L’aggressore, reo confesso, dopo poche ore tornato in libertà sebbene non avesse manifestato alcun rimorso, è stato nuovamente arrestato per incitamento all’odio.
“Siamo qui per condannare questo attacco, cose del genere non dovrebbero capitare. Dovremmo reagire allo stesso modo anche quando la vittima è una donna velata e non solo quando è in pantaloncini. Ma la tendenza che si impone in questo paese mi fa pensare che episodi del genere ne accadranno degli altri”.
E’ dal 2011 che le “ragazze in pantalonicini” reagiscono collettivamente alle aggressioni contro donne in shorts. Ad agosto, invece, una transessuale di 22 anni che aveva manifestato contro l’annullamento del Gay Pride a Istanbul, è stata uccisa e bruciata. (Euronews)
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