ANNO XVIII Giugno 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 31 Gennaio 2018 07:33

Mille

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Vorrei cogliere: il soffio del Vento da quattromila anni[1]Abbiamo detto[2]: L vale ‘gioia’ li nel Lil[3], ‘vento’[4].

LA MER LA: ‘oltre tempesta oltre’ atteso

mer(2), mir(2)

  n., storm wind; violent storm; north (wind); long side of rectangular field inscribed on round tablet; anger; belt, girdle; an encircling snake (var. of gur3, cf., gur21) (me3, 7,  9, 11, ‘battle’, + to flow) [MER archaic frequency].

 v., to blow fiercely; to get angry.

  Adj., fierce, angry, furious; northern.[5]

Oggi, 29 gennaio[6] 2018, siamo nel primo dei tre giorni de LA MER LA. Questa la grafia esatta del sintagma con mer al centro in mezzo a due la.

la

  abundance, luxury, wealth; youthful freshness and beauty; bliss, happiness; wish, desire [LA archaic frequency][7].

Questa abbondanza, la in zumero stretto, sovrabbondò nell’anno giustificato. Restò disputata tra i due mesi di febbraio e gennaio e travalicò in leggende più o meno stupide.

Il lettore può osservare la circolarità perfetta dell’espressione garantita dai due LA.

Normalmente io resto imbarazzato a narrare la circolarità del linguaggio zumero. In LA MER LA è chiarissimo.

Agevola nel riconoscere Su mer vel Zu mer, ‘mano (della) tempesta’, conoscenza (della e nella) tempesta, ed il circolo del me –già visto in insieme tecnico-[8]:

su

  n., hand(s); share, portion, bundle; strength; control; authority; handle a hired group of workers (cf., DIS; DIS2 [AS]) [SU archaic frequency].

  v., to pour; to initiate, bring about[9].

 

zu, su2

  n., wisdom, knowledge.

  v., to know; to understand; to experience; to be familiar with; to inform, teach (in maru reduplicated form); to learn from someone (with –da-); to recognize someone (with –da-); to be experienced, qualified.

  possessive suffix, your (singular).

 pron., yours[10].

L’interno alla gola si sviluppa la tempesta

mermer3 [IM, EN X EN]

  dust storm [11]

La tempesta di vento e la calma[12]

mermer3 [IM, EN X EN]

  dust storm [13]

 

Ieri, abbiamo osservato http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=23317:mille-il-soffio-del-vento-da-quattromila-anni&Itemid=713

Avevo chiesto solo un soffio di vento! Ed ho avuto chiarito: la tempesta ed oltre.

In sottotitolo vi propongo la tempesta di polvere:

mermer3 [IM, EN X EN]

  dust storm [14]

 

la tempesta, rappresentata con un raddoppio del mer visto in LA MER LA, viene omologata con IM e col raddoppio di EN.

IM

  see tu15 for meaning ‘wind’ or ‘cardinal direction’[15].

im, imi, em

  clay, loam, mud; paste; clay tablet, account tablet [IM archaic frequency][16].

Im, imi, em

  storm; cloud; rain; weather (cf. tumu)[17].

IM è il vento!

En è il signore e il tempo. En lil è il signor tempo.

en

   n., dignitary; lord; high priest or priestess; ancestor (statue); diviner [EN archaic frequency].

  v., to rule.

  adj., noble (cf., uru16 [EN] (-n))[18].

lil2

  n., wind, breeze; breath; infection; haunting spirit (of a place); phantom, ghost; back or open country (reduplicated li, ‘cedar scent’? r.: no! Ma eme gir, giro, di li = lil.) [KID archaic frequency: no! Ki+id, terra-dio].

  v., to infect.

  adj.: haunted. [19]

IM EN uniti sono il ‘vento’, il ‘Signore’, nonché i.men ‘lacrime’. Signore+sua parola.

i

n., cry of pain (Akk., naqu(m) I, ‘to cry (out), wail’; derived from er2, ir2, ‘tears; complaint’ ? [opportuno!]; cf., i-dutu; i-lu) [I archaic frequency].

 v., to capture, defeat, overcome (cf., e3; i (Akk., kamu(m) II, ‘to bind’) [20].

 

men (4)

   n., crown, tiara (metaphor of divine enship) (me, ‘function office’ + en, ‘lord’) [MEN archaic frequency].

adj., authoritative[21].

Non è difficile separare me ed en, la parola ed il signore della città uguale ad un dio.

Osserviamo, intanto la diade parolaSignore-testa vista nei due sensi.

men-sag

  head-crown (‘crown’ + ‘head’; cf., sag-men)[22].

Il confronto con sag-men

sag-men

  head-crown (cf., men-sag)[23].

Abbiamo visto l’estremo del vento in tempesta.

Ora osserviamo l’estremo opposto della calma di vento.

kalama, kalam [UN]

  the land (of Sumer); nation (of Sumerians) (kal, ‘excellent’, + eme, ‘speech, speaking’ ?) [KALAM archaic frequency) [24].

Leggo kal.am come ‘-che venga-am3 l’eccelsokal dove l’eccelso è prima il dio Vento, poi il signore della città:

kal- (l)

v., to esteem, value; to be rare; to make dear, endear; to be appreciated (cf., kalag) (ka, ‘mouth’ + la, ‘youthful beauty, abundance’) [KAL archaic frequency].

 Adj., excellent; precious, valuable (cf., kalag)[25].

L’auspicio non mi sembra bisognoso di altre delucidazioni tra i devoti al signore e al dio.

Ciò che mi diverte sta nella kal.ma di vento trasparente ad un uso circolare della lettura del grafo sumero kalam, dove –ma emerge solo circolando. Questo significa

eme – gir15/gi7

   Sumerian language (‘tongue’ + ‘native’ –no: ‘cuneo che scrive’-) [26].

La lingua zumera è un doppio giro del me + gir.

Se tutto è così chiaro, perché non è stato riconosciuto? Per l’archetipo DA DUE UNO in me.lam.mu:

http://www.archeomedia.net/wp-content/uploads/2015/10/Melammu.pdf

Il circolo del Vento.

Andiamo avanti un passo alla volta.

  1. Il latino L = cinquanta.
  2. L vale ‘gioia’ li nel Lil[27], ‘vento’[28].

li

to be happy; to rejoice; to sing [LI archaic frequency][29].

  1. Il = dio, secondo Robert A. Di Vito che ha costruito pazientemente la sua tesi: Studies in third millennium sumerian and akkadian personal names[30].
  2. Bab il, nome di Babilonia precedente ‘alla torre di Babele’ = ‘porta di Dio’.
  3. Tutto ciò è assiomatico nell’archeologia del linguaggio[31].
  4. Signor Vento = En lil

en

  1. [32].

lil2

  n., wind, breeze; breath; infection; haunting spirit (of a place); phantom, ghost; back or open country (reduplicated li, ‘cedar scent’? r.: no! Ma eme gir, giro, di li = lil.) [KID archaic frequency: no! Ki+id, terra-dio].

  v., to infect.

  adj.: haunted. [33]

La mia teoria è fondata sull’osservazione che il pensiero antico è radicato nel top del sacro pari a O, il circolo, mai rappresentato, significato con U. U è tutto. Principalmente, U = Cielo, A = Terra. Il doppio circolo animato del Cielo e della Terra, bil.ki.lib.ba, era il tutto. Il circolo in Terra aveva una realtà apparente in un circolo manifesto ed una realtà nascosta infernale. Il vento lil ha il suo simmetrico ili, che si legge dal fondo: -li, gioia, di il, dio. Questo lemma  le-el

(cf., lil2)[34] viene rubricato fortunosamente dal diz. Halloran. Uno consapevole del giro farebbe: li-il = lil, ad esempio.

La lettura circolare di li è lil, ‘vento’, En lil, ‘Signor vento’.

El è altro nome di Il, rimasto in ebraico: El, Elohim (zum. Eluhim).

Il nome ebraico talita kum del vangelo odierno[35] (-fanciulla alzati-) è circolare (ta.li.ta –natura, gioia, natura-), il verbo è in kum (‘mortaio’) da leggere muk (‘alzati’).

mug, muk; mu(-ug)

  v., to hew out, hollow out[36].

Con ciò chiudo. Il circolo del vento lil-ili nasconde, soprattutto: il = Dio.

Syl = sole = vitasi + Ildio.

Su accado è la prima sillaba di syl, sole.

Zu sumera è sillaba ‘luna’, En Zu, ‘signora luna’. la dea luna crea le persone col me:

lu2-na-me’

  someone, anyone (‘person’ + indefinite pronoum)[37].

Il 15 marzo 1956 vol(se) il 2° millenario della sanguinosa aurora di Giulio Cesare. Inizia così il libro La pace di Cesare di Licinio Glori, stampato dall’Editoriale Dimara, nel maggio 1956 a Milano.

Ha scritto:

Fu rito della scrittura sumerica [recte: zumerica] incidere Enzu e leggere all’inverso Zuen (semplificato Sin = Luna); diventò uso cananeo scrivere Ba’al diversamente dai correligionari europei di Al’ba. L’ascesa di Babele, verso il 2000 a.C., al predominio mesopotamico sovrappose Bel sia ad Al’ba che a Ba’al[38].

Incoraggiato da questo successo narro mille.

meli2, mili2, mel2, gele3, gili3 [KA X LI]; mel; mel3

   throat, pharynx; root of the tongue; voice (cf., mu7 [KA X LI]; Akk., ma’latu, ‘root of the tongue’; nemlu(m), ‘throat’?’; cf., Semitic root which manifests in Akkdadian qalu, ‘be silent’ [zumerian kalu ‘anima.soggetto’, but which means ‘ voice’ in Hebrew, Syriac, and Ge’ez [P.R. Bennet, Comparative Semitic Linguistics, p. 50][39].

Questa fu la gola della divinità, il, dotata del potere del me; la lettura circolare di me.li è me.il.

La lettura circolare del me è mem vel eme, lingua, visto in eme ghir.

le-el

(cf., lil2)[40].

li

to be happy; to rejoice; to sing [LI archaic frequency][41].

La lettura circolare di li è lil, ‘vento’, En lil, ‘Signor vento’.

El è altro nome di Il, rimasto in ebraico: El, Elohim (zum. Eluhim).

«Talità kum»

kum

  n., mortar (for grinding) [GUN archaic frequency].

  v., to crush, bruise by pounding (cf., hum; alternation between h and k/g like the alternation between hab, hub2 and gub3) [42].

Kum < ku-mu


[2] in zero.

[3] Di En Lil, signor Vento.

[4] In zumero.

[5] Diz. Halloran: 174.

[6] Che chiude l’ottavo mese del mio settantesimo anno.

[7] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 154.

[8] Cap. 1.

[9] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 262.

[10] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 316.

[11] Halloran : 174.

[13] Halloran : 174.

[14] Halloran : 174.

[15] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 124.

[16] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 124.

[17] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 124.

[18] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 61.

[19] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 158.

[20] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 116.

[21] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 174.

[22] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 174.

[23] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 225.

[24] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 135.

[25] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 134.

[26] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 60.

[27] Di En Lil, signor Vento.

[28] In zumero.

[29] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 157.

[30] Pubblicata in Roma da Editrice Pontificio Istituto Biblico nel 1993.

[31] Fondamento di questo libro < li.bru, ‘gioia. contenitore’.

[32] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 61.

[33] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 158.

[34] [34] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 157.

[35] Marco 5,21-43. 

[36] Halloran : 179.

[37] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 161.

[38] Il 15 marzo 1956 vol(se) il 2° millenario della sanguinosa aurora di Giulio Cesare. Inizia così il libro La pace di Cesare di Licinio Glori, stampato dall’Editoriale Dimara, nel maggio 1956 a Milano.

[39] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 174. :

[40] [40] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 157.

[41] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 157.

[42] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 150.

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