Secondo giorno della visita del presidente cinese nella capitale russa. Il capo del Cremlino apre a un negoziato sull'Ucraina ed elogia il piano di Pechino, sul quale gli Usa continuano a nutrire forti riserve, ritenendo che possa essere una "tattica di temporeggiamento" per aiutare Mosca.
Il leader cinese è atterrato a Mosca per la prima visita all'estero da quando ha iniziato il terzo mandato presidenziale. Iniziato alle 14.30 il faccia a faccia tra i due leader. Il presidente russo ringrazia il "vecchio amico", che rivendica "imparzialità" nella crisi.
La CPI considera que Putin es presuntamente responsable del crimen de guerra de deportación ilegal de niños y niñas y su traslado de las zonas ocupadas de Ucrania
La Corte penale internazionale ha accusato il presidente russo dei crimini di guerra di "deportazione e trasferimento illegale della popolazione" delle aree occupate in Ucraina. Ma Mosca non riconosce la giurisdizione del tribunale. "Carta igienica", dice Medvedev. Per Borrell "è solo l'inizio".
Intervista del Pontefice alla tv svizzera Rsi in occasione dei 10 anni di Pontificato: "Il leader russo è un uomo colto, gli parlerei chiaramente come parlo in pubblico. Il secondo giorno della guerra sono stato all'ambasciata di Russia presso la Santa Sede a dire che ero disposto ad andare a Mosca a patto che Putin mi lasciasse una finestrina per negoziare".
È la previsione del presidente ucraino al giornalista Dmytro Komarov, che ha realizzato un documentario a un anno dall'invasione russa dell'Ucraina.
Colloquio a Mosca tra il capo del Cremlino e il diplomatico più alto in grado di Pechino che in precedenza aveva avuto un faccia a faccia anche con Lavrov, il ministro degli esteri russo. Medvedev: “La sospensione del trattato Start dovuta alla guerra degli Usa contro di noi”.
Il discorso del presidente russo all'assemblea federale a Mosca: "Raggiungeremo i nostri obiettivi. L'intero pianeta è costellato di basi americane".
"Impossibile sconfiggerci": il presidente russo Vladimir Putin parla in Assemblea federale della guerra in Ucraina. Un discorso a tutto campo che fissa le strategie di Mosca fuori e dentro ai confini nazionali. In più passaggi attacca l'Occidente e tira dritto sugli 'obiettivi' del Cremlino.
Il ministro degli Esteri russo, Lavrov: il presidente ucraino "accarezza l'illusione di ottenere, con l'aiuto dell'Occidente, il ritiro delle nostre truppe dal territorio russo del Donbass, dalla Crimea, da Zaporizhzhia e regione di Kherson, il pagamento dei danni da parte della Russia e la resa dei tribunali internazionali. Naturalmente, non parleremo con nessuno a tali condizioni".