Sarà Inter-Juventus la seconda semifinale di Coppa Italia Frecciarossa. I bianconeri stendono per 1 a 0 la Lazio grazie a un gol di testa di Bremer sul gong del primo tempo, con il brasiliano bravo a sfruttare un'incertezza in uscita del portiere biancoceleste Maximiano. I bianconeri si qualificano cosi' alle top 4 della competizione per il quarto anno di fila e possono ora concentrarsi su campionato ed Europa League. Brutta battuta d'arresto per la squadra di Sarri, che dopo l'eliminazione europea di novembre vede sfumare anche il secondo obiettivo stagionale.
Grosse novità negli undici di partenza: torna l'accoppiata Chiesa-Vlahovic in attacco per la Juventus, mentre Sarri lascia a sorpresa in panchina Milinkovic-Savic per far spazio a Vecino. Dopo un quarto d'ora iniziale tutt'altro che esaltante, arrivano le prime emozioni: destro a giro di Zaccagni fuori di poco, poi sul ribaltamento di fronte Maximiano si esalta su una conclusione forte e angolata di Kostic. Ancora Juve pericolosa al 27', quando Rabiot colpisce di testa tutto solo nel cuore dell'area laziale, ma senza riuscire ad angolare a sufficienza. Risponde Felipe Anderson al 32' con una rasoiata da 30 metri che esce di poco alla destra di Perin.
Proprio quando sembra le due squadre aspettino solo il doppio fischio di Maresca, al 44' si sblocca l'impasse: cross dalla destra di Kostic e testata vincente di Bremer, che sfrutta un'uscita pessima di Maximiano per insaccare la rete dell'1 a 0 Juve. Bianconeri che conducono negli spogliatoi un vantaggio tutto sommato meritato, sfruttando anche la sterilità offensiva della Lazio nella prima frazione.
Al rientro Sarri prova a scuotere i suoi: fuori un impalpabile Immobile, entra Pedro al suo posto. Provano subito a prendere campo i biancocelesti, che arrivano a calciare dalla distanza con Cataldi e Luis Alberto, ma senza creare veri pericoli per Perin. Dopo un'ora di gioco arriva finalmente anche il momento di Milinkovic-Savic, a cui Sarri chiede di assaltare l'area avversaria con la sua fisicità.
Per contrastare l'aggressività della Lazio in questa fase della partita, Allegri corre ai ripari lanciando Miretti e Kean nella speranza di rendere la sua squadra ancora più minacciosa in ripartenza. Il cambio sembra subito dare ragione al tecnico livornese al 69', quando Kean sfugge in contropiede a Patric e calcia di destro a incrociare trovando la presa sicura di Maximiano.
Lazio che fatica tremendamente a invertire l'inerzia e minacciare il muro bianconero, rischiando anzi di subire in contropiede le sfuriate juventine, ispirate dalle giocate del subentrato Di Maria. Dopo cinque minuti di recupero in relativa sofferenza, l'Allianz Stadium puo' finalmente festeggiare: Lazio sconfitta meritatamente 1 a 0 e derby d'Italia contro l'Inter in semifinale
Roma battuta ed eliminata
Serata da incubo per la Roma di Mourinho, che davanti a un Olimpico sold-out viene piegata 2 a 1. La Cremonese di Ballardini, ultima e senza vittorie in campionato, si conferma la sorpresa del torneo dopo aver già eliminato il Napoli agli ottavi: troverà la Fiorentina in semifinale che ha avuto la meglio sul Torino.
Diverse rotazioni negli 11 di partenza delle due squadre: dentro Volpato e Belotti nell'attacco di Mou, mentre Ballardini risponde con il classe '99 scuola Milan Tsadjout affiancato da Dessers, che ritrova la Roma dopo la scorsa finale di Conference League giocata in maglia Feyenoord. Dopo 10 minuti bloccati anche per merito dell'organizzazione dei grigiorossi, è della Roma il primo squillo al 12', con Tahirovic che calcia al volo un lungo cross sul secondo palo e centra in pieno i guantoni dell'esordiente Sarr.
Le difficoltà in costruzione dei padroni di casa si palesano nel pasticcio di Kumbulla al 27': l'albanese perde palla da ultimo uomo a centrocampo, lanciando così in contropiede Dessers, che a tu per tu con Rui Patricio viene atterrato da quest'ultimo. Rigore netto per Fabbri e giallo per il portiere. Dal dischetto va proprio il nigeriano, che con grande freddezza segna e porta avanti la Cremonese.
Il gol sembra far perdere ancora più sicurezza alla Roma, che fa una fatica tremenda a rendersi pericolosa e di fatto non calcia mai in porta fino all'intervallo. Si va al riposo sull'1 a 0 per gli ospiti e il risultato è tutto sommato giusto per quanto visto nei primi 45'. Squadre rivoluzionate al rientro. Mourinho non perde tempo e schiera subito l'artiglieria pesante: dentro Smalling, Matic, Zalewski e Dybala per Kumbulla, Mancini, Cristante e Volpato.
Risponde Ballardini che richiama Valeri e Okereke per rilevare Felix e Dessers. Ma anche l'inizio di ripresa è da incubo per i giallorossi: al 48' Ibanez scivola e permette a Okereke d'involarsi sulla destra e servire Pickel, il cui cross è goffamente deviato in porta da Celik. L'autogol del turco è un macigno per la Roma, che va sotto 2 a 0 in un Olimpico ammutolito.
Mourinho è una furia e decide di fare all-in: al 56' si gioca subito l'ultimo cambio per buttare nella mischia Abraham al posto di Tahirovic, disegnando un assetto super-offensivo per l'ultimo terzo di partita. Inizia a crescere la pressione della Roma, che trova la prima vera occasione al 60': punizione da destra di Pellegrini che pesca Ibanez al limite dell'area piccola, ma il suo colpo di testa va sul fondo di pochissimo.
Altro squillo tre minuti dopo con una semirovesciata di Pellegrini respinta da Sarr. Passano i minuti ed è sempre più un assedio all'area grigiorossa: prima un'interessante punizione di Dybala deviata fuori dalla barriera, poi un tiro di Smalling in mischia di poco fuori. Lo specchio della serata romanista al 77': Abraham, pescato sul filo del fuorigioco da Matic, si divora un gol clamoroso calciando sul palo interno a tu per tu con Sarr.
Il guardalinee aveva alzato la bandierina ma il replay lascia parecchi dubbi. La squadra di Mou si sbilancia e concede spazi in contropiede alla Cremonese, che ha sul tacco di Benassi e sul sinistro di Ghiglione le chance per chiudere la contesa, ma in entrambi i casi è bravo Rui Patricio a respingere. Nei cinque minuti di recupero occasioni per Okereke e Dybala, ma è Belotti a rianimare le ultime speranze della Roma al 93': bel controllo e destro al volo che batte Sarr e regala due minuti di fuoco all'Olimpico.
Gli ultimi attacchi dei giallorossi sono però ancora confusionari e inconcludenti, cosi' al triplice fischio di Fabbri e' la Cremonese a festeggiare il passaggio alle semifinali nella pioggia di fischi dell'Olimpico. AGI