Mentre la cancelliera tedesca Merkel sottolinea che è molto difficile, in questa situazione, pensare a una no-fly zone per l’arrivo di aiuti umanitari, come auspicato dal suo ministro degli esteri Frank-Walter Steinmeier, l’Organizzazione Mondiale della Sanità rilancia l’allarme sulla condizione dei civili.
La portavoce Fadela Chaib dichiara: “L’escalation dei combattimenti ad Aleppo sta provocando sempre più vittime ogni giorno. L’OMS chiede un’immediata riapertura dei corridoi umanitari per evacuare i malati dalla zona est della città. Sono rimasti solo 35 medici nella zona est di Aleppo a prendersi cura di centinaia di feriti, il cui numero sta crescendo.” informa Euronews.
Anche l’Unicef sottolinea la gravità della situazione umanitaria ad Aleppo, denunciando il fatto che oltre 100.000 bambini sono
costretti a bere acqua contaminata.
Oltre 250 mila civili sono intrappolati nella parte della città che si trova sotto assedio.
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