Il campione del mondo ha superato il tedesco alla prima curva e poi ha gestito la gara senza patemi, centrando il 48esimo successo in carriera, il quinto nel Gp d’Ungheria.
Podio completato dalla Red Bull di Daniel Ricciardo, che è riuscito a tenere dietro la Ferrari di Sebastian Vettel. Sesto Kimi Raikkonen, preceduto dall’altra Red Bull di Max Verstappen. Hamilton guida ora la generale con 192 punti, 6 in più di Rosberg. Ricciardo scavalca di un punto Raikkonen e si porta al terzo posto. Il circus si sposta ora a Hockenheim, dove tra una settimana è in programma il Gran Premio di Germania.
Hungaroring ’89: la grande rimonta di Nigel Mansell
In carriera ha vinto un titolo mondiale e 31 gran premi, ma il successo ottenuto in Ungheria il 13 agosto del 1989 occupa un posto speciale nella personale classifica di Nigel Mansell.
L’inglese scatta dalla dodecisma piazza con la sua Ferrari dopo qualifiche disastrose, chiuse a oltre due secondi dalla Williams di Riccardo Patrese, autore della pole. La gara però è tutta un’altra storia. Alla prima curva dopo la partenza Mansell è gia ottavo. L’inglese supera in rapida successione Nannini, Boutsen e Caffi e si porta a ridosso del gruppo di testa.
Mansell passa anche Berger e Prost, mentre un problema al radiatore costringe Patrese al ritiro. Davanti resta solo la McLaren di Ayrton Senna. La rimonta si completa al 58esimo giro: Senna ha un’esitazione per lui inusuale nel doppiaggio di Stefan Johansson, l’inglese se ne accorge e lo passa con decisione andando a cogliere la sua seconda vittoria stagionale al volante della ‘rossa’. (Euronews)
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