Ribadisce la difesa dell'integrità territoriale dell'Ucraina, non riconosce l'annessione della Crimea da parte russa, promette che la Turchia parteciperà alla ricostruzione dell'Ucraina e afferma che Kiev "merita" di essere membro Nato. Sono parole di sostegno totale quelle del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in conferenza stampa quando in Turchia è passata già la mezzanotte dopo aver avuto un incontro di circa due e ore e mezza a Istanbul con il collega ucraino Volodimir Zelensky.
Parole pesanti perchè l'incontro è avvenuto sotto l'occhio attento di Mosca. Dal Cremlino già in mattinata era stato ribadito quanto già annunciato prima della rivolta del gruppo Wagner, vale a dire che un viaggio in Turchia del presidente Vladimir Putin è alle porte, manca solo la data. Una circostanza confermata questa sera da Erdogan in conferenza stampa. Il leader turco ha parlato di una visita in Turchia di Putin "nel prossimo mese".
L'orizzonte del vertice Nato
La visita di Zelensky è arrivata a pochi giorni dal vertice Nato dell'11 luglio in Lituania, una occasione in cui verrà rilanciata la richiesta dell'Ucraina di far parte della Nato e ottenere un 'invito' a entrare nell'Alleanza.
Una candidatura che l'Ucraina "merita" secondo Erdogan, che sul tema si è esposto non poco. Sul tavolo dell'incontro tra Erdogan e Zelensky la difficile estensione dell'accordo che permette il passaggio di grano ucraino attraverso il Mar Nero. "Un accordo a cui tutto il mondo guarda, in particolare gli stati poveri dell'Africa", ha detto Erdogan. Un'intesa siglata il 22 luglio 2022 e che da allora ha permesso il passaggio di 30 tonnellate di grano e prodotti alimentari ucraini attraverso il Mar Nero.
Si lavora all'accordo sul grano
Erdogan ha rivelato che lavori per il rinnovo dell'accordo sul grano vanno avanti, ma invece di un'estensione di 4 mesi, come previsto dall'intesa e come avvenuto fino all'ultimo rinnovo, di soli due mesi, si punta a un lasso di tempo più breve. Un accordo destinato a scadere il prossimo 17 luglio e sulla cui estensione pesa il malcontento di Mosca, impossibilitata a esportare alimentari e fertilizzanti a causa delle sanzioni sui prodotti russi. Sul tavolo anche un possibile nuovo scambio di prigionieri con la mediazione della Turchia (sarebbe il terzo dall'inizio della guerra). "Ci stiamo lavorando e aspetto Putin presto in Turchia per parlare direttamente di questo tema. Spero si possa giungere a un accordo", ha detto Erdogan.
Allo stesso modo è possibile che abbiano parlato dell'allargamento Nato alla Svezia, su cui pende il veto di Ankara. Un veto che non sembra tuttavia destinato a cadere in occasione del vertice Nato dell'11 luglio a Vilnius, alla luce delle parole pronunciate oggi stesso da Erdogan. "Non daremo il via libera a chi accoglie terroristi", ha detto il presidente turco.
La visita di Zelensky è stata annunciata appena ieri e arriva come parte di una serie di missioni all'estero che il leader ucraino sta compiendo per serrare i ranghi del proprio sostegno e raccogliere nuovi armamenti in questa delicata fase del conflitto. Va ricordato che la Turchia vende all'Ucraina i droni da guerra TB2 Bayraktar, utilizzati sin dal 2014 nel Donbass e che hanno inflitto pesanti perdite all'esercito russo. Grandi manovre che non hanno lasciato Mosca impassibile. Da Ankara fanno sapere che una telefonata tra Erdogan e Putin nelle prossime 24 ore è fortemente probabile. Allo stesso tempo si stanno definendo i dettagli per un viaggio di un ministro turco a Mosca nei prossimi giorni. AGI