ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 06 Novembre 2022 09:04

Decine di migliaia ai cortei per la pace di Roma e Milano. Sull'invio della armi duro scontro M5s-terzo polo

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Più di 60 mila in piazza nella Capitale per la manifestazione organizzata da sindacati e associazioni per chiedere la fine del conflitto. Letta contestato: alcuni manifestanti gli urlano "guerrafondaio". 

A Roma e Milano la marcia per la Pace organizzata dalla piattaforma "Europe for Peace"  ha unito cattolici e laici, conla conclusione a San Giovanni in Lateranocon gli interventi degli organizzatori dal palco allestito sotto la Basilica.

L'evento non ha simboli di partito ma ci sono le adesioni dei sindacati e di diverse associazioni: Cgil, Cisl e Uil ad Emergency, la Comunità di Sant' Egidio, Libera e tante altre. Oltre all'appuntamento romano sono previsti presidi e mobilitazioni in oltre 100 città italiane.

Scopo della manifestazione è quello di chiedere uncessate il fuoco per il conflitto in Ucraina e per tutte le guerre attualmente in corso nel mondo. Il ritrovo dei manifestanti è in programma per le 12 in piazza della Repubblica da dove intorno alle 14 partirà il corteo che attraverserà le strade del centro di Roma per giungere in Piazza San Giovanni in Laterano.

"L'Italia, l'Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l'escalation e raggiungere l'immediato cessate il fuoco". Si legge nella nota degli organizzatori.

"Chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale - proseguono gli organizzatori della manifestazione - per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l'economia disarmata, per la transizione ecologica, per il lavoro dignitoso".

Secondo le forze dell'ordine sono previste nella capitale oltre 50 mila persone che giungeranno anche con pullman e treni.

Fonti Questura, 40mila alla manifestazione di Roma

Sono circa 40 mila le persone che hanno partecipato oggi alla manifestazione della pace 'Europe for peace' che si è svolta nella Capitale e a cui hanno partecipato sindacati, associazioni, presidenti di Regioni e sindaci e tanta società civile. Lo si apprende da fonti della Questura di Roma. Il corteo è partito da piazza della Repubblica alle 13 circa e ha raggiunto poco prima delle 15 piazza San Giovanni. Poi gli interventi dal palco che si sono conclusi poco le 17.

Moratti, emozionata sul palco, ricorda il papà partigiano

"Quando penso alla resistenza ucraina mi ricollego ai racconti del mio papà Paolo, ha combattuto con convinzione il regime fascista e ha combattuto contro l'occupazione nazista". Lo ha affermato Letizia Moratti, ex vicepresidente della Regione Lombardia, visibilmente emozionata, sul palco della manifestazione per la pace organizzata a Milano da Carlo Calenda.

"Ha lottato per la libertà - ha aggiunto Moratti - ed è stato un fiero partigiano liberale ma ha lavorato con tutte le formazioni partigiane, tutte le formazioni del Cnl. Ha pagato con una prigionia lunghissima e non ha neanche più voluto parlare di questa prigionia perché è stato segnato per la vita. La sua resistenza, come quella ucraina, quella italiana, è stata aperta, partecipata e concreta".

"È quello che dobbiamo pensare oggi, in questo mondo, in questo momento, in questa nostra Italia che ha bisogno di una ricostruzione che sia aperta, inclusiva, nel segno di tutte le forze che si ritrovano nella libertà, nell'eguaglianza, nella giustizia, nei diritti di tutti e nella democrazia. Non mere parole di fratellanza, non parole vuote o inviti alla resa, aiuti concreti come sono stati concreti quelli che ha avuto la resistenza italiana"

Don Ciotti: “La malattia della pace è una patologia che auguro a tutti”

"La pace è possibile". Lo ha detto don Luigi Ciotti dal palco della manifestazione per la pace a piazza San Giovanni, a Roma. Ciotti ha poi ricordato don Tonino Bello: "Quando nel 1982, profeta, disse di essere preoccupato di un'Europa sempre più cassa comune invece di casa comune, un'Europa sempre più di mercanti che di fratelli - ha detto -. Tonino Bello disse anche di essere malati di pace. Perché la malattia della pace, è davvero una patologia che auguro a tutti e dalla quale non bisogna guarire perché è la malattia che ci rende più umani". "Auguro a me e a voi di essere sempre accompagnati dai dubbi, che sono porte aperte al confronto, al dialogo", ha detto.

Ciotti ha poi invitato a diffidare "delle coscienze pacificate, sedute sulle loro certezze nell'incoscienza dei propri limiti". "Diffidiamo dei neutrali, troppi sono i neutrali nel nostro Paese , diffidiamo dei più pericolosi che sono i mormoranti. Sono quelli che stanno sempre zitti, ma poi dissonanti che in altri luoghi giudicano, insultano e non fanno nulla. Le coscienze pacificate sono le madri dei conflitti", ha sottolineato.

"L'inclusione sociale è alla base della democrazia, della libertà, della vita di tutti. Mi auguro meno solidarietà e più giustizia sociale". E ha spiegato: "Sia ben chiaro, non verrà mai meno la solidarietà ma noi non vogliamo fare ortopedia sociale. Chiediamo alla politica. Che faccia la propria parte, la giustizia sociale".

"La pace si costruisce nel pensiero. Occorre pensare la pace, cioé pensarla possibile. Dobbiamo fare spazio alla pace dentro di noi - ha proseguito -. La pace si costruisce anche nel linguaggio, serve ascoltare, studiare. Abbiamo bisogno di silenzio anche. Ma la pace si costruisce nelle pratiche. I veri pacifisti sono costruttori di pace".

Letta: “Bene le piazze per pace purché non siano equidistanti”

"È una piazza per la pace e noi siamo in tutte le piazze che chiedono la pace purché non siano equidistanti. C'è un invasore, la Russia, e un invaso, l'Ucraina. E noi dobbiamo difendere chi è stato invaso, e fare di tutto perché si fermi l'invasione della Russia. La resistenza ucraina va aiutata". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta, arrivando alla manifestazione per la pace di piazza San Giovanni a Roma. 

Calenda: “Bello che ci sia anche la Moratti al corteo”

Carlo Calenda non si sbilancia sull'ipotesi di sostenere la candidatura di Letizia Moratti, dopo le sue dimissioni dalla giunta Fontana, ma sottolinea quanto sia " bello" che anche l'ex vice presidente della Lombardia sia con lui sul palco della manifestazione per la pace in Ucraina, in corso a Milano . "Non parlo delle regionali perché oggi siamo qui a parlare dell'Ucraina, libera, forte e indipendente. È bello che ci sia anche Letizia Moratti. Perché questo non è un monopolio della sinistra, è anche una cosa trasversale, condivisa".

Per Calenda "è importante che ci siano personalità che vanno oltre gli schieramenti politici. E proprio per questo, questa manifestazione non deve essere politicizzata". Alla domanda se Moratti avrebbe partecipato se avesse fatto ancora parte della giunta, Calenda replica che "non è rilevante. Quello che è rilevante e che c'è, insieme a tante persone che la pensano diversamente da lei su tanti campi della vita e dell'attività, ma che sono unite nel pensiero che vanno sostenuti gli ucraini continuando a dargli supporto anche militare, altrimenti questa guerra si spostera' dall'Ucraina ai paesi dell'Europa, come sempre successo nella storia"

Alcuni manifestanti a Roma contestano Letta

Piccola contestazione per il segretario del Pd Enrico Letta, al suo arrivo alla manifestazione per la pace di piazza San Giovanni a Roma. Alcuni dei manifestanti presenti si sono infatti rivolti a lui accusandolo di essere "guerrafondaio". Un episodio isolato , che non ha turbato il clima finora sereno del corteo e della manifestazione in piazza.


Bersani, dalla piazza un messaggio a tutta l'Europa

"Da questa piazza un messaggio a tutta Europa perché l'opinione pubblica che vuole il cessate il fuoco si faccia sentire. Un messaggio all'Italia perché un popolo così vasto e plurale trovi una rappresentanza politica". Lo scrive sui social Pierluigi Bersani.

M5s, condanna per l'aggressione russa ma stop all'escalation

"Siamo in tantissimi in piazza a Roma alla grande manifestazione per la pace a cui tutto il Movimento 5 Stelle ha aderito con convinzione. Se la parola pace è sparita dal vocabolario del governo e della maggioranza, fuori dai palazzi e' forte nella mente e nei cuori di milioni di italiani. Noi del Movimento 5 Stelle continuiamo a dirlo con forza: condanniamo l'aggressione militare ai danni dell'Ucraina in spregio a qualsiasi regola internazionale, ma l'escalation militare non può essere l'unica prospettiva. Ci uniamo all'appello di chi chiede il cessate il fuoco e la convocazione di una Conferenza per la Pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale. È indispensabile condividere una prospettiva volta al rifiuto assoluto delle armi nucleari, alla riduzione della spesa militare e a favorire gli investimenti per combattere le poverta' e le disuguaglianze". Così su Facebook la capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato Barbara Floridia.

Letta: “Nuovo invio armi? Quando arriverà il decreto valuteremo la proposta”

Su un nuovo invio di armi "quando arriverà il decreto valuteremo la proposta e se ne parlerà. Quando il governo proporrà e presenterà una proposta la vaglieremo. Abbiamo sempre detto che lavoreremo in continuità con quello che si è fatto, in linea con le alleanze europee e internazionali di cui facciamo parte". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta arrivando al corteo per la pace di Roma 

Anpi: “Russia responsabile del massacro, basta sangue”

Il nostro grido è più forte del fragore delle bombe, il nostro grido sarà più forte se arriverà anche in altre piazze d'Europa. In questi mesi di delirio mortale è stato infranto il tabù: per la prima volta si parla di guerra atomica come una possibilità reale. La Federazione Russa è responsabile del massacro in corso: basta sangue, basta odio". Così il presidente dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo, parlando dal palco di piazza San Giovanni, a Roma, durante la manifestazione per la pace.

Movimento pacifisti in Ucraina: “Per noi la vera vittoria è la salvaguardia delle vite umane”

"Crediamo nella democrazia e nella libertà di parola e chiediamo il vostro sostegno affinché il nostro Stato presti attenzione a tutte le opportunità possibili per terminare il conflitto. Ogni ucraino ora lotta per la pace, ancora di più della vittoria, ma per noi la vera vittoria è la salvaguardia delle vite umane. Spero che la pace arrivi presto nel nostro paese e nel mondo intero".

È l'appello di Katia, rappresentante del movimento pacifisti in Ucraina trasmesso attraverso un videomessaggio dai maxi schermi di piazza San Giovanni, a Roma. "Sono grata a tutti voi per essere venuti a Roma - aggiunge la donna - Noi crediamo che ogni conflitto possa essere risolto pacificamente: la guerra è un crimine contro l'umanità, la vita umana è il valore più grande, la vita di ogni ucraino è il valore più grande. La vita di qualsiasi persona al mondo è il valore più grande. La guerra porta conseguenze terribili"

De Magistris, da sempre pacifista, stop invio delle armi

"La mia presenza è di coerenza. Sono da sempre pacifista, da sempre contro ogni guerra. Siamo contro questa guerra assurda, contro l'invio delle armi, contro l'aumento dei prezzi. Solo i popoli possono fermare questa guerra". Lo dice Luigi De Magistris, leader di Unione Popolare, presente, insieme a Giorgio Cremaschi, al corteo per la pace in corso a Roma. "Fuori l'Italia dalla Nato", è il coro dei manifestanti che reggono uno striscione con scritto: "No alla guerra, no all'invio di armi. Tagliamo le spese militari". 

Gualtieri, a fianco dell'Ucraina contro Putin

"È importantissimo essere qui per la pace a fianco del popolo ucraino contro la guerra di Putin per far prevalere la pace e il diritto". Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, arrivato al corteo per la pace in corso nella Capitale. 

Read 1150 times

Utenti Online

Abbiamo 838 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine