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Mercoledì, 22 Novembre 2023 08:52

Netanyahu, accordo su ostaggi decisione giusta

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Benjamin Netanyahu Benjamin Netanyahu

Secondo Haaretz, l’accordo tra Israele e Hamas prevederebbe il rilascio di 50 ostaggi in cambio di 150 prigionieri palestinesi. Sei ospedali sarebbero pronti a riceverli. 

All'inizio della riunione di governo, tenutasi dopo le riunioni separate dei gabinetti di guerra e di sicurezza, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato: "Non fermeremo la guerra dopo il cessate il fuoco", lo riferisce Haaretz. Anche il ministro Benny Gantz è intervenuto all'apertura della riunione, affermando che lo schema di accordo "è difficile e doloroso dal punto di vista umano, ma è l'accordo giusto".

"Siamo in guerra e la guerra continuerà finchè tutti i nostri obiettivi non saranno raggiunti", ha detto Netanyahu secondo quanto riferisce il Times of Israel. Il ritorno degli ostaggi è una priorità assoluta, "sacra e mi impegno a farlo" e "Non avremo pace finchè non saranno tornati tutti. La guerra ha delle fasi e anche il ritorno degli ostaggi avrà delle fasi", ha aggiunto.

Sugli ostaggi ha detto che l'accordo in corso di negoziazione con Hamas sugli ostaggi trattenuti a Gaza dal 7 ottobre è "la decisione giusta" da prendere.

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha contribuito a "migliorare il quadro propostovi (...) per includere un maggior numero di ostaggi a un costo inferiore", ha dichiarato durante una riunione che dovrebbe produrre una decisione in serata. Le famiglie degli ostaggi hanno chiesto il rilascio di tutti i prigionieri.

L'accordo

Secondo Haaretz, l’accordo tra Israele e Hamas prevederebbe il rilasciodi 30 bambini, 8 madri e altre 12 donne prese in ostaggio dai terroristi durante l’attacco del 7 ottobre in cambio di 150 prigionieri palestinesi. Si tratterebbe di uno scambio di donne e bambini, secondo i media israeliani, e non comprende detenuti per omicidio. Ma il governo si presenta diviso di fronte all'ipotesi, infatti i ministri di estrema destra Ben-Gvir e Smotrich si oppongono all'accordo sugli ostaggi, il ministro Sa'ar è indeciso; il leader dello Shas dice che il partito ultraortodosso voterà a favore.

Sei ospedali in Israele sono pronti a ricevere gli ostaggi che saranno rilasciati nell'ambito dell'accordo sugli ostaggi, lo scrive Haaretz. Hanno allestito apposite aree per riceverli, separate dagli altri pazienti e dai media. In accordo con il Ministero della Salute, le strutture coinvolte sarebbero il Centro medico Sheba di Tel Hashomer, il Centro medico Shamir, gli ospedali Wolfson, Soroka e Ichilov e il Centro medico pediatrico Schneider. AGI

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