Prenderà il via a breve il processo di pianificazione partecipata e condivisa con l’obiettivo di predisporre il Piano operativo comunale (POC) coerentemente con le linee guida proposte dal PSC e tenendo conto degli orientamenti acquisiti di pianificazione strategica di questi anni. Il processo coinvolgerà gli stakeholders cittadini attraverso un calendario di incontri, associazioni di categoria, ordini professionali, università, associazionismo, sindacati.
Il Piano operativo comunale (POC) ai sensi dell’art.30 della L.R.20/2000 e s.m.i., è lo strumento che rende operativi gli indirizzi del PSC riferiti alle iniziative di trasformazione urbana di più ampio respiro da attuarsi attraverso piani e programmi di riqualificazione e attraverso PUA, da realizzare nell’arco temporale di cinque anni; trascorso tale arco temporale cessano di avere efficacia le previsione del POC non attuate, e, in particolare, “cessano di avere efficacia le previsioni di POC per le quali, alla data di scadenza del termine quinquennale
nel caso di intervento indiretto, non sia stato adottato o presentato il PUA (PianoUrbanistico Attuativo), prescritto dal POC stesso;
nel caso di intervento diretto, non sia stata presentata la denunzia di inizio attività ovvero non sia stata presentata domanda per il rilascio del permesso di costruire;
nel caso di vincoli espropriativi, non sia stata dichiarata la pubblica utilità dell’opera ovvero non sia stato avviato il procedimento di approvazione di uno degli atti che comporta dichiarazione di pubblica utilità, secondo la legislazione vigente.”
Al POC viene attribuito anche il ruolo di piano-programma degli interventi che riguardano la città pubblica, per questa ragione è strettamente correlato ai progetti che, dunque, l’Amministrazione Comunale individua e realizza attraverso il Programma Triennale delle opere pubbliche.
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