Dominio Lazio nei primi minuti di gioco allo stadio Olimpico contro il Sassuolo. All'8' gol di Ciro Immobile che il Var prima convalida e poi, quando il gioco era già ripreso a centrocampo, annulla per una irregolarità del bomber biancoceleste.
Al 15', pero', ci pensa Felipe Anderson a sbloccare la gara agganciando con eleganza un bel passaggio in area di Marcos Antonio.
Intorno alla mezz'ora due azioni infiammano la partita. Prima Henrique per il Sassuolo e poi Lazzari per la Lazio sprecano le opportunità per andare a segno. Al 40' ammonizione per Luis Alberto e un minuto dopo cartellino giallo per Berardi. Al 45' Vecino, per un guaio muscolare, lascia il campo sostituito da Milinkovic Savic. Al 48' occasionassima per gli emiliani con Frattesi che riceve palla da Berardi e scaglia da distanza ravvicinata una botta che colpisce la traversa. Le squadre vanno a riposo con i biancocelesti avanti per 1-0.
Se la Lazio all'Olimpico pareggerà o perderà contro il Sassuolo, il Napoli sarà matematicamente campione d'Italia. Se, al contrario, i biancocelesti riusciranno a vincere, la festa partenopea subirà un altro rinvio dopo l'1-1 rimediato domenica scorsa al Maradona contro la Salernitana. E domani servirà almeno un punto in trasferta a Udine per celebrare il terzo scudetto, a 33 anni dal precedente.
Cosa serve per lo scudetto matematico
Un punto. Dopo l'1-1 rimediato dalla Juventus al Dall'Ara, complice un erroraccio dal dischetto di un altro ex illustre come Arkadiusz Milik, manca solo un punto per aggiudicarsi un campionato che, in barba a ogni scaramanzia, è parso in tasca già da settimane, come hanno dimostrato i ferventi preparativi per le strade del capoluogo campano.
Questi i numeri. Il Napoli è a 79 punti. La Lazio è a quota 61, quindi, se riuscisse a vincere tutte e sei le partite che mancano alla chiusura del campionato, arriverebbe al massimo a 79 punti. Per rischiare di vedere il sogno infrangersi, i partenopei dovrebbero, da parte loro, incassare sei sconfitte di fila.
La gioia dei tifosi potrebbe quindi esplodere già stasera maggio se la Lazio non riuscirà ad avere ragione dei neroverdi. In caso di vittoria biancoceleste, invece, il Napoli dovrà almeno pareggiare giovedì a Udine, pena un nuovo rinvio che potrebbe rendere il clima un po' nervoso.
Scambi di cortesie
Dopo due sconfitte di fila (particolarmente dolorosa l'ultima, in rimonta, contro l'Inter), la Lazio è determinata a ottenere una riscossa. "La tavola è stata apparecchiata per la festa. Il Napoli festeggerà lo stesso, ma speriamo il più tardi possibile", aveva commentato Sarri prima dell'incontro con i nerazzurri, poi prevalsi in rimonta per 3-1.
Diplomatica la risposta di Mister Spalletti: "Sarebbe facile per me rispondere a Sarri che sarebbe bello che si qualificasse il più tardi possibile per la Champions League ma non lo faccio, io non faccio il tifo contro. È chiaro che mi farebbe piacere chiuderlo subito ma siamo pronti ad andare a fare in campo tutto ciò che serve".
L'attesa degli ultrà
In città nessuno stasera ha organizzato qualcosa. Anche se già stamani lungo le vie della maxi zona rossa, la stessa di tre giorni fa, si ammassavano transenne e si cominciavano a formare i presidi delle forze dell'ordine.
I gruppi ultrà resteranno nelle loro sedi a guardare la partita dell'Olimpico, sia della curva A che della B. Anche perché domani sono tutti in partenza per Udine. Una trasferta non facile e molto lunga. Partenza alle 9. Per questa sera, se la Lazio dovessere regalare lo scudetto a Napoli, l'appuntamento sarebbe lo stesso per tutti: il lungomare.