ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 21 Ottobre 2023 08:49

L'Onu chiede l'evacuazione delle scuole di Gaza. Hamas libera due ostaggi americani

Written by 
Rate this item
(0 votes)
Gaza Gaza

Quasi ultimati i lavori di ripristino dell'autostrada per portare gli aiuti nella Striscia di Gaza. Rilasciate due donne catturate nel blitz del 7 ottobre. Biden: vi aiuteremo a uscire dal calvario. Israele ammassa le truppe per l'offensiva di terra. Giallo su una frase del presidente Usa che sembra chiedere un rinvio dell'invasione dell'enclave, poi la precisazione: si riferiva alla necessità di rilasciare altri ostaggi. 

Il valico di Rafah dovrebbe aprire entro 48 ore per consentire alla popolazione di Gaza, ridotta allo stremo, gli aiuti umanitari. In attesa del vertice internazionale sul conflitto in Medio Oriente convocato dall'Egitto, Israele ha confermato l'intenzione di procedere all'offensiva di terra e avrebbe respinto l'offerta di Hamas di una tregua in cambio della liberazione degli ostaggi. Il gruppo militante ha già rilasciato due prigioniere statunitensi, madre e figlia.

Lo Stato ebraico ha inoltre disposto l'evacuazione di 100 mila civili dalle loro case nel nord e nel sud di Israele. L'evacuazione della città di Kiryat Shmona - che non è obbligatoria - non è inclusa in questo numero, ma farebbe salire il numero totale di evacuazioni a circa 123.000 civili, ha affermato il ministero.

"Presto i primi camion attraverseranno il confine"

Il valico di Rafah sarò aperto "entro 24 /48 ore". Ne è convinto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden secondo il quale i primi camion che trasportano aiuti a Gaza arriveranno attraverso il valico di Rafah dall'Egitto entro i prossimi due giorni.

"Credo che nelle prossime 24-48 ore i primi 20 camion attraverseranno il confine", ha detto Biden incontrando i leader dell'Unione Europea alla Casa Bianca. Biden ha detto di avere l'impegno da parte di Israele e del presidente egiziano di far passare gli aiuti, ma "l'autostrada doveva essere riasfaltata, ed era in pessime condizioni". Anche secondo il primo ministro britannico Rishi Sunak la riapertura del valico è "imminente".

I due ostaggi liberati

Hamas ha annunciato di avere liberato due ostaggi americani, una donna e la figlia, che furono sequestrati nell'attacco a Israele del 7 ottobre scorso e portati a Gaza, ha comunicato il portavoce militare di Hamas, affermando in un comunicato che i due ostaggi sono stati rilasciati "per ragioni umanitarie, dopo una mediazione del Qatar". 

Un comunicato dell'ufficio del primo ministro israeliano conferma che i due ostaggi americani, la madre Judith Raanan e la figlia Natalie, sono stati "liberati dalle mani dell'organizzazione terroristica Hamas".

Ordinata l'evacuazione di un ospedale

La Mezzaluna Rossa palestinese afferma che le forze israeliane hanno emesso un ordine di evacuazione per l'ospedale Al-Quds di Gaza.
Secondo la Mezzaluna Rossa, attualmente l'ospedale ospita oltre 400 pazienti e 12.000 civili sfollati.

In un post su X, l'organizzazione umanitaria ha invitato la "comunità internazionale ad agire con urgenza, per evitare un'altra catastrofe come quella dell'ospedale Al-Ahli".

Gli aiuti umanitari internazionali dovrebbero poter entrare nella Striscia di Gaza "domani (21 ottobre, ndr) o giù di lì", afferma il capo delle emergenze delle Nazioni Unite Martin Griffiths. "Stiamo conducendo negoziati dettagliati e avanzati con tutte le parti interessate per garantire che un'operazione di aiuto a Gaza abbia inizio il più rapidamente possibile".

Israele colpisce di nuovo Hezbollah in Libanio

Nuovi attacchi israeliani nella notte contro basi di Hezbollah nel Sud del Libano. L'esercito (Idf) annuncia inoltre di aver ucciso, con l'uso di un drone, un terrorista sempre in Libano. Idf ha anche annunciato di aver colpito più di 100 obiettivi nella Striscia di Gaza durante la notte, tra cui uno in cui è rimasto ucciso un membro delle forze navali di Hamas che ha partecipato ai massacri del 7 ottobre.

L'Idf afferma che Amjad Majed Muhammad Abu 'Odeh, preso di mira in uno degli attacchi notturni, era coinvolto nell'omicidio di civili israeliani nel Sud di Israele. Un altro attacco notturno contro una squadra delle forze aeree di Hamas, dopo che questa aveva tentato di lanciare missili contro i jet da combattimento israeliani.

Guterres: "Dolore e sofferenza umana colossali"

Tra gli obiettivi c'era anche una moschea nel quartiere di Jabaliya, che secondo Idf conteneva beni e armi di Hamas ed era usata da Hamas come punto di osservazione e terreno di sosta. Non è ancora certa l'apertura del valico di Rafah per consentire il passaggio di aiuti umanitari dall'Egitto. L'unica strada di accesso a Gaza che dovrebbe riaprire è danneggiata dalle bombe e pericolosa. Gli scavatori egiziani stanno cercando di riparare il valico di Rafah con la speranza che 20 camion di aiuti possano entrare, ma secondo fonti interpellate dalla Cnn la riapertura non avverrà oggi.

Israele ha dichiarato che accetterà solo il passaggio di cibo, acqua e medicinali. Il carburante, disperatamente necessario per alimentare gli ospedali e i sistemi di filtraggio dell'acqua, non fa parte dell'accordo. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, parlando al Cairo, ha detto che le forniture in arrivo allevieranno quello che ha definito un dolore e una sofferenza umana colossali.

Almeno 4.137 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza da quando Israele ha iniziato a bombardare l'enclave palestinese, ha detto il ministero della Sanità controllato da Hamas. Il ministero ha affermato che altre 13.162 persone sono rimaste ferite negli attacchi israeliani, in corso dal 7 ottobre.

Israele: ancora vivi la maggioranza degli ostaggi

La "maggioranza" delle circa 200 persone rapite in Israele dai militanti di Hamas e portate nella Striscia di Gaza è ancora viva, ha detto l'esercito israeliano. Hamas si è offerto di rilasciarne alcuni ostaggi in cambio di un cessate il fuoco immediato ma, secondo la Bbc finora Israele non ha accettato la proposta. 

Hamas non tiene tutti gli ostaggi. Alcuni sono detenuti da altri gruppi militanti armati, ricorda l'emittente britannica. La loro continua prigionia a Gaza è un fattore di complicazione per i comandanti israeliani che pianificano la prevista incursione di terra nella Striscia. 

Tutto pronto per l'offensiva di terra

Israele ha deciso di lanciare la sua operazione di terra nella Striscia di Gaza, ha detto all'agenzia russa Tass l'ambasciatore israeliano a Mosca, Aleksander Ben Zvi.

"Direi che la decisione é stata presa. Perché la decisione è legata all'adempimento dei nostri compiti, di cui abbiamo già parlato. Si tratta della distruzione di tutte le strutture terroristiche di Hamas e del rilascio degli ostaggi. E quindi, senza utilizzare, tra l'altro, un'operazione di terra, questo non può essere fatto, quindi possiamo dire "che tale decisione è stata presa", ha detto il diplomatico.

Allo stesso tempo, Ben Zvi non ha specificato il possibile momento dell'inizio dell'operazione di terra. "Non dobbiamo dimenticare che abbiamo più di 1.400 persone uccise", ha detto l'ambasciatore, "dobbiamo fermare tutto questo, dobbiamo risolvere questo problema".

I crimini di Israele secondo 6 relatori dell'Onu

Sei relatori speciali delle Nazioni Unite accusano Israele di aver commesso crimini contro l'umanità a Gaza, dopo 16 giorni di assedio di quel territorio, azioni militari, arresti e omicidi, e affermano che esiste un "rischio di genocidio" nel territorio palestinese. "Non ci sono giustificazioni per questi crimini, e siamo inorriditi dalla mancanza di azione da parte della comunità internazionale di fronte a questo guerrafondaio", hanno detto in una nota gli esperti delle Nazioni Unite.

Hanno aggiunto che la popolazione di Gaza, di cui la metà dei 2 milioni di abitanti sono bambini, ha già sofferto decenni di occupazione illegale, sopportato 16 anni di blocco e ora si trova ad affrontare "un assedio totale, insieme a ordini di evacuazione impossibili da rispettare", che viola il diritto internazionale.

Grandi (Unhcr): escalation militare catastrofica per Gaza

Qualsiasi escalation delle attività militari nella Striscia di Gaza sarà "catastrofica" per le persone che vivono lì, ha avvertito l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati. "Posso dirvi con certezza che qualsiasi ulteriore escalation o addirittura la continuazione delle attività militari sarà semplicemente catastrofica per la popolazione di Gaza", ha detto Filippo Grandi ai giornalisti in Giappone. AGI

Read 398 times

Utenti Online

Abbiamo 1292 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine