ANNO XVIII Luglio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 17 Febbraio 2024 11:25

Manifestazioni di rabbia e lutto per la morte di Navalny. Cento arresti in Russia. Rimossi gli omaggi floreali. Biden: "Il responsabile è Putin"

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Manifestazioni di rabbia e lutto per la morte di Navalny Manifestazioni di rabbia e lutto per la morte di Navalny

Il quarantasettenne politico dissidente era detenuto in un istituto penale nell'Artico. Zelensky: "Il Cremlino dovrà renderne conto". L'Onu: "Garantire un'indagine credibile". Londra convoca l'incaricato di affari russo. L'ambasciatore di Mosca negli Usa, Antonov: "Si concentrino sui problemi dei loro Paesi". Secondo la direzione del penitenziario dove era imprigionato, l'attivista si è sentito male dopo una passeggiata. Il portavoce del dissidente: non abbiamo conferme. Il Cremlino: spetta ai medici chiarire le cause. Washington e Bruxelles accusano Mosca. Meloni: monito inquietante. Biden: "Il responsabile è Putin"

Centinaia di persone si sono radunate in tutta Europa e negli Stati Uniti per rendere omaggio all'oppositore numero uno del Cremlino, Alexei Navalny, morto in carcere in Russia. Navalny, che con le sue critiche alla corruzione nella Russia di Vladimir Putin, aveva mobilitato le piazze dell'Occidente è stato omaggiato da quelle stesse folle. La polizia russa ha arrestato più di 100 persone durante le commemorazioni spontanee. I fiori lasciati da manifestanti in diverse città sono stati rimossi nottetempo da gruppi di sconosciuti mentre la polizia stava a guardare, come mostrano video postati sui social media. A Mosca, un folto gruppo di fiori è stato rimosso da un memoriale vicino al quartier generale dei servizi segreti, ma al mattino ne sono comparsi altri.  

 

A Varsavia davanti all'ambasciata russa in Polonia hanno manifestato un centinaio di persone, soprattutto giovani, molti dei quali sembravano sconvolti. Denislan, un russo di 29 anni che non ha voluto rivelare la sua identità completa, ha spiegato di essere venuto per protestare contro gli "assassinii politici" e di vedere in Navalny un "simbolo della società civile russa". "Sono qui perché la Russia dovrebbe e potrebbe essere un paese democratico", ha detto con voce tremante. Sono state accese candele e fiori posti contro la recinzione che circonda l'edificio dell'ambasciata, pesantemente sorvegliato. I manifestanti hanno gridato slogan tra cui "Putin, assassino" e "Non dimenticare mai, non perdonare mai". Diverse centinaia di persone che brandivano i ritratti dei defunti si sono radunate anche in Lituania, un Paese molto critico nei confronti della Russia. La manifestazione si è svolta presso il memoriale delle vittime dell'occupazione sovietica a Vilnius. A centinaia hanno manifestato anche a Berlino davanti all'ambasciata russa. "Putin assassino! Putin all'Aia!" ha scandito la folla radunata sul viale Unter den Linden, nel centro della capitale tedesca. In una folla prevalentemente di lingua russa con mescolanza di tedeschi, molti cartelli riportavano foto o citazioni di Navalny o insulti contro Vladimir Putin. 

 

"È un duro colpo a livello emotivo. Stiamo aspettando la conferma ufficiale da parte della famiglia", ha detto all'AFP Evgeni Syrokin, coordinatore del movimento "FreeNavalny" in Germania. "Questo ci motiva a continuare a lavorare. Stiamo combattendo contro Putin". Dietro di lui, fiori, candele e foto di Alexei Navalny si moltiplicavano sul marciapiede.

"L'hanno ucciso, non ci sono dubbi. Per me è solo orrore ed è il segno che hanno perso la bussola" (Marat Guelman, 63 anni, noto collezionista russo, critico di Mosca, ora residente a Berlino).

 

Nei Paesi Bassi diverse centinaia di persone hanno manifestato in piazza Dam, davanti al palazzo reale di Amsterdam e davanti all'ambasciata russa all'Aia, sui cui cancelli era appeso un ritratto del dissidente. I manifestanti ad Amsterdam portavano cartelli con la scritta "Putin è un assassino" e "Non arrenderti". In Svizzera, circa 150 persone si sono riunite presso la Place des Nations a Ginevra, con in mano il ritratto di Navalny o un mazzo di fiori bianchi. Una donna portava un cartello con la scritta "Putin è un assassino". 

 

A Zurigo circa 300 persone si sono radunate spontaneamente per una cerimonia commemorativa accanto alla stazione centrale. Alcuni avevano portato manifesti con la scritta "Non mollare mai" scritta accanto al ritratto di Aleksei Navalny. "Putin ha ucciso Navalny", diceva un altro manifesto. A Londra, diverse decine di persone si sono radunate davanti all'ambasciata russa, dietro le transenne, portando cartelli in inglese o russo che dicevano "Putin assassino", "Assassini", "Navalny il nostro eroe", "La mia Russia è in prigione", "Non arrenderti", "Noi siamo Navalny" o addirittura "Putin brucia all'inferno". Negli Stati Uniti diverse centinaia di manifestanti si sono radunate davanti all'ambasciata russa a Washington, brandendo cartelli tra cui "Vergogna Putin". Sui muri dell'ambasciata sono state proiettate le parole "Putin" e "assassino". A New York la gente ha deposto fiori davanti al consolato russo e ha appeso le sue foto ai cancelli dell'edificio. 

Biden: "Il responsabile è Putin"

Biden ricorda l'enorme "coraggio" di Navalny che decise di tornare in Russia. "Era la voce della verità". Qualsiasi cosa dirà Mosca, la Russia è responsabile della sua morte", dice, invece, la vicepresidente Usa, Kamala Harris. "La Russia è responsabile", aggiunge il segretario di Stato Usa Antony Blinken, secondo cui la morte dell'oppositore è la dimostrazione che il "sistema di Putin è debole e marcio". La morte in carcere di Alksei Navalny "è un triste promemoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime", dice Ursula von der Leyen. "Putin non teme altro che il dissenso del suo stesso popolo" e la morte di Navalny "è un triste promememoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime", aggiunge la presidente della Commissione. "La morte di Alexei Navalny, durante la sua detenzione, è un'altra triste pagina che ammonisce la comunità internazionale. Esprimiamo il nostro sentito cordoglio e ci auguriamo che su questo inquietante evento venga fatta piena chiarezza", dichiara la presidente del Consiglio Giorgia Meloni

 

Per Josep Borrell, capo della diplomazia europea, "in attesa di ulteriori informazioni, sia chiaro: questa è responsabilita' esclusiva di Putin". "Navalny è stato ucciso" e "Putin dovrà rispondere dei suoi crimini", "Putin uccide sempre", secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani esorta le autorita' russe a garantire che venga condotta un'indagine credibile sulla morte in carcere del leader dell'opposizione russa, Alexei Navalny, dice la portavoce Liz Throssell. Mosca punta invece l'indice contro l'Occidente e in particolare contro gli Stati Uniti. "Non abbiamo ancora i risultati dell'esame medico legale, ma le conclusioni dell'Occidente sono gia' pronte", scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, Secondo Mosca gli Usa devono astenersi dal lanciare "accuse indiscriminate" sulla morte di Navalny e aspettare i risultati dell'esame forense del corpo. 

 

Navalny, condannato a tre anni e mezzo di reclusione nel febbraio 2021 dopo essere tornato in Russia dalla Germania, dove si era rifugiato dopo il tentativo di avvelenamento con un agente nervino nell'agosto precedente., aveva numerose condanne che molto probabilmente lo avrebbero tenuto in prigione almeno fino al 2031 con accuse che secondo i suoi sostenitori erano in gran parte fabbricate nel tentativo di zittirlo. Navalny era stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione nel febbraio 2021 dopo essere tornato in Russia dalla Germania, dove si era ripreso da un tentativo di avvelenamento con un agente nervino nell'agosto scorso. Nel marzo 2022, ha ricevuto una condanna a nove anni per appropriazione indebita e frode, in un processo che gli osservatori internazionali hanno denunciato come "politicamente motivato" e "farsa". Nell'agosto 2023 era stato condannato a 19 anni di carcere per "estremismo". 

 

La ricostruzione ufficiale

"Il 16 febbraio di quest'anno, nella colonia correzionale n. 3, il detenuto Navalny A.A. si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi immediatamente conoscenza. Gli operatori sanitari dell'istituto sono immediatamente arrivati ed è stata chiamata una squadra medica di emergenza", si legge nel comunicato.

"Sono state eseguite tutte le misure di rianimazione necessarie, ma non hanno dato risultati positivi. I medici del pronto soccorso hanno confermato la morte del condannato. Si stanno accertando le cause della morte", aggiunge il comunicato rilanciato dalle agenzie russe.

Biden ricorda l'enorme "coraggio" di Navalny che decise di tornare in Russia. "Era la voce della verità". Qualsiasi cosa dirà Mosca, la Russia è responsabile della sua morte", dice, invece, la vicepresidente Usa, Kamala Harris. "La Russia è responsabile", aggiunge il segretario di Stato Usa Antony Blinken, secondo cui la morte dell'oppositore è la dimostrazione che il "sistema di Putin è debole e marcio". La morte in carcere di Alksei Navalny "è un triste promemoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime", dice Ursula von der Leyen. "Putin non teme altro che il dissenso del suo stesso popolo" e la morte di Navalny "è un triste promememoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime", aggiunge la presidente della Commissione. "La morte di Alexei Navalny, durante la sua detenzione, è un'altra triste pagina che ammonisce la comunità internazionale. Esprimiamo il nostro sentito cordoglio e ci auguriamo che su questo inquietante evento venga fatta piena chiarezza", dichiara la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Per Josep Borrell, capo della diplomazia europea, "in attesa di ulteriori informazioni, sia chiaro: questa è responsabilita' esclusiva di Putin". "Navalny è stato ucciso" e "Putin dovrà rispondere dei suoi crimini", "Putin uccide sempre", secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani esorta le autorita' russe a garantire che venga condotta un'indagine credibile sulla morte in carcere del leader dell'opposizione russa, Alexei Navalny, dice la portavoce Liz Throssell. Mosca punta invece l'indice contro l'Occidente e in particolare contro gli Stati Uniti. "Non abbiamo ancora i risultati dell'esame medico legale, ma le conclusioni dell'Occidente sono gia' pronte", scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, Secondo Mosca gli Usa devono astenersi dal lanciare "accuse indiscriminate" sulla morte di Navalny e aspettare i risultati dell'esame forense del corpo.

Navalny, condannato a tre anni e mezzo di reclusione nel febbraio 2021 dopo essere tornato in Russia dalla Germania, dove si era rifugiato dopo il tentativo di avvelenamento con un agente nervino nell'agosto precedente., aveva numerose condanne che molto probabilmente lo avrebbero tenuto in prigione almeno fino al 2031 con accuse che secondo i suoi sostenitori erano in gran parte fabbricate nel tentativo di zittirlo. Navalny era stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione nel febbraio 2021 dopo essere tornato in Russia dalla Germania, dove si era ripreso da un tentativo di avvelenamento con un agente nervino nell'agosto scorso. Nel marzo 2022, ha ricevuto una condanna a nove anni per appropriazione indebita e frode, in un processo che gli osservatori internazionali hanno denunciato come "politicamente motivato" e "farsa". Nell'agosto 2023 era stato condannato a 19 anni di carcere per "estremismo".

La ricostruzione ufficiale

"Il 16 febbraio di quest'anno, nella colonia correzionale n. 3, il detenuto Navalny A.A. si è sentito male dopo una passeggiata, perdendo quasi immediatamente conoscenza. Gli operatori sanitari dell'istituto sono immediatamente arrivati ed è stata chiamata una squadra medica di emergenza", si legge nel comunicato.

"Sono state eseguite tutte le misure di rianimazione necessarie, ma non hanno dato risultati positivi. I medici del pronto soccorso hanno confermato la morte del condannato. Si stanno accertando le cause della morte", aggiunge il comunicato rilanciato dalle agenzie russe.

"In seguito alla morte improvvisa del detenuto Aleksei Navalny nel penitenziario n. 3 della sezione del servizio penitenziario federale russo nel distretto autonomo di Yamal-Nenets, una commissione composta da capi e ufficiali delle divisioni penitenziarie e mediche dello staff centrale del servizio penitenziario federale russo è stata istituita inviato alla sede territoriale e all'istituzione secondo la procedura stabilita", si legge in un altro comunicato. 

 

La madre: "Era sano e felice"

La madre di Alexei Navalny, Lyudmila Navalnaya, ha detto che suo figlio era "vivo, sano e felice" quando lo ha visto l'ultima volta lunedì. In un post su Facebook riportato da Novaya Gazeta, la madre del dissidente russo ha scritto: "Non voglio sentire alcuna condoglianza. Lo abbiamo visto in carcere il 12, in una riunione. Era vivo, sano e felice". Il Consiglio della Federazione russa, il Senato, ha definito la morte di Navalny un "incidente", ha affermato il vicepresidente della Commissione Esteri, Vladimir Dzhabarov. "La Russia non aveva motivo di nuocere in alcun modo alla salute di Navalny, assolutamente nessuno. L'uomo stava scontando una pena per diversi anni. Penso che sia un incidente, succede", ha detto parlando alla radio Govorit Moskva.

Putin informato del decesso

Il presidente Vladimir Putin è stato informato della morte del suo principale avversario, secondo quanto riferito dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "È stato riferito al presidente", ha detto Peskov ai giornalisti, aggiungendo che "spetta ai medici chiarire" la causa della morte. "Non lo so. I medici devono capirlo in qualche modo", ha detto il portavoce ai giornalisti che gli chiedevano se sapesse i motivi del decesso dell'oppositore.

"Il servizio penitenziario federale russo nella regione autonoma di Yamalo-Nenets sta diffondendo la notizia della morte di Aleksei Navalny nella colonia penale IK-3. Non abbiamo ancora nessuna conferma. L'avvocato di Aleksei si sta recando a Kharp. Non appena avremo informazioni, le daremo", è il messaggio postato su X da Kira Yarmysh, portavoce di Navalny. "Non abbiamo alcun motivo per credere alla propaganda di Stato russa, ma se è vero allora non si può dire che 'Navalny è morto' ma che 'Putin ha ucciso Navalny', ma di loro non mi fido nemmeno un po' ", dice uno dei collaboratori più vicini di Aleksei Navalny, Leonid Volkov. AGI

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