Gli Stati Uniti stanno inviando all'Ucraina aiuti militari per altri 450 milioni di dollari. Lo ha confermato il portavoce della Casa Bianca, John Kirby. "Questo pacchetto contiene armi ed equipaggiamento, inclusi i nuovi sistemi di razzi da artiglieria ad alta mobilità", ha spiegato Kirby. Verranno inoltre spedite decine di migliaia di munizioni da artiglieria e imbarcazioni da pattugliamento.
I difensori ucraini trincerati nello stabilimento chimico Azot di Severodonetsk sono disposti ad arrendersi se verra' garantita l'incolumità dei civili. Lo ha riferito a Tass una fonte delle milizie separatiste filorusse del Lugansk. In precedenza il governatore ucraino dell'Oblast, Sergiy Gaidai, aveva affermato che i soldati presenti nella fabbrica stavano valutando un ritiro.
Il raggruppamento regionale delle truppe e il sistema di difesa aerea dello Stato dell'Unione di Russia e Bielorussia hanno bisogno di misure urgenti per aumentare la prontezza di combattimento, ha affermato il ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu.
"Le circostanze impongono la necessità di adottare misure congiunte urgenti per rafforzare la capacita' di difesa dello Stato dell'Unione, aumentare la prontezza al combattimento del raggruppamento regionale di truppe e del sistema di difesa aerea regionale unificato", ha affermato Shoigu in un incontro con l'omologo di Minsk, Viktor Khrenin, a Mosca.
Shoigu ha aggiunto che la questione sta diventando oggi sempre più urgente e la Russia è pronta a fornire "qualsiasi supporto agli amici bielorussi" in questo senso. Il 19 maggio, il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko ha annunciato l'acquisto di sistemi di difesa aerea S-400 e sistemi missilistici Iskander dalla Russia.
Zelensky dopo il via libera del Consiglio Ue alla candidatura di Ucraina e Moldavia per entrare nell'Unione: "Grazie a tutti i leader europei. Grazie ai nostri eroi che con le armi difendono l'indipendenza dell'Ucraina e la libertà dell'Europa. Grazie per aver reso possibile una nuova storia dell'Europa, ancora più forte, ancora più libera."
Il presidente ucraino Zelensky, dopo aver gioito per la decisione del Consiglio Ue di dare il via libera alla candidatura di Ucraina e Moldavia come membri dell'Unione, ha sottolineato in collegamento con il vertice quanto quella presa oggi sia "una delle decisioni più importanti per l'Ucraina in tutti i 30 anni di indipendenza del nostro Stato. Questa decisione però non è solo per l'Ucraina. Questo è il più grande passo per il rafforzamento dell'Europa che potrebbe essere compiuto proprio ora, quando la guerra mette alla prova la nostra capacità di preservare la libertà e l'unità". "Grazie a tutti i leader europei. Grazie ai nostri eroi che con le armi difendono l'indipendenza dell'Ucraina e la libertà dell'Europa. Grazie per aver reso possibile una nuova storia dell'Europa, ancora più forte, ancora più libera". Tra i "leader", Zelensky ha pubblicamente citato il presidente del Consiglio Mario Draghi: "Grazie per la sua perseveranza".
Intanto gli Usa invieranno a Kiev altri 450 milioni di armi, compresi sistemi missilistici: lo ha annunciato la Casa Bianca confermando le anticipazioni dei media. Secondo quanto riferito da John Kirby, coordinatore della Comunicazione del Consiglio per la Sicurezza nazionale, il nuovo pacchetto comprende i sistemi lanciarazzi Himars (High Mobility Artillery Rocket System), il relativo munizionamento e imbarcazioni per il pattugliamento delle coste. Dal 24 febbraio, ha sottolineato Kirby, gli Usa hanno fornito all'Ucraina 6,1 miliardi di dollari di aiuti.
L'importante passo compiuto dall'Europa verso l'Ucraina e le nuove forniture di armi americane a Kiev vengono lette dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov come la conferma della dipendenza ucraina dall'Occidente e della sua perdità di sovranità. "Le potenze occidentali non le consentiranno di tornare al tavolo dei negoziati - , ha detto Lavrov in un'intervista rilasciata alla televisione di Stato della Bielorussia -. Non vedo la possibilità per loro di essere autorizzati a riprendere i negoziati. E non vedo alcuna possibilità per l'Ucraina di avanzare alcuna proposta. Ma nemmeno noi faremo proposte. Abbiamo avanzato le nostre molto tempo fa. Ora la palla è nel loro campo". Quando si riprenderanno i negoziati, avverte infine il ministro di Putin, "la Russia terrà conto della situazione sul campo. Ci sono aree liberate dove la maggior parte della popolazione non ha intenzione di tornare nuovamente sotto il controllo" delle autorità ucraine.
La Giornata
07:48 Governatore: "Truppe si ritireranno da Severodonetsk"
"Le truppe ucraine dovranno ritirarsi da Severodonetsk, c'è un ordine in tal senso". Lo ha dichiarato il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, come riporta Ukraina 24.
"Non ha senso rimanere lì, il numero dei morti aumenta, si sposteranno in nuove postazioni fortificate", ha spiegato Gaidai.
02:59 Sindaco di Mariupol: in città catastrofe epidemiologica
Mariupol è "sull'orlo di una catastrofe epidemiologica". Lo ha riferito il sindaco Vadym Boychenko, secondo quanto riporta il Kyviv Independent. In città, ha spiegato, si stanno già diffondendo malattie infettive, tra le quali potrebbero esserci virus mortali come colera e dissenteria. Il Comune di Mariupol ha riferito che 9.000 tonnellate di rifiuti hanno invaso le strade e Mariupol è ora "un vero e proprio ghetto" dove le condizioni igieniche mettono a rischio la vita dei residenti rimasti.
02:12 Candidatura Ucraina in Ue, Kuleba: svolta da visita a Kiev di Draghi, Macron e Scholz
"La recente visita a Kiev di Macron, Draghi e Scholz, insieme con il premier romeno, è stata il punto di svolta per la candidatura dell'Ucraina nell'Unione Europea. Prima di allora la situazione era molto fragile". Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmitry Kuleba, come riportato dall'agenzia Unian. "Il presidente francese Emmanuel Macron - ha aggiunto - ha svolto un ruolo molto importante. L'elenco degli scettici era noto da molto tempo: i Paesi Bassi, la Danimarca, la Svezia, il Portogallo. La Germania era in questo gruppo".
00:33 Media, udite esplosioni a Zaporizhzhia
Esplosioni a Zaporizhzhia nella notte. Lo ha riferito il segretario del consiglio comunale della città ucraina Anatoliy Kurtev, citato dal Kiev Independent, che ha inviato i cittadini a rimanere nei rifugi. Poco prima della mezzanotte, riferisce il quotidiano ucraino, sarebbe stata attivata la sirena del raid aereo.
00:30 Zelensky: "Italia a fianco di Kiev, grazie a Draghi per forza e perseveranza"
"L'Italia è al nostro fianco. Grazie mille, signor primo ministro! Grazie per la sua forza, per la sua perseveranza. Grazie per aver dimostrato che i principi delle persone perbene sono davvero il fondamento dell'Europa". E' quanto ha sottolineato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando al Consiglio europeo dopo il sì dell'Ue alla candidatura ucraina. Zelensky ha ringraziato, uno ad uno, tutti e 27 i Paesi membri, secondo quanto si legge nel discorso pubblicato sul sito del governo ucraino.
00:03 Onu smentisce Lavrov su no a rotta Bielorussa per grano
Stefan Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha smentito, in una dichiarazione a Ria Novosti, le affermazioni odierne di Serghei Lavrov, che ha accusato Guterres di prolungare la crisi alimentare rifiutando le proposte di Mosca. "La rotta bielorussa per l'esportazione di grano dall'Ucraina è stata una delle prime opzioni proposte dal Segretario generale", ha puntualizzato Dujarric, che ha poi negato che Guterres intenda sbloccare l'export di cereali ucraino prima di quello russo, come ha sostenuto Lavrov. "Il segretario generale ha sempre parlato di un pacchetto per le esportazioni dall'Ucraina e le esportazioni dalla Russia allo stesso tempo", ha detto il portavoce.
00:02 Lavrov accusa il segretario generale Onu Guterres: "Prolunga crisi alimentare'
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha accusato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, di prolungare la crisi alimentare respingendo le proposte di Mosca sull'esportazione di grano.
"Guterres sta cercando di risolvere i problemi dell'esportazione di grano dai porti ucraini senza tener conto dei corridoi che annunciamo quotidianamente", ha affermato Lavrov in un'intervista alla televisione pubblica bielorussa, "questa situazione crea problemi a molti paesi in via di sviluppo". "Il segretario generale delle Nazioni Unite, con le sue azioni, sta prolungando la crisi alimentare, rendendo impossibile l'invio rapido di grano lì. Questo è deplorevole", ha proseguito il ministro degli Esteri russo, che ha inoltre attaccato Guterres per non aver preso in considerazione l'ipotesi di esportare via terra il grano ucraino attraverso la Bielorussia, "percorso meno costoso rispetto a passare per Polonia e Romania".