie occidentali che hanno sospeso le attivita' nel Paese.

    La proposta è stata avanzata dal segretario del partito, Andrei Turchak: "Russia Unita propone la nazionalizzazione degli impianti manifatturieri delle compagnie che hanno annunciato di lasciare e chiudere le proprie fabbriche in Russia in occasione dell'operazione speciale in Ucraina", ha detto.

    "Simili azioni delle compagnie occidentali - ha aggiunto Turchak - non sono altro che bancarotta fraudolenta. Si tratta in ogni caso di una decisione meramente politica il cui prezzo è che un gran numero di lavoratori russi sono stati licenziati dalla sera alla mattina, senza contare che agendo in questo modo, queste compagnie danneggiano la loro stessa economia, dandosi la zappa sui piedi".

    "L'Occidente ha cominciato la guerra delle sanzioni contro la Russia, cui si sono aggiunti non solo i governi ma anche le compagnie private. Alcune di queste annunciano di uscire dagli affari in Russia e chiudono le loro fabbriche. Le finlandesi Valio e Paulig sono state le ultime ad annunciarlo e ieri Fazer ha fatto lo stesso". La proposta di nazionalizzazione "e' una misura estrema, ma non tolleriamo le pugnalate nella schiena e proteggeremo la nostra gente", ha concluso.

  •  06:35

    La prima guerra su TikTok, tra ironia e fake

    Il popolarissimo social network, con più di un miliardo di utenti, molto amato dagli adolescenti, continua a raccontare tra musichette, danze e sketch scanzonati e ironici, l'invasione russa. Ma in questa narrazione 'libera' girano anche disinformazione e truffe. L'analisi del Financial Times

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