ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 10 Novembre 2023 08:28

Nessun cessate il fuoco a Gaza. Netanyahu: "Pause tattiche di 4 ore"

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Gaza, macerie e aiuti ai bambini Gaza, macerie e aiuti ai bambini

La nuova strategia di Israele non prevede di fatto alcun ridimensionamento dei "combattimenti di guerra", come aveva anche preannunciato il ministro della Difesa, Yoav Gallant, bensì "misure localizzate e mirate" per far partire i civili. 

Nessun cessate il fuoco a Gaza ma nuove 'pause umanitarie' giornaliere di quattro ore in alcune parti del Nord della Striscia di Gaza, per consentire il passaggio degli aiuti e la 'fuga' verso il Sud dei civili. L'annuncio è stato dato dalla Casa Bianca. Il portavoce della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, lo ha descritto come "primo passo significativo", l'apertura di altri due corridoi umanitari affinché i civili possano lasciare le aree ostili del Nord di Gaza.

La conferma di Israele

Un alto funzionario, parlando al Times of Israel, ha chiarito di non aver accettato un cessate il fuoco, ma che l'esercito comunque continuerà a consentire "pause tattiche e locali" per facilitare l'arrivo degli aiuti e la messa in salvo dei residenti. Le nuove interruzioni avranno luogo ogni giorno in un diverso quartiere nel nord, con i cittadini avvisati tre ore prima.

La nuova strategia di Israele non prevede di fatto alcun ridimensionamento dei "combattimenti di guerra", come aveva anche preannunciato il ministro della Difesa, Yoav Gallant, bensì "misure localizzate e mirate" per far partire i civili. Nella notte lo stesso premier Benjamin Netanyahu ha chiarito la posizione del governo e dell'esercito: "Ci stiamo comportando eccezionalmente bene - ha detto in un'intervista a Fox News -. Non cerchiamo di governare Gaza. Non cerchiamo di occuparla, ma di dare a loro e a noi un futuro migliore".

Penso che sia chiaro come dovrà essere il futuro di Gaza. Hamas se ne andra', dobbiamo distruggerlo, non solo per il nostro bene, ma per il bene di tutti. Per il bene della civiltà, dei palestinesi e degli israeliani" - Netanyahu

Sui social il presidente americano Joe Biden ha rimarcato l'impegno degli Usa nei confronti dell'alleato: "Per settimane ho parlato con i leader israeliani dell'importanza delle pause umanitarie nei combattimenti per mettere in salvo i civili, sostenere la liberazione degli ostaggi e aumentare il flusso di cibo, acqua e medicine a Gaza. Da oggi - ha scritto su X - saranno due i corridoi umanitari che permetteranno alle persone di fuggire dalle zone ostili di Gaza. Le pause sono un passo nella giusta direzione".

Ma la comunità internazionale continua a ribadire la necessità di una tregua più lunga. "Nell'immediato, è alla protezione dei civili che dobbiamo lavorare. Perciò bisogna operare per un cessate il fuoco. Ciò deve poter divenire possibile" ha detto il presidente francse Emmanuel Macron che ha riunito a Parigi un Forum per la pace.

Il messaggio dell'Onu

Intanto dal Palazzo di vetro è arrivato un ammonimento. Qualsiasi piano per uno stop a breve termine nei combattimenti a Gaza deve essere attuato in coordinamento con l'Onu e previo accordo di tutte le parti per essere "veramente efficace", ha detto il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric. Secondo le agenzie Onu, dal 4 novembre, circa 70 mila persone si sarebbero mosse verso il Sud della Striscia, la maggior parte di queste a piedi. E dal 7 ottobre sarebbero 1,6 milioni le persone in fuga.

Tuttavia i civili ancora intrappolati nel pieno della guerra risulterebbero ancora centinaia di migliaia. Per Israele però la minaccia più seria viene da fuori, dallo Yemen e dall'Iran. L'esercito ha fatto sapere di aver azionato, per la prima volta l'intercettore missilistico ipersonico Arrow 3, sviluppato con gli Usa, che ha colpito e distrutto un "bersaglio" diretto verso Israele dal Mar Rosso.

Poco prima i ribelli Huthi, avevano dichiarato di aver lanciato "raffiche di razzi" contro lo Stato ebraico. Ma anche dalla Siria. E proprio stamane l'Idf ha colpito un'organizzazione in Siria che era dietro l'incidente di un drone contro una scuola nel sud di Israele il giorno prima. AGI

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