ANNO XVIII Settembre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 05 Dicembre 2023 07:19

Israele ammette: due civili uccisi per ogni combattente di Hamas

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 Feriti a Gaza Feriti a Gaza

Alti funzionari israeliani riconoscono che dall'inizio del conflitto sono stati uccisi 5000 miliziani, ma le vittime civili sono state più di diecimila. L'uso di un software per mappare la popolazione dovrebbe ridurre le proporzioni nella nuova fase dei combattimenti. 

Due civili per ogni combattente di Hamas: è il tragico bilancio ammesso da alti funzionari militari israeliani,che hanno però assicurato che l'esercito sta utilizzando software di mappatura ad alta tecnologia per cercare di ridurre le morti tra i non combattenti.

Quando gli è stato chiesto se i resoconti dei media secondo cui sono 5.000 i combattenti di Hamas uccisi a fronte di un totale di 15.900 morti, uno degli alti funzionari ha ammesso con i giornalisti che "i numeri sono più o meno giusti".

"Non sto dicendo che non sia male che abbiamo un rapporto di due a uno", ha detto uno dei funzionari, aggiungendo che l'uso degli scudi umani fa parte della "strategia centrale" di Hamas. "Se tutto va bene (il rapporto) sarà molto più basso" nella prossima fase della guerra, hanno aggiunto le fonti. 

Il crescente numero di vittime e la crisi umanitaria in corso a Gaza hanno suscitato indignazione in gran parte del mondo. L’alleato chiave degli Stati Uniti ha invitato Israele a fare di più per evitare vittime civili mentre le operazioni si spostano a sud, dove molti abitanti di Gaza cercano rifugio dopo essere fuggiti dal nord devastato.

Il software di mappatura usato per tracciare i movimenti della popolazione all’interno della Striscia di Gaza incorpora telefoni cellulari e altri segnali, sorveglianza aerea e informazioni provenienti da fonti locali, nonché l’intelligenza artificiale, per mantenere una traccia costantemente aggiornata delle concentrazioni di popolazione nel territorio.

Ognuna delle 623 celle della mappa è codificata a colori, con il verde che indica le aree in cui è evacuato almeno il 75% della popolazione.

La mappa – che secondo i militari è il prodotto di otto anni di ricerca e sviluppo – è a disposizione dei comandanti e delle unità sul terreno e viene utilizzata sia per coordinare le operazioni che per avvisare i civili tramite SMS, telefonate, distribuzione di volantini di lasciare determinate aree prima di imminenti attacchi e per monitorare l’efficacia di tali messaggi in tempo reale.
Ma l’ufficio umanitario delle Nazioni Unite OCHA ha messo in dubbio l’utilità di un simile strumento in un’area dove l’accesso alle telecomunicazioni e all’elettricità è sporadico.

"Posso assicurarvi che stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per ridurre le vittime civili", ha detto il funzionario della difesa israeliana "Ma questo fa parte delle conseguenze della guerra". AGI

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