ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 03 Settembre 2016 08:08

Charlie Hebdo insiste: " Italiani non siamo noi ad aver costruito le vostre case, ma la mafia"

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Dopo la tempesta di proteste e le scuse dell'Ambasciata Francese, i satiristi francesi ritornano con una seconda vignetta che non è di scuse, ma di precisazione.

Si potrebbe dire che è inutile insistere tanto la matita satirica avrà sempre l'ultimo schizzo per noi. Ma se la mettessimo sul piano, non del politicamente corretto, ma della satira stessa, potremmo solo dire che essa esagera volutamente come ogni satira per colpire giusto. Che ci sia la corruzione sugli e negli appalti non ce lo deve dire Cantone, lo sanno anche a scuola.

Però questa corruzione riguarda gli edifici pubblici, ma ad Amatrice, per parlare del paese più grande e più devastato, la maggior parte dei disastri sono avvenuti nelle abitazioni private.

Allora lì in discorso è altro, disattenzione, mancanza di un saper fare, tetti di cemento armato pesantissimi che sono collassati. Forse allora più che la mafia è la cultura urbanistica che manca, quella specifica per zone sismiche e che è un problema più strutturale e generale e che deve cambiare la spina dorsale del Paese. E qui la mafia non centra, semmai potrebbe centrare dopo come in tutte le cose.

Ecco se la satira avesse questa capacità, ma non glielò chiediamo, dovrebbe puntualizzare meglio, parlare di cultura, di rapporto uomo-natura da rivedere, come insiste il Papa, come uomo più disincantato e meno determinante nei confronti del Creato. (rdg)

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