ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 18 Dicembre 2023 07:44

Francia e Germania chiedono un cessate il fuoco duraturo

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Netanyahu: "Dopo l'eliminazione di Hamas, la Striscia sarà smilitarizzata". Ha spezzato il mio cuore e l'intera nazione". Unicef: "L'enclave è il posto più pericoloso al mondo per i bambini". Due donne uccise nel complesso della Chiesa. L'Anp: 36 morti in un bombardamento su Jabalia e a Deir al-Balah. 

C'è "urgente bisogno" di un "cessate il fuoco duraturo" nella Striscia di Gaza,e non di quello "generale e immediato". È quanto sostengono il ministro degli Esteri britannico David Cameron e la sua omologa tedesca Annalena Baerbock. "Dobbiamo fare tutto il possibile per aprire la strada a un cessate il fuoco duraturo, che porti a una pace duratura", hanno scritto i due ministri attraverso il Sunday Times.

"Troppi civili sono stati uccisi", hanno aggiunto. Secondo i due ministri il "cessate il fuoco generale e immediato, nella speranza che diventi in qualche modo permanente", non è la strada da seguire". Questo, equivarrebbe a "ignorare il motivo per cui Israele è costretto a difendersi: Hamas - hanno sottolineato - ha attaccato Israele in modo barbaro e continua a lanciare razzi per uccidere i cittadini israeliani ogni giorno. Hamas deve deporre le armi".

Nei giorni scorsi, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione non vincolante per un "immediato cessate il fuoco umanitario" a Gaza. Il Regno Unito si è astenuto. Negli ultimi giorni, dal presidente Joe Biden sono arrivate anche pressioni sulle autorità israeliane per passare a una fase meno intensa dell'offensiva per proteggere meglio i civili.

Intanto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha detto che l'uccisione dei tre ostaggi venerdì da parte dei soldati dell'IDF è stata una "terribile tragedia".

"Ha spezzato il mio cuore e l'intera nazione", ha detto Netanyahu, aggiungendo che "non cederemo nello sforzo militare e politico per restituire i nostri ostaggi. La pressione militare è necessaria sia per il ritorno degli ostaggi che per la vittoria. Senza la pressione militare, non abbiamo nulla".

Netanyahu ha ribadito la sua opposizione alla presa del controllo della Striscia di Gaza da parte dell'Autorità Palestinese alla fine della guerra, nonostante il sostegno degli Stati Uniti. "Dobbiamo dire la verità e non coltivare illusioni", ha detto, "Dopo l'eliminazione di Hamas, la Striscia di Gaza sarà smilitarizzata e sarà sotto il controllo della sicurezza israeliana. Nonostante il dolore, nonostante la pressione internazionale, andiamo avanti fino alla fine, niente ci fermerà".

"La Striscia sarà smilitarizzata"

Dopo l'eliminazione di Hamas, la Striscia di Gaza sara' smilitarizzata e sara' sotto il controllo della sicurezza israeliana. Nonostante il dolore, nonostante la pressione internazionale, andiamo avanti fino alla fine, niente ci fermera'". Lo ha affermato questa sera il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.

"Io - ha prosegyuito Netanyahu - sono orgoglioso di aver bloccato la nascita di uno Stato palestinese". I giornalisti gli hanno chiesto perché non si sia ritirato dagli accordi di Oslo, che ha sempre criticato. "Io li ho ereditati. La decisione di portare l'Olp da Tunisi, e di piantarla nel cuore della Giudea e della Samaria e a Gaza - ha ricordato - è stata una decisione presa e attuata prima che diventassi primo ministro. Ho pensato che fosse un terribile errore e lo penso ancora. Lei e i suoi amici giornalisti mi incolpate da quasi 30 anni per aver frenato gli accordi di Oslo e aver impedito lo stato palestinese.

Questo è vero. Sono orgoglioso di aver impedito la creazione di uno Stato palestinese perché oggi tutti capiscono cosa avrebbe potuto essere quello Stato palestinese, ora che abbiamo visto il piccolo Stato palestinese a Gaza. Tutti capiscono cosa sarebbe successo se avessimo capitolato alle pressioni internazionali e avessimo permesso uno Stato come quello in Giudea e Samaria (Cisgiordania), che circonda Gerusalemme e alla periferia di Tel Aviv".

Quattro palestinesi uccisi in Cisgiordania, oltre 500 nel 2023

Quattro palestinesi sono morti in un attacco di droni israeliani a Tulkarem, nel Nord della Cisgiordania: sono adesso oltre 500 i morti quest'anno nel territorio palestinese, la cifra più alta dal 2002, al culmine delle violenze della Seconda Intifada. Dal 7 ottobre, sono morti 295 palestinesi in tutta la Cisgiordania, uccisi in scontri con l'esercito israeliano o con i coloni, più della metà del totale di 504 vittime nel 2023.

Due donne uccise nel complesso della Chiesa a Gaza

Una madre e una figlia sono state uccise da un soldato israeliano, e sette persone sono rimaste ferite, nel complesso che ospita l'unica chiesa cattolica di Gaza City. Lo ha reso noto il Patriarcato latino di Gerusalemme, cardinale Pizzaballa. Secondo un testimone su X, un cristiano palestinese, le due donne erano una madre e una figlia, Nahida e Samar, che stavano andando al Convento delle Suore per usare l'unico bagno.

Raid aerei su Gaza, altri 2 soldati israeliani uccisi

Mentre si moltiplicano gli appelli a Israele al negoziato per il rilascio degli ostaggi, si registra una nuova ondata di raid sulla Striscia di Gaza. Secondo Hamas, diverse persone sono rimaste uccise nei raid aerei su Deir al-Balah; attacchi aerei e di artiglieria ci sono stati anche sulla località di Bani Suhaila, a Est di Khan Yunis, la seconda città della Striscia di Gaza, roccaforte di Hamas, dove da giorni infuria lo scontro.

Intanto Tsahal ha annunciato la morte di altri due dei suoi soldati, e dunque adesso sono 121 i militari israeliani uccisi dall'inizio dell'offensiva a Gaza alla fine di ottobre. 

Almeno 36 morti a Jabalia e Deir al-Balah (Wafa)

Sono morte almeno 36 persone all'alba nei bombardamenti israeliani nei campi profughi di Jabalia, nel Nord della Striscia di Gaza, e a Deir al-Balah, una località nel centro dell'enclave palestinese: lo ha riferito l'agenzia ufficiale palestinese Wafa. "Secondo testimoni locali, i raid hanno preso di mira abitazioni civili", aggiunge l'agenzia. I soccorsi hanno estratto i cadaveri di almeno 24 persone a Jabalia, uno dei luoghi in cui si sono concentrati gli scontri nelle ultime settimane; e quasi un centinaio sono rimasti feriti, ma decine di persone sono ancora sotto le macerie.

Nel campo profughi di Deir al Balah, dove nelle ultime settimane hanno cercato rifugio migliaia di persone evacuate dal Nord, sono morte almeno 12 palestinesi, secondo quanto riferito dai soccorsi alla Wafa.

Confermati i negoziati in corso con Qatar

Netanyahu, ha confermato che sono in corso nuovi negoziati mediati dal Qatar. Il premier ha eluso una domanda in una conferenza stampa sull'incontro di venerdi' in Europa tra il suo capo negoziatore, il capo del Mossad David Barnea, e il primo ministro del Qatar Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. Tuttavia, ha confermato di aver dato istruzioni alla squadra negoziale.

"Abbiamo serie critiche nei confronti del Qatar, di cui suppongo sentirete parlare a tempo debito, ma in questo momento stiamo cercando di completare il recupero dei nostri ostaggi", ha detto. Netanyahu ha detto che non divulgherà i dettagli dei colloqui. "C'e' un errore che possiamo fare: trasmettere i nostri calcoli a Hamas, al mondo. Non entreremo nei dettagli della trattativa".

Unicef: "Gaza è il posto più pericoloso al mondo per i bambini"

"Gaza è il posto più pericoloso al mondo per essere un bambino". Lo afferma l'Unicef, che aggiunge: "Interi quartieri, dove i bambini giocavano e andavano a scuola, sono stati trasformati in cumuli di macerie. I bambini hanno bisogno di un cessate il fuoco umanitario immediato e duraturo. Ora".
Negli ultimi due mesi - scrive il 'Guardian' - circa 8.000 bambini palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi aerei israeliani

Uccisi 13 palestinesi ogni israeliano morto

Il Ministero palestinese della Salute, controllato da Hamas, ha annunciato in un aggiornamento che il bilancio delle vittime è salito ad almeno 19.088 morti, con oltre 54.450 feriti. Dal 7 ottobre ci sono piu' di 13 palestinesi uccisi ogni israeliano morto.
Il Ministero - scrive l'agenzia palestinese Wafa - ha affermato in un comunicato stampa che il numero documentato di vittime nella Striscia di Gaza ha raggiunto 18.800 unità, mentre anche il bilancio delle vittime in Cisgiordania è salito a 288. Inoltre, ha affermato il Ministero, 51.000 palestinesi sono stati feriti a Gaza e quasi altri 3.450 in Cisgiordania.
Tra le vittime a Gaza, sono stati uccisi oltre 300 operatori sanitari, 86 giornalisti, 35 membri del personale della protezione civile e 135 membri del personale dell'UNRWA.

Un alto funzionario di Hamas afferma che piu' di 8.000 persone risultano disperse sotto le macerie a causa dei bombardamenti israeliani, oltre al bilancio delle vittime di oltre 19.000 persone. Ha detto che il 70% dei morti e dei dispersi è composto da donne e bambini.

Biden a Israele: "Più attenzione ai civili"

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto maggiore attenzione. "Voglio che si concentrino su come salvare vite civili, non smettano di dare la caccia ad Hamas, ma stiano più attenti". Il suo consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, è arrivato in Israele e in Cisgiordania per ribadire il messaggio. "Non pensiamo che abbia senso o sia giusto che Israele occupi Gaza a lungo termine", ha detto ai giornalisti dopo l'incontro con i funzionari israeliani.

Allo stesso modo, diversi governi occidentali hanno chiesto  a Israele di “adottare misure concrete per fermare la violenza senza precedenti da parte dei coloni israeliani” in Cisgiordania, dove otto palestinesi sono stati uccisi e 83 feriti in poco più di due mesi. AGI

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