ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 30 Marzo 2022 08:32

Le truppe russe ripiegano ma Zelensky non si fida. Gli 007 britannici "Mosca fatica a sostenere più di un fronte"

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Dopo gli spiragli di pace aperti dai colloqui a Istanbul, il presidente ucraino si mostra cauto sulle reali intenzioni del Cremlino. Kiev pronta ad accettare lo status di Paese neutrale, ma non a cedere sull'integrità territoriale. 

Kiev è pronta ad accettare lo status di Paese neutrale e chiede che ci siano "Stati garanti", in primis la Turchia. Sul futuro della Crimea, invece, si deciderà entro 15 anni. Questi sono i primi spiragli che emergono dopo gli ultimi tavoli di confronto tra le parti. Ma Mosca resta cauta: "Strada ancora lunga".  

Anche il governo Usa si mostra scettico sugli impegni assunti dopo i colloqui in Turchia. "Dovremmo avere una visione lucida di ciò che sta accadendo sul terreno e nessuno dovrebbe lasciarsi ingannare dagli annunci della Russia", ha detto il direttore delle comunicazioni, Kate Bedingfield.

La Casa Bianca ha fatto inoltre sapere che i leader occidentali sono determinati ad alzare i costi per la Russia e vogliono continuare ad assistere l'Ucraina. Posizioni che sono emerse dopo il videocollegamento tra Biden-Draghi-Scholz-Macron-Johnson, nella serata di martedì.

Al centro del confronto anche la diversificazione degli approvvigionamenti energetici. Putin sente Macron: "I nazionalisti di Mariupol si arrendano se vogliono l'evacuazione umanitaria".

Fallito il tentativo di conquistare la capitale Kiev, la Russia sposterà probabilmente la sua potenza di attacco verso il Donbass, nella parte orientale dell'Ucraina. È quanto sostiene l'intelligence della Difesa britannica nel suo ultimo aggiornamento. "Le ripetute battute d'arresto della Russia e il successo del contrattacco delle forze ucraine rendono quasi sicuro che l'offensiva russa abbia fallito il suo obiettivo di accerchiare Kiev". 

La Giornata

8.30  Gran Bretagna: "Le truppe russe tornano in Bielorussia per rifornirsi"

Le unità russe che hanno subito pesanti perdite sono state costrette a tornare in Bielorussia e in Russia per rifornirsi e riorganizzarsi. Lo afferma in un tweet il Ministero della Difesa del Regno Unito che ha appena rilasciato il suo ultimo rapporto di intelligence. "Tale attività dimostra le difficoltà che Mosca sta avendo nel riorganizzare le sue unità nelle aree avanzate in Ucraina". "La Russia - dice ancora il rapporto - probabilmente continuerà a compensare la sua ridotta capacità di manovra a terra con attacchi di massa di artiglieria e missili.
L'attenzione dichiarata della Russia su un'offensiva a Donetsk e Lugansk è probabilmente una tacita ammissione che sta lottando per sostenere più di un asse significativo di avanzata".

8.19 Lavrov in Cina da Wang Yi: ''Cina e Russia cercano un ordine mondiale giusto e multipolare''.

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è arrivato a Tunxi, nella provincia di Anhui, nella Cina orientale: è la prima missione nel gigante asiatico da parte del capo della diplomazia russa da quando è cominciata l'invasione russa dell'Ucraina. Lavrov parteciperà alla terza riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi limitrofi dell'Afghanistan. L'incontro tra il diplomatico russo e la sua controparte cinese, Wang Yi è già cominciato.

8.00 Esplosioni in villaggio russo vicino al confine ucraino

Esplosioni hanno scosso la notte scorsa un villaggio della regione di Belgorod, in Russia, vicino al confine con l'Ucraina. La causa delle esplosioni non è stata ancora accertata. Le immagini delle esplosioni sono state rilanciate da numerosi canali Telegram ucraini, ufficiali e non ufficiali. A prendere fuoco, secondo le prime notizie, è stato un deposito di munizioni situato nel villaggio di Oktjabrskij, molto vicino al confine ucraino e alla regione della città di Kharkiv.

07.36 Kiev indaga deportazione forzata civili in Russia

Il Servizio di sicurezza dell'Ucraina (Sbu, l'intelligence del Paese) sta indagando sulla deportazione forzata di decine di migliaia di residenti di Mariupol in Russia da parte delle autorità di Mosca. Lo riporta la stessa agenzia su Telegram. In particolare, "nelle regioni di Donetsk e Lugansk, il Servizio di sicurezza dell'Ucraina ha registrato e avviato le indagini sulla deportazione forzata di decine di migliaia di persone da Mariupol e dai territori temporaneamente occupati del Donbass nella Federazione Russa". I russi, si spiega, "minacciando con le armi, costringono gli ucraini a salire sugli autobus, li privano dei documenti e li portano fuori dall'Ucraina".

07:32 Russi colpiscono Lysychansk, vittime tra le macerie

Le zone residenziali della città di Lysychansk, nell'Ucraina sud orientale, sono state bombardate stamattina dall'artiglieria pesante. Lo ha scritto il governatore regionale di Luhansk Serhiy Gaidai su Telegram. "Un certo numero di grattacieli è stato danneggiato. Ci sono vittime", ha aggiunto, spiegando che "molti edifici sono crollati" e che "i soccorritori stanno cercando di salvare le persone che sono ancora in vita".

07.10 Kiev: "Ingannevole l'annunciato ritiro dei russi"

Il ritiro delle truppe russe sarebbe stato annunciato in modo "ingannevole", secondo l'esercito ucraino, e in realtà sarebbe in atto una semplice "rotazione di singole unità" con l'obiettivo di "fuorviare la leadership militare" ucraina. In un rapporto pubblicato nella tarda serata di martedì e pubblicato dal ministero della Difesa si afferma che "secondo alcune indicazioni, il nemico russo sta raggruppando le unità per concentrare i suoi sforzi principali sull'est".

06.46 Difesa ucraina: 2mila soldati arrivati dalla Georgia

Lo stato maggiore delle Forze armate ucraine citate dalla Ukrainska Pravda ha fatto sapere che circa 2mila soldati sono arrivati dalla Georgia per ricostituire i ranghi dell'esercito russo, e che, nei territori occupati degli oblast di Zaporizhia e Kherson, "il nemico continua a commettere atti illegali contro la popolazione locale". Sono segnalati posti di blocco alla periferia di Melitopol. Nelle ultime 24 ore, dicono, sono stati respinti quattro attacchi degli occupanti russi nelle aree di Donetsk e Luhansk".

06.25 Onu: da guerra una catastrofe alimentare globale

David Beasley, direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, ha avvertito che la guerra in Ucraina ha creato "una catastrofe alimentare di portata globale". Parlando al Consiglio di sicurezza Onu, Beasley ha detto che la sua agenzia, che prima dell'invasione russa dell'Ucraina il 24 febbraio sfamava 125 milioni di persone, ha già iniziato a tagliare le razioni per milioni di famiglie in tutto il mondo a causa dell'aumento di cibo e carburante e delle spese di spedizione. Nello Yemen dilaniato dalla guerra, ha detto, 8 milioni di persone hanno appena visto la loro assegnazione di cibo ridotta al 50% "e ora guardiamo alla riduzione delle razioni a zero". La guerra in Ucraina sta colpendo non solo l'alimentazione nel Paese, ma anche in altri come l'Egitto, che dipende per l'85% dal grano ucraino, e il Libano, che nel 2020 ne dipendeva per l'81%. L'Ucraina e la Russia producono il 30% della fornitura mondiale di grano, il 20% della fornitura mondiale di mais e il 75-80% dell'olio di semi di girasole.

05.36 "Cina responsabile, le sanzioni danneggiano tutti"

"Le sanzioni estreme danneggeranno tutte le parti". Così il ministro degli Esteri cinese Wang Yi all'alto rappresentante per gli Affari esteri dell'UE, Josep Borrell, durante un incontro in videoconferenza. Wang ha spiegato a Borrell che la Cina, tra guerra e pace, "sceglie la pace" e che, tra sanzioni e dialogo, opta per il "dialogo", mentre ha espresso fiducia che "il tempo dimostrerà che la posizione cinese rispetto al conflitto è responsabile".

05.06 Usa, avviso agli americani: lasciare la Russia immediatamente

Il dipartimento di Stato americano ha avvertito i cittadini americani del rischio di poter essere "arrestati" in Russia. Questo, a causa della posizione di Washington riguardo all'invasione russa dell'Ucraina e alle sanzioni imposte a Mosca. Il dipartimento ha invitato gli americani a non mettersi in viaggio verso la Russia o a lasciare il Paese "immediatamente", citando la possibilità di potenziali atteggiamenti minacciosi o arbitrari nell'applicazione delle leggi locali. A Mosca è tutt'ora detenuta la giocatrice professionista di basket Brittney Griner, arrestata a febbraio al suo arrivo all'aeroporto della capitale russa, con l'accusa di aver portato stupefacenti. Il dipartimento di Stato afferma inoltre che ci sono state ripetute segnalazioni di cittadini statunitensi "individuati e detenuti dall'esercito russo" mentre si trovano in Ucraina o stavano fuggendo via terra attraverso il territorio occupato dalla Russia.

04.20 Crisi alimentare, Mosca respinge le accuse

Mosca respinge le accuse sulla responsabilità di una crisi alimentare mondiale. E considera le osservazioni del vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman come parte della guerra dell'informazione di Washington contro la Russia: lo ha affermato l'ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, secondo quanto riferito dalla Tass. "Consideriamo le osservazioni di Wendy Sherman come una parte della guerra dell'informazione degli Stati Uniti contro la Russia", ha affermato il diplomatico nel canale Telegram dell'ambasciata.

04.10 In Ucraina ripristinata l'elettricità per 150.000 persone

L'Ucraina ripristina l'elettricità per 150.000 residenti. Dopo le riparazioni degli ingegneri - riporta il Kyiv Independent - numerosi insediamenti in Ucraina hanno di nuovo accesso all'elettricità, tuttavia si stima che 831.000 ucraini in 1.491 insediamenti rimangano ancora senza corrente elettrica.

03.30 Usa: La Russia blocca quasi 100 navi cariche di cibo nel mar Nero

I russi stanno bloccando 94 navi alimentari civili nella regione del Mar Nero e hanno bombardato tre navi che trasportano merci dai porti del Mar Nero in tutto il mondo, in particolare quelle noleggiate da una azienda agricola. Lo ha detto il primo vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman, citato da Ukrinform. Circa il 30% delle esportazioni mondiali di grano provengono dalla regione del Mar Nero, così come il 20% del mais e il 75% dell' olio di girasole. Molti esportatori hanno rinunciato a inviare le loro navi nel Mar Nero, anche nei porti russi. "La Marina russa sta bloccando l'accesso ai porti ucraini, il che blocca di fatto l'esportazione di grano", ha detto la Sherman citata da Ukrinform.

02.57 Trump a Putin, divulghi informazioni dannose sui Biden

Con una controversa richiesta di aiuto in politica interna rivolta al principale nemico degli Usa nel bel mezzo della guerra in Ucraina, Donald Trump ha chiesto a Vladimir Putin di rendere pubblica qualsiasi informazione dannosa a sua conoscenza sulla famiglia Biden, in particolare su Hunter Biden, il figlio del presidente. "Direi che, se Putin sapesse la risposta, dovrebbe renderla nota e noi dovremmo conoscerla", ha detto in una nuova intervista pubblicata da JustTheNews.

02.40 Stato maggiore ucraino:  mine russe nelle posizioni occupate nell'area di Zaporozhye

Le truppe russe stanno rafforzando le posizioni conquistate, anche installando campi minati, mentre non si registrano tentativi di espandere il loro controllo sulle città: lo riferisce lo stato maggiore ucraino, secondo la Ukrainska Pravda, nel suo riepilogo della situazione sul terreno. Nella regione di Zaporozhye, i russi stanno realizzando strutture di fortificazione ma "l'obiettivo di raggiungere i confini amministrativi delle regioni di Donetsk e Luhansk, l'accerchiamento della città di Kiev e stabilire il controllo sulla riva sinistra dell'Ucraina rimane inadempiuto". In direzione sud - dice lo stato maggiore - "il nemico sta adottando misure per ripristinare la capacità di combattimento delle sue unità frenando "le azioni delle unità delle forze armate ucraine con fuoco di artiglieria e attacchi aerei". Bombardamenti hanno interessato anche i dintorni di Stepnogorsk, Orikhovo e Gulyaypole, mentre "non ci sono cambiamenti significativi nella composizione e posizione delle truppe nemiche nelle aree di Volyn , Polissya e Seversky". Nessun cambiamento significativo anche nelle zone operative del Mar Nero e del mar di Azov. Proseguono invece "attacchi aerei e missilistici nelle aree di Kreminna e Mariupol", che resta comunque in mani ucraine.

02.20 Ucraina: Casa Bianca scettica su annunci Mosca

Anche la Casa Bianca, oltre al Pentagono, si mostra scettica sugli impegni assunti da Mosca dopo i colloqui in Turchia. "Dovremmo avere una visione lucida di ciò che sta accadendo sul terreno e nessuno dovrebbe lasciarsi ingannare dagli annunci della Russia", ha detto il direttore delle comunicazioni Kate Bedingfield. Sull'ipotesi di una riduzione delle sanzioni, ha risposto "non sono sicura che l'attività russa in questo momento meriti necessariamente una carota. Siamo stati finora molto concentrati sul bastone". Lo stesso presidente Joe Biden aveva detto di aspettare di vedere se alle parole di Mosca seguiranno i fatti.

01.40 Usa all'Onu: Russia responsabile di una crisi alimentare mondiale

La Russia è stata accusata all'Onu di aver provocato una "crisi alimentare mondiale" e di far correre il rischio di una carestia in vari Paesi scatenando una guerra contro l'Ucraina, considerata il "granaio d'Europa". Il presidente "Vladimir Putin ha iniziato questa guerra, ha creato questa crisi alimentare globale, ed è lui che può fermarla", ha denunciato la vice segretaria di stato Usa Wendy Sherman in una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu dedicato alla situazione umanitaria in Ucraina. "I prezzi dei generi alimentari stanno già salendo alle stelle nei paesi a basso e medio reddito poiché la Russia soffoca le esportazioni ucraine. In tutto il Medio Oriente e l'Africa, i prezzi già elevati delle materie prime di base, compreso il grano, sono aumentati tra il 20% e il 50% quest'anno", ha spiegato Sherman, dicendosi "particolarmente preoccupata per paesi come Libano, Pakistan, Libia, Tunisia, Yemen e Marocco, che dipendono fortemente dalle importazioni ucraine per nutrire le loro popolazioni".

01.00 "Russia usa mine antiuomo vietate"

Le forze russe che combattono in Ucraina hanno utilizzato mine antiuomo vietate nella regione orientale di Kharkiv: è l'accusa lanciata da Human Rights Watch. "Le mine antiuomo - spiega l'organizzazione - sono state localizzate da tecnici ucraini per l'eliminazione degli ordigni due giorni fa, il 28 marzo 2022. Notoriamente la Russia possiede queste mine che possono uccidere e mutilare indiscriminatamente persone entro un raggio di circa 16 metri. L'Ucraina viceversa non possiede questo tipo di arma". Il Trattato internazionale per la messa al bando delle mine del 1997 vieta totalmente l'uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento di mine antiuomo. La Russia non è tra i 164 paesi che hanno aderito al trattato. L'Ucraina ha invece firmato il trattato di divieto il 24 febbraio 1999. Steve Goose, direttore delle armi di Human Rights Watch avverte: "Queste armi non fanno distinzione tra combattenti e civili e lasciano un'eredità mortale per gli anni a venire".

00.50 Bbc: ancora bombardamenti nel nord-ovest di Kiev

La Bbc segnala ancora bombardamenti nel nord-ovest di Kiev, nonostante i russi oggi abbiano annunciato la riduzione delle operazioni militari sul fronte della capitale. I reporter dal terreno riferiscono di esplosioni a circa 20 km dalla capitale, senza essere in grado di chiarire se a sparare siano i russi o gli ucraini. In precedenza anche la Cnn aveva dato conto di pesanti colpi di artiglieria e razzi nell'area di Kiev.

00.20 Cnn: a Kiev sentiti forti colpi di artiglieria e razzi

A Kiev sono stati sentiti poco fa forti colpi di artiglieria e razzi. Lo riferisce una squadra della Cnn sul campo. L'emittente ha riferito in precedenza che i combattimenti sono continuati nel pomeriggio nella periferia di Kiev, specialmente nel nord-ovest e nel nord-est della città, nonostante i funzionari russi abbiano affermato che Mosca stava allontanando alcune unità dalla capitale e da Chernihiv. Zelensky, dopo i colloqui di ieri aveva detto: "Dai negoziati segnali positivi, ma le bombe non si fermano". Biden era rimasto scettico sulle parole di Mosca.

00.01 Casa Bianca: "Ritiro delle truppe russe? Non crediamo sulla parola"

"Dobbiamo vedere cosa fanno effettivamente i russi prima di fidarci esclusivamente di ciò che hanno detto". Così la direttrice della comunicazione della Casa Bianca, Kate Bedingfield, sulle dichiarazioni della Russia riguardo una diminuzione drastica della attività militari intorno a Kiev. "Abbiamo visto fin dall'inizio che hanno fatto una spinta aggressiva verso Kiev all'inizio di questo conflitto, e non abbiamo motivo di credere che abbiano adattato quella strategia", ha detto. "Ovviamente, continuiamo a fare di tutto per imporre dei costi per questa decisione. Continueremo ad attuare la nostra strategia, ma, come ha detto il presidente, non crederemo sulla parola. Aspettiamo di vedere come saranno le loro azioni", ha aggiunto.

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