ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 23 Gennaio 2024 16:06

Israele perde 21 soldati in 24 ore. Colpite ancora le basi di missili Houthi nello Yemen

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Operazioni israeliane a Gaza Operazioni israeliane a Gaza

Non era mai successo dall'inizio dell'offensiva. La maggior parte delle vittime in un attacco nella Striscia vicino al confine che ha fatto crollare due edifici pieni di militari. Il gruppo filo-iraniano: gli attacchi di Usa e Gran Bretagna ci rendono più forti e non resteranno impuniti.

Nella sola giornata di lunedì sono rimasti uccisi a Gaza 21 soldati israeliani: è il bilancio giornaliero più pesante dall'inizio del conflitto. Lo ha annunciato il portavoce delle IDF, Daniel Hagari. La maggior parte delle vittime, ha spiegato, sono state uccise dall'esplosione di un razzo che ha colpito un deposito e un edificio precedentemente minati dall'esercito con l'intento di demolirli. 

I militari, secondo quanto si legge sulla stampa internazionale, stavano preparando gli esplosivi per demolire da usare per l'operazione: un militante di Hamas ha lanciato un razzo contro un carro armato che si trovava nelle vicinanze e questo ha provocato esplosioni a catena. I due edifici sono crollati mentre i soldati israeliani si trovavano all'interno. 

Cnn, il capo del Mossad propone l'esilio per i leader di Hamas

Il capo del Mossad, David Barnea, ha proposto che i leader di Hamas vengano esiliati dalla Striscia di Gaza come parte di un più ampio accordo di cessate il fuoco, secondo quanto rivalato dalla Cnn. Citando funzionari che hanno familiarità con le discussioni, la rete di notizie via cavo afferma che Barnea ha sollevato l'idea durante un incontro a Varsavia il mese scorso con il direttore della Cia Bill Burns e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, e che il segretario di Stato americano Antony Blinken ha nuovamente lanciato l'ipotesi mentre si trovava a Doha all'inizio di questo mese.

Uno dei funzionari afferma che il premier del Qatar ha detto a Blinken che l'idea "non funzionerebbe mai", poiché Hamas non crede che Israele fermerà le operazioni militari a Gaza dopo che i leader del gruppo terroristico avranno lasciato l'enclave. Nonostante la guerra durata quasi quattro mesi a Gaza, Israele non è riuscito a catturare o uccidere nessuno dei leader più importanti di Hamas a Gaza e ha lasciato intatto circa il 70% delle forze combattenti del gruppo islamista, secondo le stime israeliane. 

Usa e alleati, colpite le basi Houthi di missili balistici

"Abbiamo colpito magazzini sotterranei degli Houthi e basi di controllo aereo e missili balistici". Lo hanno dichiarato gli Stati Uniti in un comunicato congiunto con Australia, Bahrain, Canada, Olanda e Regno Unito, a commento del nuovo attacco alle basi occupate dai miliziani yemeniti. L'operazione, spiega il Pentagono, "è arrivata in risposta ai continui attacchi nel Mar Rosso contro navi commerciali e mercantili, che minacciano il commercio globale e la vita di marittimi innocenti".

"Il nostro obiettivo - ha aggiunto il Pentagono nella nota congiunta - resta quello di allentare la tensione e riportare stabilità nel Mar Rosso, ma ribadiamo il nostro avvertimento ai vertici degli Houthi: non esiteremo, davanti a reiterate minacce, a difendere le vite e la libera circolazione del commercio in una delle rotte più importanti al mondo".

Il leader degli Houthi, gli attacchi di Usa e Gb ci rendono più forti

"I vostri attacchi renderanno il popolo yemenita soltanto più forte e determinato a contrastarvi, in quanto siete aggressori del nostro Paese". Lo ha dichiarato il leader della milizia Houthi, Mohamed Ali al-Houthi, in risposta ai bombardamenti effettuati da una coalizione guidata da Stati Uniti e Gran Bretagna e legato agli attacchi dei paramilitari yemeniti alle navi che transitano lungo il Mar Rosso. "Gli americani e i britannici - ha aggiunto in un post pubblicato su X - devono capire che noi siamo in grado di rispondere e che la nostra gente non conosce resa".

Gli Houthi, gli attacchi Usa e Gb "non resteranno impuniti"

Gli attacchi contro gli Houthi condotti da Stati Uniti e Regno Unito "non resteranno impuniti". Lo ha dichiarato il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, in un post su X, precisando che gli attacchi hanno colpito le province di Sanaa, Hodeida, Taez e Al-Bayda. AGI

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