ANNO XVIII Giugno 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 02 Marzo 2018 06:43

A Sava (Ta) - Daniela Baldassarra e la partita tra i sessi che rompe lo stereotipo

Written by 
Rate this item
(0 votes)

E' di scena la scuola, per dirla con esattezza: l'istituto Comprensivo Bonsegna Toniolo che insiste su due Comuni (Sava e Fragagnano), con due sindaci (Iaia e Fischetti) a dare il saluto e la direttrice che si compiaceva di parlare con il suo educational people straordinariamente riunito in solo posto, la multisala Vittoria del cinema savese. 

Questo cappello per dare il giusto risalto all'intervento della scuola che ha occupato una buona parte dell'evento. L'educazione di genere è cosa giusta e sacrosanta oggi nel momento in cui la società avverte che c'è un problema di fibrillazione dei sentimenti nella violenza, dove la donna diventa la parte più debole che entra nel vortice che la distrugge. Dice l'insegnante che ha seguito i ragazzi: "ogni fascia di età ha bisogno delle sue parole, ma tutti hanno partecipato all'evento" ben illustrato nei contributi video che sono stati proposti. Onore alla scuola che ha scelto con coraggio un tema difficile che serve per la crescita della consapevolezza di sè, e l'arricchimento culturale generale.  L'incontro con la scuola è stato ben diretto dalla professoressa Elena Manigrasso, che conosciamo anche come artista e giornalista indipendente.

Lo spettacolo di Daniela Baldassarra è un testo che lei porta in giro da diverso tempo, «Zero a Zero» è la partita del cuore che si gioca spesso senza amore, allora il bluff si scopre presto. Daniela scorre con il pubblico la vita di una donna dal matrimonio esagerato, fino alla prima settimana di ménage, con le mutande lasciate per terra, la flatulenza nel letto e lo tsunami della doccia. E via fino allo scoprire che senza il vero amore, la coppia si scopre estranea, c'è il tradimento, il ritrovarsi single e riparte il gioco degli incontri con i vari tipi di uomo mentre la donna si trasforma da casalinga frustrata a femme fatale.  

Il teatro di narrazione è una modalità di spettacolo davvero interessante che solo chi ha padronanza della scena può fare e questo perchè c'è solo l'attore, con la sua parola, la sua mimica, i suoi gesti, i pochi oggetti che servono per affabularsi col pubblico, attrarre l'attenzione. Daniela la sua oretta di spettacolo la tiene fino alla fine, senza effetti speciali, neanche un suono di sottofondo, con le sue parole e i suoi silenzi. 

Il messaggio della serata di ieri è sostanzialmente questo, rompere lo stereotipo che ha fissato in modo generale e precostituito l'immagine della donna che fin da bambina è destinata alla pulizia della casa, a cuoca deliziosa, e mamma felice. Oggi pari opportunità vogliono rappresentare l'identica linea di partenza per la corsa della vita, dove a vincere è sempre l'amore.

Sostieni Agorà Magazine I nostri siti non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore

Sostengo Agorà Magazine
Read 2415 times Last modified on Venerdì, 02 Marzo 2018 08:48

Utenti Online

Abbiamo 871 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine