ANNO XVIII Luglio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 11 Maggio 2024 15:29

Palestina membro delle Nazioni Unite. Passa la risoluzione ma l'Italia si astiene. Israele fa a pezzi la Carta

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Con 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astenuti, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite approva la risoluzione che appoggia la richiesta della Palestina di entrare alle Nazioni Unite come membro a tutti gli effetti. Un lungo applauso ha accolto il risultato.

Con 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astenuti, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite approva la risoluzione che appoggia la richiesta della Palestina di entrare alle Nazioni Unite come membro a tutti gli effetti. L'Italia si è astenuta.

Un lungo applauso dell'aula ha accolto il risultato. La risoluzione chiede al Consiglio di sicurezza, l'unico organo in grado di rendere la risoluzione effettiva, di "riconsiderare favorevolmente la questione". 

Tra i venticinque Paesi membri dell'Onu che si sono astenuti nella votazione dell'Assemblea generale che doveva decidere se accettare la richiesta della Palestina di entrare come membro a tutti gli effetti, oltre all'Italia figurano Canada, Regno Unito, Germania, Olanda, Romania, Svezia, Finlandia e Ucraina. Hanno votato a favore, tra gli altri, Francia e Spagna. La risoluzione, che ha bisogno del via libera del Consiglio di sicurezza, è stata approvata con 143 si', 9 no e 25 astenuti. 

L'Italia si è dichiarata a favore della soluzione "due popoli due Stati" per risolvere la crisi in Medio Oriente ma ritiene che la "soluzione debba essere raggiunta attraverso negoziati diretti tra Israele e Palestina".

Lo ha dichiarato l'ambasciatore all'Onu Maurizio Massari, nel corso del suo intervento all'Assemblea generale, dove è stata approvata la risoluzione per accogliere la richiesta della Palestina di entrare a far parte dell'Onu a pieno titolo.  

Israele straccia la Carta dell'Onu

"Con il voto di oggi non solo bypassate il Consiglio di sicurezza in violazione della Carta, ma imbastardite il significato di amanti della pace". Lo ha detto l'ambasciatore di Israele all'Onu, Gilad Erdan, nel suo intervento all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si appresta a votare l'approvazione dell'ingresso della Palestina come membro a tutti gli effetti. Israele è contraria all'ammissione dei palestinesi.
L'ambasciatore israeliano ha concluso il suo intervento passando attraverso il tagliacarte la Carta fondante delle Nazioni Unite. "Vergognatevi", ha detto Erdan prima di lasciare il palco.

Le reazioni in Italia

Schlein, ingresso Palestina passo importante

"Ci è arrivata ora la notizia molto positiva che all'Onu hanno approvato l'ingresso della Palestina come membro a tutti gli effetti. Per noi che da ottobre chiediamo il cessate il fuoco e di riprendere un percorso di pace che punti alla soluzione politica per due popoli e due stati è un passo avanti importante. Il popolo palestinese non è Hamas". Lo dice la segertaria del Pd, Elly Schlein, a Pesaro. 

"Per isolare Hamas non bisogna schiacciare la legittima aspirazione dei palestinesi ad avere uno stato in cui vivere in pace e sicurezza. Cosi' come Israele. Quindi noi continueremo a batterci per la pace", ha aggiunto.

Scotto, astensione in contraddizione con parlamento

"Per quale motivo l'Italia si è astenuta sulla membership della Palestina alle Nazioni Unite? Una scelta in aperta contraddizione con il voto del Parlamento del 2015 quando fu approvata una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Una decisione cinica di Meloni". Lo scrive sui social il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

M5s, astensione vergognosa

"Oggi l'Italia meloniana ha dimostrato per l'ennesima volta il suo vero volto, con l'ennesima vergognosa astensione sulla storica risoluzione approvata oggi, con voto massiccio, dell'Assemblea generale dell'Onu che ha dato il via libera all'adesione della Palestina all'Onu come membro a pieno titolo. Paesi come Francia e Spagna hanno votato a favore, mentre l'Italia si è passivamente allineata agli Stati Uniti e Regno Unito. Una posizione indegna perché si trattava di un voto altamente simbolico che cade in un momento drammatico, con i carri armati di Netanyahu che puntano i loro cannoni contro Rafah. Il Movimento 5 Stelle condanna questo voto, dato non in nome dell'Italia che crede nella pace, non nel nostro nome". Lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Esteri di Camera e Senato. AGI

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