ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 02 Giugno 2022 09:33

Il governo italiano vuole mandare militari in Bulgaria e Ungheria

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Un Lince dell'esercito italiano Un Lince dell'esercito italiano

All'Italia la guida della missione Nato a Sofia. Il ministro della Difesa: "Queste operazioni sono decise per rafforzare la deterrenza sul fianco orientale, per prevenire i conflitti e per rafforzare le condizioni di sicurezza". Londra: "Daremo a Kiev missili a lungo raggio". Intelligence inglese: la Russia controlla la maggior parte di Severodonetsk. 

"Noi siamo già presenti in Lettonia, siamo presenti in Romania, con l'attività di sorveglianza dello spazio aereo e con la prossima Delibera missioni saremo presenti, se il Parlamento sarà d'accordo, anche in Ungheria e Bulgaria con i nostri contingenti. In Bulgaria avremo la guida di questa missione, sono missioni della Nato per rafforzare la deterrenza sul fianco est". L'annuncio arriva direttamente dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.

"La deterrenza - ha spiegato il ministro - serve per prevenire i conflitti e per rafforzare le condizioni di sicurezza. Insieme a questo c'è il lavoro che tutte le nostre Forze Armate stanno facendo in altri quadranti del mondo, con particolare attenzione al Mediterraneo in cui - ha concluso - siamo impegnati per la stabilità, per la sicurezza e per la pace".

Lo stallo nelle sanzioni

L'Ungheria punta di nuovi i piedi contro Bruxelles e chiede di togliere Kirill dalla lista dei "sanzionati". La nuova presa di posizione di Istanbul genera un altro stallo che stavolta riguarda il sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca la cui approvazione è slittata ancora una volta. La richiesta di esonerare il patriarca della chiesa ortodossa russa è stata avanzata alla riunione tra gli ambasciatori Ue. 

 I nuovi aiuti americani per Kiev

Dall'altra parte dell'oceano la parola è stata presa da Antony Blinken, segretario di Stato amenicano: "Prevediamo che la guerra duri ancora molti mesi". E contemporaneamente annuncia un nuovo pacchetto di aiuti per Kiev che comprende, tra le tante cose, quattro lanciarazzi Himars (High Mobility Artillery Rocket System) a media gittata, elicotteri, missili anticarro Javelin, sistemi radar e veicoli tattici. 

La replica del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov: "Ll'invio dei lanciarazzi è una provocazione diretta". Il Cremlino, infine, non ha escluso la possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky ma solo se finalizzato alla firma di un documento.  

Stoltenberg: "Nato pronta a difendere gli alleati"

Gli Stati Uniti stanno giocando un ruolo indispensabile nella risposta all’invasione russa dell’Ucraina” ma anche la Nato è “pronta e determinata” a difendere i propri alleati. Lo ha detto il Segretario generale Jens Stoltenberg, al termine dell’incontro avvenuto a Washington con il segretario di Stato americano Antony Blinken. “Il vostro sostegno all’Ucraina - ha aggiunto - sta facendo la differenza sul campo di battaglia ogni giorno”. L’annuncio di nuovi aiuti militari a Kiev, ha commentato Stoltenberg, è “dimostrazione di vera leadership”. “Il forte sostegno garantito dalla Nato e dagli Alleati - ha continuato - aiuta a far sì che la brutale aggressione del presidente Putin non avrà successo, e che l’Ucraina prevarrà”. Il Segretario generale ha ricordato come l’Alleanza atlantica abbia “aumentato la presenza nella parte est per rimuovere ogni dubbio a Mosca sul fatto che la Nato è pronta e determinata nel difendere e proteggere tutti gli alleati della Nato”.

Secondo il Wall Street Journal, l'esercito russo è in difficoltà per centinaia di diserzioni. Ma Severodonetsk sarebbe ormai per due terzi in mano ai soldato terzi di Mosca. Zelensky: "I russi hanno rapito 200mila bambini ucraini". Mattarella "la pace non è garantita, richiede impegno".

Si è conclusa con un nulla di fatto la riunione degli ambasciatori che doveva dare il primo via libera alle nuove sanzioni contro la Russia. Ancora una volta è stata l'Ungheria di Orban far saltare l'intesa, ponendo il veto sull'inserimento del patriarca ortodosso Kirill nell'elenco delle personalità sottoposte a sanzioni. Sul piano della diplomazia si lavora ancora all'ipotesi dei corridoi marittimi a gestione turca per sbloccare il grano dai porti ucraini. Mosca intanto ha definito una provocazione diretta l'annunciata fornitura degli Usa all'Ucraina di nuovi sistemi missilistici ad alta tecnologia. Sul campo, la città di severodonetsk è sull'orlo della capitolazione: i russi ne controllano ormai i due terzi.

 

La Giornata

 

09:24 Mattarella, "l'Italia si muove per la pace su mandato del parlamento"

"La Repubblica è impegnata a costruire condizioni di pace e le sue Forze Armate, sulla base dei mandati affidati da Governo e Parlamento, concorrono a questo compito". Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone in occasione della Festa della repubblica". 

09:04 Mattarella: "La paca non è garantita per sempre richiede impegno concreto"

In occasione della festa del 2 giugno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un appello per la pace in Ucraina. "La pace non è garantita per sempre"ha detto, "richiede impegno". Ha poi invitato a promuovere la pace "con unitá e coraggio". La storia italiana "ci induce quindi a guardare al futuro con maggiore ottimismo e forza d’animo: il 2 giugno, oggi come ieri, è una festa per tutti gli italiani”.

08:30 First lady ucraina: "cedere territorio come cedere libertà"

Cedere territorio ucraino alla Russia significherebbe "cedere una libertà" e non porrebbe fine all'invasione del Paese da parte del presidente Vladimir Putin: lo ha detto ai microfoni dell'emittente americana ABC News la first lady ucraina Olena Zelenska.
"Non puoi semplicemente cedere... parti del tuo territorio. È come cedere una libertà", ha detto Zelenska. "Anche se prendessimo in considerazione i territori, l'aggressore non si fermerebbe. Continuerebbe a premere, andrebbe sempre più avanti, continuerebbe a lanciare sempre più attacchi contro il nostro territorio", ha aggiunto. 

08.17 Servizi Gb confermano: russi controllano la maggior parte di Severodonetsk

"La Russia ha preso il controllo della maggior parte di Severodonetsk. La strada principale nella sacca di Severodonetsk rimane probabilmente sotto il controllo ucraino, ma Mosca continua a ottenere costanti conquiste locali, rese possibili da una forte concentrazione di artiglieria". Lo rileva l'ultimo bollettino della situazione sul campo in Ucraina, redatto dall'intelligence militare del Regno Unito, avvertendo anche dei rischi a cui è costretta a esporsi la Russia per il necessario attraversamento, ancora non riuscito, del fiume Seversky Donetsk. L'avanzata russa nel Lugansk, sottolineano comunque da Londra, "non è avvenuta senza costi: forze russe hanno subito perdite nel processo". "Attraversare il fiume Seversky Donetsk, barriera naturale tra le assi dell'avanzata russa, è di vitale importanza" per le truppe di Mosca per assicurarsi il controllo della regione di Lugansk e prepararsi a concentrarsi poi su quella di Dontesk", spiega il rapporto diffuso dal ministero britannico. I possibili punti di attraversamento del fiume sono tra Severodonetsk e la vicina città di Lysychansk ma anche Lyman, appena caduta in mano russa. "In entrambe le zone", si legge nel bollettino, "il fiume rimane probabilmente controllato ancora dalle forze ucraine, che hanno distrutto i ponti esistenti". "E' probabile", concludono gli 007 di Londra, "che la Russia avrà bisogno di almeno una breve pausa tattica per reimpostare l'attraversamento del fiume e attaccare ulteriormente nella regione di Dontesk, dove le forze ucraine hanno preparato posizioni difensive. Per farlo rischia di perdere lo slancio costruito nell'ultima settimana".

07.43 Lugansk, russi controllano l'80% di Severodonetsk

Si combatte ancora nelle strade di Severodonetsk, ma le forze russe controllano ormai circa l'80% di questa città strategica dell'Ucraina orientale: lo ha reso noto il  capo dell'amministrazione militare regionale del Lugansk, Serhiy Gayday, secondo quanto riporta la Cnn. "In alcune strade, i nostri difensori hanno successo", ha detto Gayday sottolineando che sei soldati russi sono stati catturati. I combattimenti continuano anche nei villaggi a sud e ad ovest della città, mentre le truppe di Mosca cercano di circondare completamente le difese ucraine.

06.19 Londra fornirà a Kiev missili a lungo raggio

La Gran Bretagna ha confermato che fornirà all'Ucraina sistemi missilistici M270 a lungo raggio. Lo ha detto il segretario alla Difesa britannico Ben Wallace alla Cnn, precisando che questo passaggio è stato "strettamente coordinato" con la decisione degli Stati di fornire all'Ucraina il sistema HIMARS. Il governo britannico ha anche affermato che l'esercito ucraino verrà addestrato a utilizzare i lanciarazzi nel Regno Unito in modo da massimizzarne l'efficienza.

06.05 Kiev: affondate due barche russe nel Mar Nero

Le forze armate ucraine hanno annunciato di avere affondato due mezzi da sbarco russi nel Mar Nero. Lo afferma il comando operativo 'Sud' su Facebook, precisando che si tratta di barche militari russe nascoste nell'estuario del Dnepr pronte a svolgere operazioni di sabotaggio e ricognizione. Secondo la stessa fonte, ieri i difensori ucraini avevano distrutto tre depositi di munizioni dei filorussi nel Sud.

05.07 Biden forse in Arabia dopo vertici Nato e G7

Joe Biden dovrebbe volare in Arabia Saudita nelle prossime settimane nell'ambito del suo viaggio internazionale per il vertice Nato e del G7. L'indiscrezione arriva mentre i prezzi dell'energia sono balzati negli Stati Uniti e segue i rumors sulla disponibilità di Riad ad aumentare la produzione di petrolio nel caso in cui quella della Russia dovesse significativamente calare a causa delle sanzioni.

03.54 Stoltemberg: "Nato pronta a difendere gli alleati"

"Gli Stati Uniti stanno giocando un ruolo indispensabile nella risposta all'invasione russa dell'Ucraina" ma anche la Nato è "pronta e determinata" a difendere i propri alleati. Lo ha detto il Segretario generale Jens Stoltenberg, al termine dell'incontro avvenuto a Washington con il segretario di Stato americano Antony Blinken. "Il vostro sostegno all'Ucraina - ha aggiunto - sta facendo la differenza sul campo di battaglia ogni giorno".

03.17 Zelensky: "Rapiti dai russi 200 mila bambini"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che 200.000 bambini ucraini sono stati portati con la forza in Russia, compresi quelli negli orfanotrofi. Zelensky durante la Giornata internazionale dei bambini nel corso del video notturno alla nazione, ha spiegato che finora 243 bambini sono stati uccisi nella guerra, 446 sono stati feriti e 139 sono dispersi. "Lo scopo di questa politica criminale non è solo quello di rubare le persone, ma di far dimenticare a coloro che sono deportati l'Ucraina", ha detto il presidente ucraino. "L'Ucraina non può essere conquistata, il nostro popolo non si arrende e i nostri figli non diventeranno proprietà degli occupanti", ha aggiunto.

02.35 Severodonetsk: i russi controllano i due terzi della città

Le forze russe controllano più di due terzi della città dell'Ucraina orientale di Sievierdonetsk. Lo riferisce il governatore regionale di Luhansk. Serhiy Gaidai ha affermato che un certo numero di civili si sta riparando dai bombardamenti russi all'interno di un impianto chimico mentre il sindaco Oleksandr Stryuk ha affermato che le forze ucraine detengono solo il 20% della città.

02.25 Calcio, Zelensky "orgoglioso" della vittoria Ucraina sulla Scozia

"Ci sono momenti in cui non servono molte parole! Solo orgoglio! Grazie ragazzi! Due ore di felicità a cui non siamo abituati": è stato il commento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla qualificazione dell'Ucraina per la finale playoff dei Mondiali di calcio. "Sono andati, hanno combattuto, hanno perseverato e hanno vinto perché ucraini! - ha dichiarato Zelensky su Telegram - Una gioia per i nostri militari, per tutto il nostro Paese. Stiamo tutti combattendo, ognuno sul proprio fronte".

02.11 Riad pronta ad aumentare produzione di petrolio in caso di crisi

L'Arabia Saudita è pronta ad aumentare la produzione di petrolio nel caso in cui quella della Russia dovesse calare in modo sostanziale a causa delle sanzioni. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali l'Arabia Saudita è consapevole dei rischi attuali legati alle nuove sanzioni contro Mosca e all'accordo fra Ue e Gran Bretagna per vietare le assicurazioni sulle navi russe che trasportano petrolio.

02.05 Blinken: adesione Finlandia e Svezia a Nato è vittoria democrazia

Gli Stati Uniti considerano una "vittoria della democrazia" la richiesta di Svezia e Finlandia di aderire alla Nato. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, al termine dell'incontro avvenuto a Washington con il Segretario generale della Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg. "Come ha detto il presidente Joe Biden - ha spiegato Blinken - questa decisione è una vittoria per la democrazia. Non perché i leader di Svezia e Finlandia lo hanno imposto, ma perché lo hanno chiesto i cittadini".

01.05 Usa incontra alleati baltici della Nato

Gli Stati Uniti hanno parlato oggi in conference call con gli alleati del Baltico - Estonia, Lituania e Lettonia - riguardo la situazione legata all'invasione russa dell'Ucraina. Lo ha detto il consigliere alla Sicurezza nazionale per la Casa Bianca, Jake Sullivan. I partecipanti, che erano i rispettivi responsabili e consiglieri sulla sicurezza per i propri Paesi, hanno discusso degli "sforzi congiunti per rinforzare la nostra difesa e sicurezza collettiva" e della preparazione del vertice Nato in programma a Madrid il 29 e 30 giugno.

00.50 Wall Street Journal: "Centinaia di disertori tra i russi"

Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina sono stati centinaia i soldati russi che hanno disertato, fuggendo dalla guerra o rifiutandosi di prendervi parte soprattutto durante le battute iniziali dell'invasione. E' quanto scrive il Wall Street Journal. Secondo il quotidiano le diserzioni stanno mettendo in difficoltà la Russia su come comportarsi con questi soldati. Finora le sanzioni sono state limitate al licenziamento formale ma il fatto che Mosca non abbia dichiarato guerra a Kiev riduce le possibilità di presentare accuse penali contro i disertori.

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