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Lunedì, 05 Settembre 2016 00:00

Terremoto: Charlie-Italia, polemiche ancora accese Prosegue dunque lo sciame sismico

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Non si spengono le polemiche dopo la pubblicazione delle vignette con le quali Charlie Hebdo ha deriso le vittime del terremoto avvenuto nel Centro Italia.

La solidarietà successiva agli attentati che colpirono il giornale satirico nel gennaio del 2015 ha lasciato il posto ad una sostanzialmente dilagante indignazione, e non sono mancate neppure vignette irriverenti, in risposta a quelle transalpine.

“Questa è un’offesa verso tutti quegli Italiani che hanno scritto “Je suis…”, la satira deve causare un sentimento, fare satira su una tragedia che ha colpito un’intera Nazione ritengo non sia una bella cosa”: così il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, torna sulla faccenda della vignetta pubblicata dal settimanale satirico Charlie Hebdo, segnala Euronews.

Intanto, mentre si susseguono le scosse di assestamento, Vigili del Fuoco e volontari ricevono ancora segnalazioni, attraverso le quali si spera di recuperare i corpi dei pochi dispersi.

Prosegue dunque lo sciame sismico tra le regioni di Lazio, Umbria e Marche, seguito del devastante terremoto di magnitudo 6 del 24 agosto scorso. Da allora la Rete Sismica Nazionale dell'Ingv ha localizzato complessivamente circa 3900 eventi.

Intanto è stato riaperto al traffico nella mattinata di oggi il ponte 'A tre occhi' di Amatrice. Come reso noto dal sito della Protezione Civile, all'inaugurazione hanno presenziato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, l'assessore alla Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia, Paolo Pannonin e il generale Sergio Santamaria del Genio militare. Il progetto di ripristino del ponte - nato da una collaborazione tra il Genio militare, la Protezione Civile del Friuli e il gestore della rete viaria regionale Astral - ha previsto la costruzione di un bypass: un passaggio alternativo realizzato a pochi metri dalla struttura lesionata, con una carreggiata di circa 6 metri. L'opera misura una lunghezza complessiva di 480 metri, di cui 30 sull'alveo del rio Castellano. Come ha spiegato il capo dipartimento Fabrizio Curcio, "la priorità è ricostruire le comunità, così duramente provate dal terremoto. E la viabilità è uno dei nodi fondamentali per ripartire in un territorio colpito dall'emergenza". La riapertura dello snodo viario permetterà agli operatori che stanno lavorando sul territorio di raggiungere agevolmente Amatrice, anche con mezzi pesanti.

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