ANNO XVIII Luglio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

L’Aquila - Il Soroptimist Club L’Aquila, associazione mondiale di donne di elevata qualificazione professionale presente in città dal 1975, con l’esplodere della pandemia del Coronavirus si è prontamente attivato raccogliendo l’esigenza espressa dal primario del Pronto Soccorso del San Salvatore dell’Aquila, dr. Luigi Valenti, di reperire un numero più alto possibile di mascherine per fronteggiare l’emergenza in corso.

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Il consigliere Angelo Di Lena evidenzia la necessità di un servizio di pronto soccorso o di ambulanza fissa sul litorale pulsanese.

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Dopo aver chiuso il Pronto Soccorso la Regione vuole declassare anche il Posto di Primo Intervento. Il Partito Democratico di Grottaglie scende in piazza Domenica 22 aprile – ore 10:00 – piazza Principe di Piemonte

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente comunicato stampa pervenuto dal meetup cittadini 5 stelle del Comune di Grottaglie in provincia di Taranto

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Sulla stampa locale si parla dello stallo organizzativo della Sanità pubblica, e delle code al pronto soccorso del Ss Annunziata della città di Taranto. 

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L’onorevole Ludovico Vico presenta interrogazione in commissione parlamentare in merito all’aggressione avvenuta al Pronto Soccorso del SS Annunziata di Taranto

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Roma - "Ho dato incarico al capoufficio stampa di contattare il giornalista che ha denunciato il caso, che chiaramente mi ha molto colpita, per raccogliere tutte le informazioni e inviare gli ispettori per una verifica".

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Riceviamo e pubblichiamo 

Assistiamo, in questi primi giorni di luglio, ad indecorose cadute di stile da parte di un PD che dichiara una finta guerra a se stesso. Oggi si accorge dell’assoluta necessità di scongiurare la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale Moscati (in agro di Statte) e, puerilmente, inizia a tirare la giacchetta ai padroni sovraordinati suggerendo suggestive quanto inutili fiaccolate; proponendo avanguardiste petizioni on-line che non hanno un concreto valore legale se non accompagnate dalla firma digitale di ciascuno; organizzando tardivi quanto estemporanei tentativi di distrazione. O distruzione.

Ogni tentativo di “distruzione” – perché di distruzione dei diritti si tratta, è stato già esperito. Tutto è già stato stabilito dai “babbi” (=padri) PD che stanno più in alto. 

Così, un PD agonizzante tenta di trovare un sicuro ricovero in un Pronto Soccorso e tenta di strumentalizzare le decisioni dei “babbi” chiamando a raccolta cittadini ed utenti. Questo agonizzante PD non si è reso conto del fatto che, sciaguratamente, quel Pronto Soccorso nel quale cercava riparo è stato già chiuso proprio dai suoi “babbi” un mese fa.

Adesso, nel nome del RISPETTO, lasciateci almeno la DIGNITA’ di stare dall’altra parte della barricata. Perché i cittadini non dichiarano false-guerre: i cittadini pretendono RISPETTO, un RISPETTO che SOLO il MoVimento 5 Stelle ha mostrato dal momento stesso in cui è stata resa pubblica la notizia della chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale Moscati. Subito. Non a scoppio ritardato!

Il M5S, ad opera dei locali MeetUp, si è attivato immediatamente: in particolare il MeetUp di Statte ed il MeetUp di Taranto hanno operato in tandem sin dal primo momento. Gli attivisti di Taranto e di Statte si sono coordinati velocemente ed hanno lanciato la raccolta firme. Il MeetUp “Amici di Beppe Grillo” di Statte è stato il primo ad iniziare la petizione il 17 giugno unitamente al MeetUp di Taranto! Semplicemente perché l’ospedale Moscati è situato nel territorio di Statte pur accogliendo le emergenze di Paolo VI, Montemesola, Monteiasi, Crispiano e Statte.

Il 17 giugno il banchetto del MeetUp “Amici di Beppe Grillo” di Statte iniziava la raccolta firme per le strade e nelle piazze, incontrando i cittadini DAL VIVO… In 15 giorni sono state raccolte 3000 firme VERE…QUEEN per Agorà
Per questo chiediamo la VERITA’: perché il 13 giugno era stata presentata un’interrogazione da parte del Consigliere Regionale Marco Galante, ma nessuno ha avuto il buon senso di rispondere.

Eppure i cittadini chiedono solo la VERITA’.

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I Cinque Stelle del Meetup di Statte, in un nota alla stampa, mostrano la lettera inviata ai consiglieri comunali per chiedere un Consiglio comunale su come gestire le urgenze senza un pronto soccorso. Ecco il testo del documento

 

Gli Attivisti del MeetUp “Amici di Beppe Grillo” Statte, alla luce dell’imminente chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale Moscati; considerata la comunicazione del Direttore Generale della ASL di Taranto datata 31 maggio 2016; preso atto della diffusione della sopra citata nota alle OO.SS. in data 13.06.2016,

C O M U N I C A N O

di aver avviato, in data 17 giugno 2016 una raccolta firme, finalizzata a scongiurare la chiusura del Pronto Soccorso del nosocomio ricadente nel territorio di Statte e di aver raccolto oltre 1000 (mille) firme di concittadini in 10 giorni.

Pertanto, gli Attivisti del MeetUp “Amici di Beppe Grillo” Statte

C H I E D O N O

formalmente la convocazione del Consiglio comunale, in seduta pubblica, nel quale discutere, come unico argomento all’O.d.G. il Piano Emergenza-Urgenza già presentato in data 31.05.2016 dal Direttore della ASL di Taranto Avv. Stefano Rossi.

La richiesta è motivata dalla necessità che l’Amministrazione comunale tenga in debito conto la raccolta firme con la quale i cittadini-utenti hanno espresso vivo diniego verso gli interventi atti a depotenziare un Ospedale situato in una zona particolarmente compromessa.

Molti cittadini attendono il pieno riconoscimento della propria volontà, democraticamente espressa con le firme, dopo essere stati completamente estromessi da decisioni che avrebbero potuto essere rese pubbliche preventivamente.

Dunque, gli Attivisti del MeetUp “Amici di Beppe Grillo” Statte si rivolgono ai Sigg.ri Consiglieri comunali perché vogliano controfirmare il presente documento per richiedere, ai sensi dell’art. 29 c. 1 dello Statuto comunale di Statte, la convocazione in oggetto specificata.

Restando in attesa di un cortese riscontro, l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.

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Revocare la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Taranto o, in subordine, posticipare la sperimentazione della chiusura al periodo autunnale dal momento che quello estivo è il meno adatto per sperimentare nuove soluzioni.

E’ quanto chiede, in una lettera indirizzata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al direttore del dipartimento Sanità della Regione, dott. Gorgoni, e al direttore generale della Asl di Taranto, Stefano Rossi, il consigliere regionale Gianni Liviano.

Richieste che prendono spunto dalla difficile situazione che verrebbe a crearsi, qualora il prossimo 1 luglio il provvedimento, previsto dal Piano regionale delle Emergenze in corso di approvazione, dovesse diventare operativo. Decisione, quella di trasformare il pronto soccorso dell’ospedale Moscati in punto di primo intervento, peraltro sottoscritta dalle orgnizzazioni sindacali che hanno partecipato all’incontro dello scorso 31 maggio, fa presente Liviano, che “finirebbe col penalizzare una grandissima fetta di utenza (quel presidio copre l’utenza non solo del quartiere Paolo VI ma anche dei Comuni di Statte, Montemesola e Crispiano) e che andrebbe ad appesantire, ingolfandolo, ancora di piu’ il pronto soccorso dell’ospedale SS. Annunziata. Inoltre - aggiunge Liviano - ritengo che il nosocomio di via Bruno  non sia attrezzato logisticamente per accogliere un flusso di persone che, in un periodo come quello estivo, è destinato ad aumentare a dismisura. A questo si aggiunge il fatto che le ferie estive comporteranno un depotenziamento dell’orgnico a disposizione nel plesso centrale a fronte del certo aumento dei ricoveri nei reparti diretta conseguenza dell’ingortgo che si creerà nei pronto soccorso”.

Di seguito il testo della lettera indirizzata al presidente Emiliano, al dott. Gorgoni e al direttore generale della Asl di Taranto, Rossi.

-SIG. PRESIDENTE DOTT. EMILIANO
         DOTT. GIOVANNI GORGONI
         DOTT. STEFANO ROSSI

OGGETTO: PIANO DI RIORGANIZZAZIONE PRESIDIO OSPEDALIERO CENTRALE PER EMERGENZA ESTIVA/ CHIUSURA PRONTO SOCCORSO "MOSCATI" - TARANTO

In esito all'incontro tenutosi c/o la sede regionale in data 31 maggio us alla presenza dei direttori generali nonche delle rappresentanza sindacali, nell'ambito della riorganizzazione ospedaliera, si è stabilito, tra l'altro, di sperimentare per il periodo estivo, a decorrere dal 1 LUGLIO, la TRASFORMAZIONE  del PRONTO SOCCORSO del "MOSCATI" di TARANTO in P.P.I. secondo quanto previsto dalla nuova versione del Piano Regionale delle Emergenze in corso di Approvazione.

In particolare si è stabilito che al moscati rimangano un medico e sei unità infermierisctiche e che il restante personale potenzierà il PRONTO SOCCORSO del SS.MA ANNUNZIATA. Per i pazienti che dovessero presentarsi spontaneamente al P.P.I del MOSCATI, saranno effettuate le consulenze per le specialità ivi insistenti, se ritenute necessarie, e in caso di ricovero, cio' sarà effettuato direttamente dal reparto di competenza.


Pur immaginando che, nell'ambito del processo di RIORGANIZZAZIONE, potenziare la struttura centrale (SS.MA ANNUNZIATA)  ha evidentemente una sua logica, si sottolinea alle SS.VV.:

1) LA CONTRARIETA' DELLO SCRIVENTE ALLA SCELTA DI chiusura DEL pronto soccorso dell'Ospedale "MOSCATI";

2) LA CONTRARIETA'  della CHIUSURA in particolare nel periodo ESTIVO a motivo del fatto che, durante l'estate:

a) gli ACCESSI AL PRONTO SOCCORSO SONO DESTINATI AD AUMENTARE;

b) LE FERIE ESTIVE comporteranno di fatto un DEPOTENZIAMENTO dell'ORGANICO A DISPOSIZIONE ANCHE NEL PLESSO CENTRALE;

c) L'INADEGUATEZZA STRUTTURALE del SS.MA ANNUNZIATA ad accogliere i pazienti diversamente destinati a ricorrere al Moscati o all'Ospedale di Grottaglie;

d) IL CERTO AUMENTO di RICOVERI nei REPARTI che sarà conseguenza dell'INGORGO che si creera' nei pronti soccorso.


ALLA LUCE DI QUANTO SOPRA AFFERMATO, Si CHIEDE ALLE SS.VV.

1) DI REVOCARE LA CHIUSURA DEL PRONTO SOCCORSO DELL'OSPEDALE "MOSCATI";

O IN SUBORDINE DI 2) POSTICIPARE LA SPERIMENTAZIONE DELLA CHIUSURA DEL MOSCATI AL PERIODO AUTUNNALE (considerando per le motivazioni indicate il periodo estivo quello meno adeguato per la sperimentazione).


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